Ecco perché è importante mantenere attiva all’ospedale di Senigallia l’Utic di Cardiologia
Ecco perché è importante mantenere attiva all’ospedale di Senigallia l’Utic di Cardiologia
SENIGALLIA – “Perché è importante mantenere anche l’UTIC di Cardiologia all’Ospedale di Senigallia?”. E’ quanto si chiede il Comitato cittadino nato a Senigallia per la salvaguardia di reparti, servizi e strutture.
E si dà anche una risposta: “Perché – si legge in una nota – il Ministero della Salute il 15 ottobre 2008 ha emanato delle direttive sanitarie che permetteranno ad alcuni Ospedali di rimanere nei D.E.A di 1° livello o di essere declassati da Ospedali di rete a Ospedali di base, ovvero da una “Buona Sanità” alla “Sanità alla buona”.
“Gli Ospedali che hanno i D.E.A (dipartimenti di emergenza/accettazione) di 1°livello devono avere competenze specifiche quali un alto livello di aggiornamento del personale; la valutazione della qualità dell’assistenza e dell’appropriatezza dell’uso delle risorse; il perseguimento di iniziative finalizzate all’umanizzazione dell’assistenza; il contributo all’educazione alla salute dei cittadini e al corretto uso del sistema dell’emergenza sanitaria. Devono garantire inoltre funzioni di osservazione e breve degenza (O.B.I.), di Rianimazione e, contemporaneamente, devono assicurare interventi diagnostico-terapeutici di Medicina e Chirurgia Generale, di Ortopedia e traumatologia, di Cardiologia con UTIC (Unità di Terapia Intensiva Cardiologia). Sono inoltre assicurate le prestazioni di Laboratorio di analisi chimico-cliniche e microbiologiche, di Diagnostica per immagini, e Trasfusionali.
In pratica la differenza col PS è che si ha la sicurezza di avere non un medico di guardia “per tutto”, ma una guardia “medica”, una guardia “chirurgica” ,la radiologia sempre presente e non reperibile a casa ecc. ecc.
“Ora queste competenze nel nostro Ospedale si stanno riducendo gradatamente ma continuamente: il Laboratorio Analisi sta diventando un semplice punto prelievo in quanto ha ridotto di ben il 40% le sue prestazioni con prenotazioni e ritiro dei risultati in tempi biblici; la Diagnostica per immagini è dotata di apparecchiature obsolete che si rompono in continuazione e solo la buona volontà dei medici e operatori sanitari che vi lavorano salvano, in parte e per quello che possono, la situazione seguendo i pazienti che vengono inviati per gli esami anche a Jesi; l’UTIC, ora con la 361 di Giugno 2017 fatta d’imperio dal Presidente Ceriscioli e senza alcun passaggio in Commissione Regionale, chiuderà dal 01 Settembre 2017.
Le smentite verbali che si susseguono da parte di Marini e Volpini, rispettivamente Direttore ASUR e Presidente IV° Commissione, non faranno decadere certo un atto pubblico ufficiale.
Pertanto questa è la conclusione del discorso iniziale: senza Laboratorio, Radiologia e UTIC il nostro Ospedale diverrà un Ospedale di base dove il paziente, dopo i primi accertamenti, verrà dirottato nelle altre strutture dell’Area Vasta 2 quali Jesi e Fabriano, sperando di arrivarci in tempo.
“Non parliamo poi dell’ORL, declassato da UOC ad Ambulatorio, dell’Oculistica con il medico di guardia di notte presente in giorni alterni, del Reparto di Fisioterapia in attesa di un promesso bando di concorso da tempo ma mai attuato, della Gastroenterologia anche questa senza medici pur se dichiarata una “eccellenza”, della Medicina con la mancanza di 3 medici, compreso il Primario in pensione da questo mese, degli sportelli amministrativi di front-office del territorio, aperti 2 giorni la settimana se va bene e infine, ma non certamente perché ultimo, del Pronto Soccorso carente di personale da sempre e soprattutto nella stagione estiva dove al contrario dovrebbe essere potenziato. E potremmo continuare chissà per quanto ancora.
“I nostri rappresentanti istituzionali, a qualsiasi livello, che in ogni occasione pubblica hanno sempre detto di salvaguardare l’Ospedale di Senigallia, come pensano di mantenere le loro promesse? Non si sono accorti – conclude la nota del Comitato cittadino – che è tutta la città che sta protestando di fronte a queste scelte che non hanno nulla di razionale, ma tutto di politico?”
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