La Lega Nord decisa a contrastare in tutte le sedi istituzionali il depotenziamento dell’ospedale di Senigallia
La Lega Nord decisa a contrastare in tutte le sedi istituzionali il depotenziamento dell’ospedale di Senigallia
SENIGALLIA – “L’ospedale di Senigallia è sempre più depotenziato, ogni giorno la stampa ci informa sulle precarietà e cambiamenti che avvengono, ovviamente nel totale silenzio perché è sempre meglio non comunicare i cambiamenti (in peggio) e far trovare le “sorprese” all’utente. L’ultima che abbiamo letto – si legge in un intervento del consigliere comunale della Lega Nord, Davide Da Ros – riguarda il laboratorio “Analisi” che vede mandare in giro tra Torrette, Fabriano e Jesi le analisi che i cittadini di Senigallia effettuano in loco, e chiaramente le risposte, anche se urgenti, si allungano e non di poco.
“E questa in ordine di tempo – aggiunge Da Ros – è solamente l’ultima “chicca”, la penultima riguardava la chiusura dell’UTIC che, al momento, sembra sospesa, anche se non c’è nulla di scritto che lo conferma, dobbiamo però fidarci delle parole del Direttore Generale Marini e del Presidente della Commissione Sanità, Dott. Fabrizio Volpini dette sia nell’audizione della IV° Commissione che in una lettera pubblica.
“Partendo dalla ipotizzata chiusura dell’UTIC è nato il “Comitato a difesa dell’Ospedale di Senigallia e del diritto alla salute” che ha raggiunto in pochissimo tempo già 1.255 adesioni, molte delle quali tra i medici e gli infermieri dell’Ospedale. Il Comitato, supportato dall’Associazione “Energie per Senigallia” e “dall’Unione Nazionale Consumatori delle Marche”, ha elaborato una mozione ad hoc che parte da un punto ben preciso: “bisogna rivedere tutta la questione sanità di Senigallia e dei Comuni della Valle del Misa e del Nevola”. Sempre il Comitato ha anche lanciato una Petizione: “Difendiamo l’Ospedale di Senigallia”, che ad oggi ha raggiunto già 1.200 firme, e tante altre ne arriveranno.
“La mozione, che ha come oggetto: “Riqualificazione dell’Ospedale, dei servizi e delle strutture sanitarie del territorio di Senigallia e dei Comuni della Valle del Misa e del Nevola nell’ambito delle politiche di programmazione sanitaria regionale e della tutela della salute dei Cittadini”, è stata inviata a tutti i Sindaci del territorio, al Sindaco Mangialardi, a tutti i Consiglieri del Comune di Senigallia, al Presidente Ceriscioli, al Presidente Volpini e a tutti i Consiglieri Regionali.
“Detta mozione è già stata presa in carico e messa all’ordine del giorno nel Consiglio comunale di Ostra Vetere, a Senigallia è stata presentata e protocollata dal Consigliere della Lega Nord Davide Da Ros e dal Consigliere di Senigallia Bene Comune Giorgio Sartini, inoltre, a livello regionale è stata protocollata dal Consigliere della Lega Nord Sandro Zaffiri, come da allegato.
“La Lega Nord – afferma sempre Davide Da Ros -, da sempre vicina ai veri bisogni e problemi dei cittadini si è quindi attivata per cercare di porre la problematica in tutte le sedi istituzionali possibili. A Senigallia la mozione è stata presentata, quindi l’intero Consiglio comunale la dovrà discutere e votare. Sarà quindi il Consiglio comunale a decidere quale strada intende intraprendere per poi dirlo alla cittadinanza. Al momento registriamo che a Senigallia la questione “Sanità” viene usata da molti per apporsi la solita medaglietta da primo della classe. Non comprendiamo proprio come si possa presentare, da parte del Sindaco, un nuovo Ordine del Giorno (tra l’altro che prende spunto da un Ordine del Giorno non protocollato e presentato “ a sorpresa” dal Consigliere Paradisi senza che nessuno sapesse nulla) che chiede di sospendere la determina 361/2017 quando il Sindaco stesso sa benissimo che la sospensione è stata annunciata ben due volte.
“A che gioco vogliamo giocare Signor Sindaco? Non penserà mica che la Lega Nord abbia l’anello al naso! Sulla Sanità non si scherza cari signori, la mozione è e rimane l’unico vero atto che impegna il Consiglio comunale a difendere, non solo a parole, il nostro Ospedale e l’intero impianto sanitario. Non esistono “Ordini del Giorno” che tengano, è solamente l’ennesimo bluff del PD “supportato” da qualche Consigliere compiacente. Oltre tutto, come già detto, presentato senza dire nulla a nessuno e con il bene placido del Sindaco, Maurizio Mangialardi, e del Presidente del Consiglio, Dario Romano. Un perfetto gioco di squadra per non pestare i piedi al PD Regionale visto che in ballo c’è un possibile “scranno” in Parlamento per il Sindaco e intortando la verità ai cittadini, i quali per fortuna hanno capito benissimo tutti i “giochini politici” del PD e “aiutanti” vari.
“La Lega Nord di Senigallia dice NO all’ennesima presa per i fondelli, e di conseguenza – aggiunge il consigliere comunale Davide Da Ros – se si vuole parlare e discutere per arrivare ad un “documento unico e condiviso” da tutti, questo dovrà partire dalla mozione protocollata, e non certo da Ordini del Giorni entrati “dalla finestra”. Come a Senigallia, con il Consigliere Davide Da Ros e in Regione con il Consigliere Sandro Zaffiri, la Lega Nord non cederà di un millimetro, il “fantomatico” documento condiviso da tutti dovrà imprescindibilmente partire dalla mozione e non da inutili Ordini del Giorno perché chiedere oggi la sospensione della delibera 361 è inutile oltre che essere una presa in giro per tutti, in primis per chi ha scritto l’Ordine del Giorno che verrà presentato nella Conferenza dei Capigruppo del 24 agosto c.a., e che i Consiglieri hanno ricevuto in email.
“Sia in Regione che a Senigallia, la mozione dovrà essere discussa e votata, così a quel punto vedremo quale posizione prenderanno i “Signori” che sulla stampa invocano all’unità. Un documento e una motivazione per essere “uniti” in difesa dei cittadini già c’è ed è protocollato, a Voi scegliere da quale parte stare.
“La Lega Nord di Senigallia – conclude Davide Da Ros – ringrazia il Consigliere Regionale Sandro Zaffiri per l’impegno e il totale appoggio alla linea politica della Lega Nord di Senigallia.
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Questa la mozione presentata al presidente dell’Assemblea legislativa regionale da Sandro Zaffiri:
“OGGETTO: Riqualificazione dell’Ospedale, dei servizi e delle strutture sanitarie del
territorio di Senigallia e dei Comuni della Valle del Misa e del Nevola
nell’ambito delle politiche di programmazione sanitaria regionale e della tutela
della salute dei cittadini.
L’ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLE MARCHE
Premesso:
che le politiche socio-sanitarie del territorio comprensoriale di Senigallia e della Valle del Misa e Nevola rappresentano un argomento importante di confronto tra forze politiche, istituzionali e sociali;
che le decisioni e gli indirizzi organizzativi, come prospettati ed attuati dai vertici dell’ASUR e della Regione Marche, hanno di fatto declassato e ridimensionato l’Ospedale di Senigallia, nonché i servizi e le strutture dell’intero territorio vallivo, e rischiano di mettere ulteriormente in discussione i principi di universalità, equità e solidarietà contenuti nel fondamentale “diritto alla salute” delle comunità locali;
che la programmazione sanitaria regionale e gli atti amministrativi di ASUR e Regione rappresentano i principali strumenti di organizzazione e di gestione del “sistema salute” marchigiano;
che tali strumenti di programmazione, gestione ed organizzazione non hanno tenuto nella giusta e doverosa considerazione le peculiarità e le esigenze di Senigallia e dei Comuni della Valle del Misa e del Nevola;
che la programmazione regionale deve garantire un sistema di servizi sanitari universalistico ed equo, radicato nelle comunità locali e soprattutto rispettoso delle esigenze e della composizione del territorio;
Considerato:
che la tutela della salute, la salvaguardia, il potenziamento e la riqualificazione dei servizi e delle strutture sanitarie del territorio senigalliese e vallivo rappresentano un obiettivo precipuo dell’azione amministrativa ed istituzionale del governo del territorio;
che Senigallia e l’ex Zona Territoriale n. 4 dell’ASUR, nel corso degli ultimi 30 anni, sono state oggetto di una riorganizzazione socio-sanitaria regionale, che ha provocato la chiusura di 4 Ospedali e la rimodulazione delle strutture territoriali, penalizzando fortemente le comunità locali di questo comprensorio vallivo;
che questo territorio vallivo non può essere considerato dai vertici regionali della sanità un’area di serie B rispetto ad altre parti della provincia di Ancona e dell’intero territorio regionale, le cui comunità, nel corso del tempo, hanno beneficiato di maggior attenzione in materia di sanità;
Tenuto conto:
delle preoccupazioni createsi nella popolazione, negli Amministratori dei Comuni di Senigallia e della Valle del Misa e del Nevola, nelle organizzazioni sindacali, negli operatori socio-sanitari, nelle forze politiche e anche nei ‘Comitati’, recentemente costituitisi a Senigallia in difesa dell’Ospedale e dei servizi sanitari territoriali, per effetto delle decisioni attuate dall’ASUR e dalla Regione, ma anche e soprattutto in relazione all’attuale situazione di ridimensionamento e di declassamento di servizi e di strutture sanitarie nel territorio di Senigallia e dei Comuni della Valle del Misa e del Nevola;
Preso atto:
che l’Ospedale di Senigallia rappresenta per questo territorio vallivo una struttura sanitaria strategica e funzionale per l’intera comunità comprensoriale e che per tale ragione non può essere ulteriormente depotenziato e declassato;
che le strutture ed i servizi socio-sanitari, presenti nel territorio comunale ed in quello dei Comuni della Valle del Misa e del Nevola, sono fondamentali per garantire il diritto alla tutela della salute;
che l’Ospedale di Senigallia, anche per le peculiarità del territorio comprensoriale, rappresenta un valore aggiunto, della cui integrità e funzionalità le comunità di cittadini non possono farne a meno.
Tutto ciò premesso,
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
- a) affinché gli interventi, le azioni e gli atti amministrativi di natura sanitaria tendano a mantenere ovvero a potenziare e riqualificare l’Ospedale, i servizi e le strutture sanitarie di Senigallia e dei Comuni del territorio della Valle del Misa e del Nevola;
- b) a rivisitare e modificare ogni decisione assunta fino ad oggi, coinvolgendo anche i governi del territorio comprensoriale e la popolazione tutta, costituitasi anche in Comitati;
- c) a considerare l’istituzione di una ulteriore POTES nel territorio della Valle del Misa e del Nevola, potenziando anche quelle esistenti;
- d) ad adottare tutti gli atti utili e necessari a realizzare ed a raggiungere gli obiettivi contenuti nei precedenti punti, con il coinvolgimento della competente Commissione consiliare;
- e) a trasmettere questa Mozione al Presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Area Vasta 2, al Direttore dell’Area Vasta 2 Asur, al Direttore Generale ASUR, ai Sindaci di Senigallia e dei Comuni delle Valli del Misa e del Nevola”.