SENIGALLIA / La Lega Nord: “Tombini e caditoie ostruiti, dov’è finita la prevenzione?”
SENIGALLIA / La Lega Nord: “Tombini e caditoie ostruiti, dov’è finita la prevenzione?”
di MICHELA SILVESTRINI*
SENIGALLIA – “Prevenire è meglio che curare”, e se questo detto è valido per la salute di ognuno di noi, lo è ancora di più per la politica e le amministrazione sagge che hanno a cuore il loro territorio e i loro cittadini.
Senigallia purtroppo non brilla per “prevenzione e manutenzione”, si interviene sempre dopo i danni, e spesso non si interviene mai. Pur avendo avuto un’alluvione, il 3 maggio 2014, che ha causato danni per 180 milioni di euro e tre decessi, ancora nulla si è fatto per mitigare un’eventuale altra sciagura. Niente è stato fatto per il fiume Misa e ancor meno per l’impianto fognante della città che presenta tombini e caditoie ancora piene di fango secco da quel fatidico 3 maggio, e quando non si tratta di fango sono le foglie e sterpaglie varie ad otturarle per bene
Quando le cose sono fatte bene, si può sempre prendere esempio da altri Sindaci, anche se di fede politica diversa.
Notizia di tre giorni fa che il Sindaco di Cascina (Toscana), Susanna Ceccardi (Lega Nord), ha stanziato dei fondi straordinari per la prevenzione, in vista della stagione delle piogge, per la pulizia accurata dei tombini e delle caditoie. Questo è un Sindaco che ha a cuore i suoi cittadini e il suo territorio. Fare prevenzione è la base del buon senso, buon senso che un Sindaco dovrebbe avere, ma abbiamo visto che a Senigallia si prediligono gli interessi personali agli interessi della collettività.
Le differenze tra Cascina e Senigallia sono minime.
Cascina conta 45.257 abitanti con 22 frazioni, Senigallia di abitanti ne ha 44.796 con 21 frazioni, quindi nessuno potrà dire che a Senigallia non si potrebbe fare la stessa prevenzione visto che le due città sono identiche.
E la sterile favoletta del “i soldi non ci sono” proprio non regge, perché per quello che interessa si trovano sempre, e difatti ci sono, seppur non in abbondanza, il problema è che bisognerebbe vedere come vengono spesi, ma su questo il MEF è stato molto chiaro nella relazione di 69 pagine dove ha riscontrato ben 18 irregolarità nei bilanci dal 2010 al 2015 facendoci ben capire che l’Amministrazione a guida Mangialardi ha avuto qualche “incidente di percorso” che dovrà prima giustificare e poi aggiustare.
Noi della Lega Nord Senigallia chiediamo quindi che venga messo in atto un controllo su tutto il territorio dei tombini e delle caditoie per pulire e liberare quelle che attualmente non lo sono, e che non sono poche.
Non ci sembra di chiedere la luna, dovrebbe essere una cosa scontata questa visti i recenti trascorsi disastrosi della città, ma a quanto pare così non è per la nostra Amministrazione.
*Lega Nord Senigallia
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