Dal primo settembre a Senigallia chiude l’Utic, Paradisi, Rebecchini e Canestrari: “Si vada sulle barricate per difenderla”
Dal primo settembre a Senigallia chiude l’Utic, Paradisi, Rebecchini e Canestrari: “Si vada sulle barricate per difenderla”
Il primario dottor Antonio Mariani, con una lunga e accorata lettera, ha annunciato che la terapia intensiva verrà soppressa
SENIGALLIA – Dai consiglieri comunali Luigi Rebecchini, Roberto Paradisi (Unione Civica) e Alan Canestrari (Forza Italia) riceviamo: “Dal primo settembre verrà soppressa l’attività di ricovero presso la Utic cardiologica. A comunicarlo ufficialmente al personale medico e ai vertici Asur, che si sono ben guardati dal revocare o annullare la delibera 481/2016 (nonostante le rassicurazioni fornite nella commissione richiesta da Unione Civica e Forza Italia), è stato il primario dott. Antonio Mariani con una lunga e accorata lettera in cui, tra le altre cose, esprime con coraggio disappunto e dissociazione dalla decisione verticistica di sopprimere l’unità di terapia intensiva.
“Si tratta di un atto dovuto da parte del primario, direttamente consequenziale alla sciagurata decisione assunta dai direttori Marini e Bevilacqua. Tra venti giorni dunque, ogni nodo verrà al pettine e il nostro Ospedale subirà l’ennesimo drastico ridimensionamento. Unione Civica e Forza Italia sono pronti a salire sulle “barricate” insieme a chiunque (opposizione e maggioranza, medici infermieri, cittadini del Comitato spontaneo…) sia disponibile a difendere, se occorre con la presenza fisica, un reparto di autentica eccellenza senigalliese.
“Esprimiamo stima e vicinanza al primario Mariani, costretto “obtorto collo” ad assumere una decisione così drastica in ossequio al miope volere dirigenziale e a tutti i medici della cardiologia senigalliese che sappiamo per certo essere tra i primi difensori dell’Unità che si vuole irrazionalmente smantellare. Ci appelliamo ancora una volta a tutto il Consiglio Comunale e al Sindaco: si arrivi subito ad un documento condiviso in difesa dell’ospedale e specificatamente della Utic perché siamo in un momento di grave emergenza sanitaria. E in questi momenti, chi gioca a dividere finisce per danneggiare il bene comune”.
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