SENIGALLIA / Sotto i Portici “Al numero 47” in mostra le opere di Francesco Maria Agolino
SENIGALLIA / Sotto i Portici “Al numero 47” in mostra le opere di Francesco Maria Agolino
SENIGALLIA – Anche ad agosto, finito il Summer Jamboree, continuano gli eventi a Senigallia. Prosegue l’iniziativa “Incontriamoci sotto i portici” . Al mitico “al NUMERO 47” è la volta della mostra di pittura di Francesco Maria Agolino. Sarà possibile visitarla tutti i giorni dall’ 8 agosto al 2 settembre 2017.
Dopo il successo dell’iniziativa di questo anno , @rtLine sta programmando gli eventi per il 2018, che oltre ad interessare il locale ”Al numero 47”, messo a disposizione da Vincenzo Federiconi, coinvolgeranno altri spazi dei Portici Ercolani.
Mario Agolino, in arte “Francesco Maria”, nasce a Napoli l’8 marzo 1946; a dodici anni prende i pennelli ed i colori che gli ha regalato un amico di famiglia, un artista Macchiaiolo della metà degli anni cinquanta, visto il suo interesse (passava ore ad assistere alla realizzazione di un dipinto ) ed incomincia a dare pennellate su cartoni, tavolette di legno reperite tra gli scarti di falegnameria o su qualche tela acquistata racimolando spiccioli da amici e parenti.
A sedici anni con l’incontro con un docente dell’Istituto d’Arte entra a far parte di un gruppo di allievi che lavorano alla realizzazione di dipinti per il mercato Americano, va in giro per le città d’Arte, Firenze, Venezia e Roma, dove si ferma dal 66 fino al 70 frequentando la famosa “Taverna degli Artisti” in via Margutta conoscendo Attardi, Novella, Parigini, Romano Mussolini, Turcato ed altri frequentatori della Taverna.
Nel 74 si trasferisce in Puglia, a Manfredonia ai piedi del Gargano, si sposa e si iscrive all’Accademia di belle Arti di Foggia frequentando i corsi di pittura ed assieme ad un compagno di studi apre il suo primo studio, la galleria “Zeta”.
Nel 76 partecipa come gallerista e autore all ‘EXSPO ARTE“ di Bari, partecipa poi a mostre concorsi fino al 78, quando pensa che “ tutto è relativo” e “cosi è se vi pare” e da allora si dedica solamente al suo lavoro, alla bottega ed ai giovani che la frequentano cercando in lui un attento consigliere.
Realizza opere per Architetti, icone, grafiche e sculture. Sempre curioso ed in sfida con se stesso sperimenta sul colore e sulle tecniche cercando una sintesi espressiva che lo coinvolga e lo soddisfi.
Nel 94 una breve sosta a Venezia, poi nel 97 il ritorno in Campania con la scelta dell’Isola Verde Ischia dove lo attendono nuove esperienze.
Ad Ischia impianta una bottega nel “borgo di Celsa“ a Ponte. Per dodici anni il fascino ed il mare lo tengono a freno, poi nel 2009 un ritorno in Puglia e dopo un periodo di circa un anno in una masseria in campagna sul Gargano, una nuova meta, Bologna, dove rimane per due anni.
Infine nel 2013 si trasferisce a Senigallia (dove vive tuttora) e ritrova un vecchio amico fraterno, anche lui pittore figurativo con una vena espressionista, presidente dell’Associazione Culturale “Rovereschi“ alla quale aderisce con grande entusiasmo.
Negli anni ha prodotto numerose opere, spaziando dal figurativo all’astratto , all’informale, sempre alla ricerca di una propria identità.
Ag – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.laltrogiornale.it