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Non c’è pace nella destra di Senigallia: anche Liverani (Fratelli d’Italia) si scaglia contro il consigliere Paradisi

Non c’è pace nella destra di Senigallia: anche Liverani (Fratelli d’Italia) si scaglia contro il consigliere Paradisi

Non c'è pace nella destra di Senigallia: anche Liverani (Fratelli d’Italia) si scaglia contro il consigliere Paradisidi MARCELLO LIVERANI*

SENIGALLIA – Esiste un problema “sanitario” nel Consiglio comunale di Senigallia. Sembrerebbe che il “virus Periniano” stia colpendo gli ex candidati Sindaci che, non essendo riusciti a buttare giù dalla torre il “Reuccio del Castello Fatato”, stanno andando in questo momento, o tentano di farlo, sotto l’ala protettrice del Sindaco Mangialardi. Accadde prima delle elezioni con il Consigliere Enrico Rimini (non più rieletto dopo il salto del fosso); accadde dopo le elezioni con il Consigliere Maurizio Perini, che si buttò tra le braccia del Sindaco. Insomma, il “virus” sta per colpire di nuovo e, questa volta, nella direzione del Consigliere Roberto Paradisi (Unione civica), che non perde occasione di mettersi in mostra, usando anche il “feeling” nato tempo fa con il Sindaco in carica.

Quanto accaduto ieri, 4 agosto, nella riunione dei capigruppo, è davvero “scandaloso e vergognoso”. Seguiteci bene perché vi raccontiamo tutto per comprendere a che “gioco stanno giocando” alcuni consiglieri comunali, tra cui Paradisi ed altri. Poiché tre sono stati i documenti (mozioni e Ordine del Giorno) presentati sulla questione sanità, giustamente e ovviamente il Presidente del Consiglio comunale Dario Romano, convocando la seduta dei Capigruppo, ha cercato una “sintesi” per giungere alla predisposizione di un unico documento da presentare successivamente in Consiglio comunale. Ci è parso giusto e corretto, ma ci siamo sbagliati perché ieri, proprio nella riunione urgente dei Capigruppo, richiesta “a gran voce” dai Consiglieri Paradisi, Rebecchini e Canestari (tra l’altro assente alla riunione come assente è stato anche Perini), di tutto si è discusso tranne di quei tre documenti già protocollati e conosciuti dal Sindaco Mangialardi, dal Presidente Romano e dai Capigruppo.

Ci chiediamo, a questo punto, a che “gioco stia giocando” Dario Romano, Presidente del Consiglio comunale, che il giorno prima, con un comunicato alla stampa fa sapere a tutta la città di voler “aggiustare” le cose e di trovare una sintesi rispetto ai documenti già presentati, e il giorno dopo, cambiando nettamente posizione, non solo non ha fatto nulla per “aggiustare le cose” e “trovare la sintesi”, ignorando di fatto completamente i tre documenti ufficiali già protocollati, ma le ha peggiorate, permettendo (leggete bene!) al Sindaco, in apertura dei lavori, di dire che avrebbe appoggiato un nuovo “Ordine del Giorno” del Consigliere Roberto Paradisi, non protocollato, e di cui “nessuno ne era stato messo a conoscenza”.

Scorretto, istituzionalmente scorretto, irrispettoso di qualsiasi regolamento consiliare, ma soprattutto irrispettoso anche nei confronti di altri suoi colleghi Consiglieri, i quali avevano in precedenza presentato alcune Mozioni ed Ordini del Giorno sull’argomento al centro del dibattito politico e cittadino oramai da qualche mese. Il Consigliere Paradisi, naturalmente, in sintonia con il Sindaco Mangialardi, anziché fare “un passo indietro” come egli stesso aveva scritto in uno dei suoi innumerevoli comunicati alla stampa, ha presentato, con un blitz ad apertura della riunione dei Capigruppo, un quarto ed ulteriore Ordine del Giorno, senza protocollarlo e senza comunicarlo a nessuno! Beh, non c’è che dire, un vero esempio di correttezza istituzionale e regolamentare! Complice di questa “farsa” il Sindaco Mangialardi, ma anche il Presidente Romano perché la “logica” e i “fatti” inducono con certezza a ritenere tutto il “teatrino”, a cui si è assistito, solo una “farsa” non perché si desideri per davvero giungere ad una soluzione condivisa, ma solo per “imporre a scatola chiusa” il volere di chi (Paradisi, Mangialardi, Romano, PD con il contorno dei soliti fidi “scudieri”) ha già deciso il copione, magari in altre “stanze private”, non certo istituzionali ed aperte al pubblico.

Per l’ennesima volta, la voglia di mettersi sul petto una “medaglietta”, ha portato il Consigliere Paradisi e la “Compagnia delle Medaglie” a decidere “al posto di altri”, prevaricando tutti gli altri e decidendo solo lui (d’accordo naturalmente con altri) quale potesse essere la strada migliore, perché poi alla fine, ed è questa l’unica triste verità, si possa affermare, da una parte, che sia stato proprio il Consigliere Paradisi  l’artefice e il promotore della “soluzione mediata” sulla sanità; dall’altra, invece, che il Sindaco Mangialardi, il Presidente Romano e il PD tutto abbiano concordato e approvato con l’opposizione un documento unitario.  Tutto ciò, però, senza il rispetto delle posizioni di altri Consiglieri, che avevano presentato mozioni e ordini del giorno sull’argomento sanità ancora prima del “blitz furbesco” di Paradisi, Mangialardi e Romano! Ancora una volta l’opposizione ha visto l’arrogante presa di posizione del Consigliere “civico” Paradisi con l’avallo di Mangialardi e Romano.

Ne prendiamo atto, ma non è questa la strada giusta, corretta e leale da intraprendere per agire insieme e compatti. Il Consigliere “civico” Paradisi, come gli ha ricordato giustamente qualche giorno fa la Lega Nord in un comunicato, dopo l’ennesimo “atto pubblico di arroganza e di offesa personale” nei confronti del Capogruppo del partito di Matteo Salvini,  pensa ancora evidentemente di essere il “depositario di ogni verità”, il “padrone assoluto di tutte le forze politiche in campo” e il “capo assoluto e indiscusso” di tutti, muovendosi da solo sul palcoscenico e considerando tutti gli altri “colleghi” degli “incapaci a fare politica e degli ‘stupidi perché non capiscono nulla di politica”.

Eppure la Lista civica del Consigliere Paradisi, Unione Civica, alle ultime elezioni ha preso un misero 3,70% (835 voti assoluti) a differenza, invece, della Lega Nord, che si è attestata sul 6,61% (1492 voti assoluti); di Forza Italia  con il 6,05% (1366 voti assoluti); della Lista civica Senigallia Bene Comune, con in testa l’attuale Consigliere Giorgio Sartini, che si è attestata sul 6,57% (1481 voti assoluti); del Movimento 5 Stelle con il 14,23% (3209 voti assoluti) e addirittura della Lista civica di Maurizio Perini, Progetto in Comune, che ha raggiunto addirittura il 3.82% (861 voti assoluti). Questi sono i numeri e i numeri non sbagliano mai. La Lista Unione Civica, perno della coalizione che supportava Paradisi come candidato Sindaco, non ha raccolto alcun consenso aggiuntivo significativo e trasversale; i voti di cattolici, della sinistra e di altri gruppi sociali non sono affatto confluiti nella coalizione che sosteneva il candidato Paradisi, che non è stato quel “valore aggiunto” così tanto sperato. La sua lista, infatti, non ha portato alcun valore aggiunto aggregativo alla coalizione, che lo sosteneva; anzi, vi è stato il rischio, visti i numeri, che la sua lista di appoggio (Unione Civica) non raggiungesse nemmeno il quorum previsto dalla legge per vedersi assegnato almeno un seggio.

Strano, ma vero, anche un’altra cosa. Fratelli d’Italia non accetta la sua arroganza e nella maniera più assoluta le Sue “simpatiche telefonate” ai vertici regionali e provinciali del partito di Giorgia Meloni per cercare di ottenere “un’apertura di credito politica”, potendosi inserire tra le fila del partito e fare “il bello e il cattivo tempo”. Purtroppo questa è la “vecchia politica” dei “vecchi politici”, ma con noi non funziona più così. Il Consigliere Roberto Paradisi, a Senigallia, non è il padrone di Fratelli d’Italia, tanto meno della Lega Nord come gli hanno scritto; quindi, “stia sereno” e si costruisca il suo percorso politico con la sua Lista civica “Unione Civica”, cercando di aumentare i consensi. Difficilmente troverà spazio e solidarietà nella Lega Nord e in Fratelli d’Italia visti i suoi atteggiamenti a dir poco arroganti e poco rispettosi.

Il centrodestra, a Senigallia, sta percorrendo una “strada alternativa” che mai era stata intrapresa, e di certo non si farà mettere i piedi in testa da chi vuole “comandare” e “fare come gli pare” senza ascoltare nessuno perché, vale la pena ricordarlo, con il Consigliere Paradisi vanno d’accordo solamente le persone che accettano le sue imposizioni, come appunto accade sempre. In questo percorso non ci sono solamente la Lega Nord e Fratelli d’Italia, ma anche altre realtà locali, e piano piano il Consigliere Paradisi, come altri, le scoprirà strada facendo.

Come abbiamo più volte scritto e detto, dal 2000 ad oggi il centrodestra ha giocato per perdere, tutti, nessuno escluso. Giochini politici, inciuci e riunioni notturne hanno sempre fatto vincere la sinistra senza alcun problema; questa volta, non sarà così perché a nessuno sarà permesso “distruggere un progetto alternativo di rinascita” per il solo gusto di farlo. Quindi, caro Consigliere Paradisi, si rassereni e si goda le ferie in tranquillità, e riponga il cellulare sul tavolino perché “telefonare” a destra e a manca non serve a nulla. Proprio a nulla.

*Coordinatore Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale di Senigallia

 

 

 

 

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