Nasce l’asse Pesaro-Fano, due città leader per gli investimenti
Nasce l’asse Pesaro-Fano, due città leader per gli investimenti
L’accordo siglato nella mattinata dai sindaci Matteo Ricci e Massimo Seri: «Arretramento della ferrovia e variante alla Statale 16: così spingiamo economia e lavoro»
FANO – Nasce asse Pesaro-Fano «per lo sviluppo delle due città». L’accordo nella mattinata nella sala della Concordia, al termine della «giunta congiunta» tra le due amministrazioni, suggellato dai due sindaci Matteo Ricci e Massimo Seri. Dalle infrastrutture ai servizi, passando per servizi, cultura e turismo, marketing, organizzazione: «I due Comuni vogliono sostenere e realizzare temi, progetti e iniziative in modo unitario», si legge nel documento condiviso.
RICCI – Così il sindaco di Pesaro: «Fano e Pesaro sono leader per gli investimenti. Le due città delle Marche che hanno usufruito maggiormente dello sblocco del patto di stabilità e stanno facendo, più di altre, lavori pubblici. Abbiamo portato a casa 150 milioni per le opere compensative di Autostrade (90 a Pesaro e 60 a Fano). Grazie all’accordo con la Regione, avremo ulteriori investimenti rilevanti sulla sanità, con altre centinaia di milioni di euro. Senza tralasciare i fondi europei già ottenuti insieme. Nel rilancio su ferrovia e strade, spingiamo ancora su economia e lavoro». Così il tratto comune dell’accordo, ribadisce, «sono gli investimenti infrastrutturali e culturali. Quelli che abbiamo già concretizzato e gli altri che faremo». Va avanti Ricci: «All’inizio del mandato ci siamo trovati a gestire un’esigenza di riforma vera (riferimento alla sanità, ndr). Sapevamo che il tema avrebbe creato qualche tensione.
Sull’ospedale unico a Muraglia la Regione sta andando avanti: ha già fatto la delibera, sta lavorando sulla progettazione. Nel documento che sigliamo oggi, oltre al nuovo nosocomio, c’è l’impegno di Pesaro a sostenere gli accordi fatti dall’amministrazione fanese con la Regione. Rispetto ai servizi e agli investimenti che devono restare a Fano. Ma guardiamo avanti e oltre». Anche perché, rimarca Ricci, «sentiamo la responsabilità provinciale, visto che siamo i due Comuni più grandi. E anche quella regionale: un lavoro condiviso aiuta anche su questo lato». C’è poi il tratto politico, perché «siamo amministrazioni dello stesso colore».
RILANCIO – Sull’agenda: «Lavoreremo meglio sul quotidiano. A partire dagli assessorati, che devono dialogare costantemente su tutti i temi. Anche così si pensa ad una pubblica amministrazione differente». Sul primo nodo infrastrutturale: «Io e Seri siamo da tempo tifosi dell’arretramento della ferrovia. Lo avevamo inserito anche nel piano strategico della Provincia. Può sembrare fantascienza, ma in realtà Ferrovie sta avendo difficoltà nel potenziamento della Bologna-Bari. In particolare da Cattolica in giù, considerate le caratteristiche del nostro tratto che affianca la costa. Vogliamo inserirci qui dentro: Ferrovie sta studiando altri tracciati. Chiediamo un incontro a settembre per discutere subito le soluzioni migliori. Per vagliare le nostre proposte e verificare la fattibilità. Potrebbe aprirsi uno spazio per un ragionamento strategico differente, ed è un treno da prendere adesso: pensiamo a come sarebbe la nostra costa senza la ferrovia vicino. Diventerebbe una delle più belle d’Italia». Collegamento tra le due città: «Il casello di Santa Veneranda – scandisce Ricci – aiuta il raccordo, ma riteniamo che non sia sufficiente. Un errore l’eliminazione del secondo casello a Fano: abbiamo l’esigenza di recuperare le risorse (20 milioni, ndr) che non sono state stanziate per l’opera. Aggiungendo l’impegno preso dalla Regione per il potenziamento di Fano verso nord (nella partita ospedale; cifra ventilata pari a 30 milioni, ndr) e coinvolgendo Anas, puntiamo al collegamento tra le interquartieri delle città. Ci sono due ipotesi di tracciato (una che arriva a Muraglia, l’altra a Santa Veneranda, ndr): bisogna capire la strada più fattibile (opere da 100 milioni circa, ndr) e a minore impatto. E’ una partita complicata, ma vogliamo giocarcela. Ci crediamo, anche perché Anas ha deciso di dare seguito alla Fano-Grosseto collegando la galleria della Guinza. Un collegamento migliore Pesaro-Fano avrebbe anche una valenza importante sotto questo profilo». Resta il «grande lavoro da fare su marketing, turismo e cultura. L’emblema di questo accordo è la sinergia Carnevale-Rossini, due elementi fortemente identitari che possono legarsi sempre più. La nostra candidatura a città della musica è nota. Sosteniamo Fano per quella a capitale della cultura 2021», chiosa Ricci.
SERI – Secondo il sindaco di Fano, «l’incontro odierno è quasi storico. Segna il primo atto di un percorso di collaborazione, programmazione e progettazione tra le due città, come raramente è stato fatto finora. Dopo l’estate coinvolgeremo le parti sociali per integrare e migliorare l’accordo. Ma parliamo già di azioni concrete». Seri ribadisce il «significato forte dal punto di vista politico e nel contesto regionale. Siamo la seconda e terza città delle Marche, allarghiamo ambizioni e orizzonti per vincere le sfide». Sulle infrastrutture, «in questi anni è stato fatto un lavoro importante: penso alle opere compensative che rivoluzioneranno la viabilità delle città. Ma vogliamo andare oltre. Abbiamo l’ambizione di trovare la soluzione che risolva il problema del traffico per i prossimi 200 anni: il collegamento a monte tra Fano e Pesaro. Ovvero il raccordo tra dove si arriverà con le opere compensative nelle due città». L’adeguamento alla velocità europea di Ferrovie «è una grande occasione per inserirsi sull’arretramento. Sono progettualità che valorizzano il territorio». Su cultura e turismo, «non vogliamo essere in competizione: Fano e Pesaro devono sostenersi a vicenda su città della musica e capitale italiana della cultura, coinvolgendo naturalmente anche Urbino. Per Carnevale e Rossini i ragionamenti sono già in atto». Sulla sanità, rileva Seri, «abbiamo avuto divergenze, alcune volte su temi particolari sono inevitabili. Ma l’esigenza è lavorare su obiettivi che ci uniscono e possono portare risultati concreti per i cittadini».
CONTENUTI – Nel dossier sulle opere pubbliche, dentro quindi la variante alla Statale 16, per il collegamento Belgatto-Interquartieri di Pesaro: «Migliorerebbe la viabilità fra le due aree urbane e produttive, alle spalle delle due città. Per questo, contrattare nel tavolo Stato-Regione e con Autostrade la ricollocazione dei 20 milioni del casello di Fenile nel territorio e sollecitare Regione e Stato (Anas, ndr) per il raggiungimento dell’obiettivo». Segue l’arretramento della Ferrovia («Rfi sta progettando l’adeguamento dell’infrastruttura. Ora cogliere il momento per programmare una soluzione strategica che riguardi le due città. L’intervento aprirebbe grandi opportunità per il territorio»). Quindi la Fano-Grosseto: «L’annunciato completamento cambia di fatto natura e funzione della Strada dei due Mari. E non risolve completamente il problema del collegamento del territorio con la Toscana, l’Umbria e Roma. Si tratta, comunque, di un investimento di oltre 400 milioni di euro per la provincia. L’obiettivo è accelerare la progettazione puntando alla progressiva realizzazione di quattro corsie». Infine la banda larga: «Fronte comune per favorire l’estensione di un‘infrastruttura informatica adeguata alle esigenze delle aziende e delle amministrazioni. Supportando così anche gli investimenti sul territorio».
SANITA’ – Si rileva nel documento: «Il tema, che pure ha diviso le città, richiede una condivisione sul modello finale. Preso atto della decisione della Regione sulla localizzazione del nuovo ospedale Marche Nord a Muraglia, le città concordano sulla necessità di garantire per Fano e il suo territorio i servizi che il consiglio comunale fanese ha definito indispensabili per una piena adesione al progetto regionale».
CULTURA E TURISMO – «Lavorare in sinergia, anche con Urbino per promuovere un territorio di eccellenza, capace di mettere insieme figure straordinarie quali Rossini, Raffaello e Vitruvio», è l’ulteriore intento delle due amministrazioni. Che allargano la visione: «Pesaro ha una legge speciale per valorizzare il centenario rossiniano, Urbino per Raffaello. Fano, che intende candidarsi a capitale italiana della cultura 2021, potrebbe essere affiancata da Pesaro e Urbino – si puntualizza nell’accordo -. Significherebbe una novità assoluta, oltre che una unione tra le più competitive». In aggiunta, le due città evidenziano «la volontà di collaborare sulla promozione congiunta di manifestazioni ed eventi legati al settore culturale e turistico, coordinare il calendario e mettere a sistema la promozione su scala nazionale».
SINERGIA – L’elenco include i servizi: «Nei territori – osservano i due Comuni – operano due società eccellenti. Le due città si impegnano a favorire rapporti di collaborazione tra le due aziende (Aset spa e Marche Multiservizi, ndr), nel rispetto della reciproca autonomia, per la realizzazione di nuovi impianti in grado di ottimizzare le gestioni che richiedono progetti e bacini di area vasta (citati digestore anaerobico e Tmb, ndr)».
I NODI – Nel testo siglato dai sindaci compaiono ulteriori voci. Marketing: «Presentare insieme le due città sul mercato in specifiche fiere per investitori. Proponendo un territorio di qualità, congiuntamente a quello regionale. Rafforzare ulteriormente il modello di sinergia nella candidatura ai bandi europei, destinati a promuovere gli investimenti territoriali integrati. L‘approccio ha già garantito risultati efficaci». Macchina amministrativa: «Confronto e scambio tra dirigenti e amministratori dei due enti sui modelli organizzativi e sui procedimenti. Con l’obiettivo di innovare e uniformare i servizi». Infine, riflessione comune sulla «dislocazione delle varie agenzie e uffici decentrati dello Stato e della Regione, per un maggior equilibrio tra territori». (f.n.)
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