“Manifestazioni sull’arenile e pulizia della spiaggia, a Senigallia rappresentano davvero un binomio inconciliabile?”
“Manifestazioni sull’arenile e pulizia della spiaggia, a Senigallia rappresentano davvero un binomio inconciliabile?”
Franco Casagrande: “L’Amministrazione comunale si faccia carico, in maniera seria, delle proprie responsabilità in termini di disposizioni, di controllo e di opere di sensibilizzazione. Signor sindaco, quest’anno ci sorprenda”
di FRANCO CASAGRANDE*
SENIGALLIA – E’ già in corso la manifestazione XMasters sulla spiaggia libera, per modo di dire, di Cesanella di Senigallia. La spiaggia, fra allestimento delle attrezzature, manifestazioni sportive e ripristino delle condizioni iniziali sarà occupata per 16 giorni nel mese di luglio.
Successivamente la stessa spiaggia sarà occupata per predisporla per l’ormai consueta festa hawaiiana (Big Hawaiian Party) in seno alla manifestazione cittadina Summer Jamboree.
Visto il successo che queste due manifestazioni ottengono vengono riconfermate ogni anno e, come nel caso di XMasters, vengono prolungate.
Con questo articolo non vorrei tanto puntualizzare se sia giusto o meno organizzare manifestazioni così importanti ed impegnative che allontanano per così tanto tempo centinaia di bagnanti che vorrebbero vivere la spiaggia nel modo più naturale possibile; non vorrei nemmeno soffermarmi sul perché tali manifestazioni vengano fatte sempre nello stesso posto (come alcuni ormai si chiedono, mentre altri hanno già le loro risposte).
La domanda che più mi sta a cuore è: “ma quando tutto sarà finito, quanto sarà inquinata la spiaggia?”
Dovremo assistere, come ormai accade da alcuni anni, ad una pulizia accettabile per quanto riguarda gli oggetti più grandi (ad esempio bottiglie di plastica) ma assolutamente inadeguata per quanto riguarda i piccoli oggetti (cannucce per bibite, bicchieri di plastica frantumati, tappi, fascette per fissaggio, nastri isolanti, mozziconi di sigarette ed altro ancora)?
Con i consueti metodi di far pulizia questi piccoli oggetti non solo non vengono raccolti ma sono seppelliti e talvolta frantumati, per riemergere dopo qualche giorno. Così anno dopo anno, quelli che non vengono portati al largo dalle mareggiate, si accumulano e trasformano la bella spiaggia di velluto in una brutta discarica di plastica e di filtri di sigarette (questi ultimi impiegano in media 10-12 anni prima di degradarsi completamente).
Arrivo quindi alla domanda cardine:
Manifestazioni sull’arenile e pulizia della spiaggia rappresentano davvero un binomio inconciliabile?
A mio parere non necessariamente, purché l’Amministrazione comunale si faccia carico in maniera seria delle proprie responsabilità in termini di disposizioni, di controllo e di opere di sensibilizzazione.
In effetti potrebbe emettere un’ordinanza (relativa a questo tipo di manifestazioni che comporta flussi considerevoli di persone sulla spiaggia e vendita di bevande) in cui vieti, ad esempio, l’utilizzo di cannucce.
Per le operazioni di pulizia potrebbe dare disposizioni che comportino l’utilizzo di rastrelli, almeno nelle aree che non ospitano strutture.
Per quanto riguarda le sigarette, più che in una legittima politica sanzionatoria si confida, da parte dell’Amministrazione, in una campagna di sensibilizzazione, che preveda regolari appelli fatti dal palco. In alcune città, negli anni passati, sono sorte iniziative come la campagna “Il mare non vale una cicca” in cui sono stati distribuiti gratuitamente posaceneri e porta cicche.
Il mozzicone insabbiato potrebbe sembrare un problema sovradimensionato ma ormai è di dominio pubblico che, in ogni sigaretta, la combustione del tabacco produce migliaia di sostanze chimiche nocive che rimangono in parte anche nel filtro.
E allora? Allora Signor Sindaco, quest’anno ci sorprenda!!
*Cittadino di Senigallia
Ag – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.laltrogiornale.it