A Serra de’ Conti Nottenera Festival ospita il workshop internazionale di Raja Yoga con Swamiji Karpi
A Serra de’ Conti Nottenera Festival ospita il workshop internazionale di Raja Yoga con Swamiji Karpi
SERRA DE’ CONTI – “Spiritualità, yoga e meditazione sono linguaggi contemporanei in questo momento storico?”
Cercando la risposta a questa domanda, Nottenera_ Comunità. Linguaggi. Territorio, il progetto culturale dedicato ai linguaggi creativi contemporanei di Serra de’ Conti, si prepara per la notte del festival del 19 agosto organizzando un workshop internazionale di Raja Yoga che nutre il sogno di portare lo yogi Swamiji Karpi dal lago sacro di Pushkar, Rajasthan (India) alle morbide colline della campagna marchigiana.
Lo Yogi Swamiji nasce settanta anni fa a Seerar, villaggio alle pendici della catena Himalayana, dove apprende i segreti del Raja Yoga attraverso l’esperienza della trasmissione orale di saperi e pratiche e il contatto diretto con maestri viventi. Dopo aver conseguito il diploma di insegnante yoga presso la sede di Mumbay della Bihar School of Yoga, è sempre tra queste montagne che Swamiji cammina per più di 10 anni come un monaco errante con il solo supporto di Dio.
Oggi, con gli occhi sorridenti, la barba lunga e la saggezza benevola di chi ha i capelli bianchi, dopo oltre 20 anni di insegnamento e incredibili viaggi tra Pushkar, Mumbay, New York, Berlino e Rishikesh, Swamiji ha dato vita al Pushkar Meditatio Temple, istituto di formazione certificato Yoga Alliance, dove incontra ogni giorno viaggiatori da tutto il mondo con l’obiettivo di restituire allo yoga il suo significato originario di disciplina spirituale.
“Sappiamo tutti di essere Anima, ma quanti di noi ci credono veramente?” (Swamiji)
C’è tempo fino al 10 luglio per iscriversi al workshop internazionale di Raja Yoga con Swamiji: dal 3 al 9 agosto, presso La Ragola Country House & Yoga Reatreat di Ostra, in Provincia di Ancona, lo Yogi guiderà un ritiro residenziale di sei giorni dalle pratiche ‘esterne’ del Bahir Yoga sino ad arrivare alle pratiche ‘interiori’ del Samyama; con la possibilità di partecipare anche esclusivamente alla prima parte dell’intensivo (da venerdì 4 a domenica 6 agosto).
Tutto il percorso – articolato quotidianamente in due classi di yoga, una camminata meditativa in silenzio al risveglio, una classe di teoria attraverso gli 8 rami dello ‘Yoga Sutra’ di Patanjali e un Satsanga (canto di mantra sacri) al tramonto – è concepito affinché ogni partecipante torni alla quotidianità in possesso di una mappa del percorso spirituale, personalizzata in base alla propria singolare esperienza e al proprio irriducibile essere.
Il workshop, in lingua inglese con traduzione simultanea in italiano e in collaborazione a Yoga la montagna sacra, è ospitato nelle attività del festival Nottenera, che quest’anno si esprime sul tema della comunità.
Racconta Swamiji – “Le scritture indiane definiscono il concetto di comunità, samashthi, come un tutto complesso e aperto in opposizione al concetto di individualità, vyshti. Samashthi si basa sulla premessa che in quanto Anima siamo sostanzialmente un unico essere. Il ruolo dello yoga è proprio quello di aiutare a creare una comunità in cui l’identità di ogni membro sia costituita a partire dal sentire condiviso di essere una meravigliosa, divina unità”.
Per informazioni sul workshop contattare Valentina: valentina.fulvio@outlook.it (m. 329 6251643) e visitare http://www.nottenera.it/2017/workshop.php.
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