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 “Nella succursale del ‘Battisti’ di Fano vi sono locali adeguati alle esigenze dell’Agrario”

 “Nella succursale del ‘Battisti’ di Fano vi sono locali adeguati alle esigenze dell’Agrario”

Intervista alla vice dirigente dell’Istituto di Pesaro. “Ora contatteremo i genitori degli studenti per le iscrizioni”. La Provincia, però, non ha informato la dirigenza del ‘Cecchi’ dell’inagibilità dell’uscita di sicurezza e di alcune strutture fatiscenti della succursale

 “Nella succursale del ‘Battisti’ di Fano vi sono locali adeguati alle esigenze dell’Agrario”  “Nella succursale del ‘Battisti’ di Fano vi sono locali adeguati alle esigenze dell’Agrario”  “Nella succursale del ‘Battisti’ di Fano vi sono locali adeguati alle esigenze dell’Agrario”  “Nella succursale del ‘Battisti’ di Fano vi sono locali adeguati alle esigenze dell’Agrario”

di PAOLO MARIA ROCCO

FANO – «Stiamo perfezionando la lettera che la Dirigente scolastica Prof.ssa Donatella Giuliani invierà al Direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale delle Marche per informarlo che, visionati i locali della sede succursale del “Battisti” di San Lazzaro a Fano, abbiamo trovato una situazione che riteniamo adeguata alle esigenze di apertura di un biennio del nostro Agrario “Cecchi” nella succursale scolastica fanese».

All’indomani del sopralluogo effettuato dalla Dirigente del “Cecchi” di Pesaro, Prof.ssa Giuliani, insieme con l’Arch. Bartoli della Provincia di Pesaro e Urbino, l’assessore fanese Mascarin e la dirigente del Comune fanese dott.ssa Grazia Mosciatti (responsabile servizi economici), la vicepreside, Prof.ssa Chiara Fiorucci, spiega, ai nostri microfoni, che la complessa questione dell’apertura del biennio del “Cecchi” nella succursale del “Battisti” è vicina ad una positiva soluzione: «Abbiamo trovato aule luminose, laboratori attrezzati e, soprattutto, la possibilità di utilizzare i terreni, per la ricerca e la sperimentazione agroalimentare, che sono proprio adiacenti alla succursale dell’Istituto scolastico, terreni che il Comune di Fano ha già destinato al nostro utilizzo con una specifica deliberazione consiliare».

Quali saranno i prossimi passaggi?: «Abbiamo una certa fretta, adesso, di attivare le procedure per le eventuali iscrizioni. Fino ad ora non c’era alcun atto ufficiale che ci consentisse di prefigurare ai genitori degli studenti la possibilità di frequentare una sede dell’Agrario a Fano. Quindi, non abbiamo potuto fare attività di orientamento. Pertanto, le nostre azioni saranno queste: la Dirigente Giuliani ha già inviato al Direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, Dott. Filisetti, la lettera con la quale si conferma l’idoneità dei locali della sede succursale del “Battisti”, poi, insieme al Direttore generale Filisetti stiamo preparando una comunicazione da inviare in mail ai genitori degli iscritti alle Classi Prime dell’Agrario per far sapere loro che, se vogliono, possono iscrivere i propri figli nella sede fanesegrario. È un po’ una corsa contro il tempo ma vedremo di farcela per capire quante classi prime potremo aprire a Fano. Sarebbe utile che a Fano aprissimo almeno una Prima del Tecnico Agrario e una Prima del Professionale Agrario».

Quali sono le aule che vi hanno fatto visionare all’interno della succursale del Battisti?: «Abbiamo ispezionato le aule a pianterreno (quelle ubicate sotto lo scalone d’ingresso, in una sorta di seminterrato, ndr) e quelle del primo piano (quelle, cioè, poste all’ingresso della scuola ove sono disposte, attualmente, l’ufficio del collaboratore della Dirigente del “Battisti” e un laboratorio di Informatica, ndr), non abbiamo visto altro».

Quindi non avete accertato le condizioni di precarietà strutturale delle aule poste negli altri piani della succursale, che presentano buchi di grandi dimensioni nelle pareti, e molte finestre inagibili perché gli infissi si staccano dai loro supporti?: «No – risponde la Professoressa Fiorucci, collaboratrice della Dirigente dell’Agrario – non abbiamo visto niente di tutto questo».

Non vi è stato fatto neanche notare dai rappresentanti della Provincia che l’uscita di sicurezza antincendio è inutilizzabile?: “No, non l’abbiamo vista. D’altra parte – aggiunge la Professoressa Fiorucci – essendo le nostre aule a pianterreno e al primo piano, insieme con la maggior parte dei futuri  laboratori, non mi sembra che possa servirci una uscita di sicurezza con scala esterna».

Riguardo ai laboratori necessari alle classi dell’Agrario, dovranno esserne allestiti di nuovi per le vostre esigenze?: «Sì, questo è certo. Si dovranno realizzare 1 laboratorio per l’Agroalimentare, 1 di Informatica, 1 di Chimica e 1 di Fisica e 1 di Scienze. Per quelli di Chimica, Fisica e Scienze ci servirà una sola ampia aula al pianterreno della succursale nella quale si dovranno predisporre allacci e pompe necessarie alle strumentazioni. Per l’Agroalimentare abbiamo i terreni adiacenti, e per Informatica non sarà difficile trovare un’altra aula. Infine, il problema in parte verrà agilmente risolto perché porteremo nella succursale del “Battisti” alcune  delle nostre attrezzature che abbiamo al ‘Cecchi’».

Se tutto andrà in porto dovrete dividere alcuni spazi con gli studenti del Liceo Artistico ‘Apolloni’ che, pure, sembra, si trasferiranno in questa sede succursale del ‘Battisti’?: «No, non vi sarà la presenza dell’Apolloni. Ci è stato assicurato sia dalla Provincia che dai rappresentanti del Comune di Fano che il prossimo anno scolastico, 2017/18, l’Apolloni non verrà trasferito nella succursale del ‘Battisti’».

Alla fine della intervista con la Professoressa Chiara Fiorucci risultano emergere alcuni particolari non secondari: la Dirigenza dell’Agrario non è stata messa a conoscenza, dalla Provincia (e neanche dalla Dirigenza del ‘Battisti’, la professoressa Anna Gennari, assente al sopralluogo) del fatto che quasi tutte le aule dei piani superiori della succursale del ‘Battisti’ sono percorse da grandi buchi nelle pareti e che le finestre si staccano dai loro supporti con estrema facilità costituendo un pericolo reale e una minaccia oggettiva alla salute e alla sicurezza, per chi frequenta quelle aule; la Dirigenza del ‘Cecchi’ non è stata adeguatamente informata dalla Provincia del fatto che la scala di sicurezza esterna, essendo da tempo staccata dal muro, è come sospesa sul terreno sottostante ed è del tutto inagibile – anche per gli eventuali studenti del ‘Cecchi’- in caso di calamità; la Dirigenza dell’Agrario non è stata adeguatamente informata che la Provincia guidata dal Presidente Tagliolini si è più volte rifiutata di rispondere a docenti che lo chiedevano con atti ufficiali, circa le azioni che la stessa Provincia è obbligata a realizzare per mettere in sicurezza le aule fatiscenti della succursale del ‘Battisti’… Insomma, l’escamotage adottato dall’Ente provinciale di far visionare alla Dirigenza del ‘Cecchi’ solo alcuni spazi della succursale del ‘Battisti’ (e, in particolare, quelli meno colpiti dall’incuria) corrisponde all’azione di certa politica locale che, ottenuto l’accorpamento del ‘Battisti’ con il Polo Tre (ottenuto con un atto di forza e, per alcuni, anche violando le norme poiché il ‘Battisti’ aveva le carte e i numeri in regola per mantenere la propria autonomia di Istituto) pur di portare a casa il risultato sbandierato con tanto di grancassa mediatica, è pronta a nascondere la precarietà strutturale della succursale del ‘Battisti’ in vista dell’ingresso del ‘Cecchi’!

Ma, appunto, nonostante l’eventuale apertura nella succursale fanese di classi dell’Agrario, la Provincia non può più fare orecchi da mercante: la sicurezza e la salute di studenti e personale della scuola devono essere garantiti, al di là del raggiungimento di esclusivi obiettivi politici che calpestano i diritti di chi si prepara ad affrontare un nuovo anno dovendosi guardare le spalle poiché le pareti delle aule possono deteriorarsi ancor di più e le finestre staccarsi dai loro telai e piombare in mezzo agli studenti seduti nelle stesse aule. Mesi fa, la Cisl/scuola locale aveva assicurato pubblicamente -come fosse la portavoce della Provincia – che il Presidente Tagliolini aveva loro dichiarato che l’Ente pubblico avrebbe compiuto lavori di ripristino della sicurezza nelle aule della succursale del ‘Battisti: ad oggi, però, quei lavori urgenti e non più procrastinabili non si sono ancora visti e neppure è dato sapere se la Provincia ha intenzione di realizzarli o di utilizzare nuovamente come portavoci i sindacati/scuola che, da parte loro, della sicurezza e della salute all’interno della succursale del ‘Battisti’ non pare mostrino alcun concreto interesse. E quindi, adesso, il fiammifero acceso è nelle mani del Direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale di Ancona, Dott. Filisetti: potrà davvero offrire il suo incondizionato benestare all’ingresso del ‘Cecchi’ nella succursale del ‘Battisti’ senza che, prima, vengano assicurate tutela della salute degli studenti e della sicurezza del luogo di lavoro?

Nelle foto: alcune immagini dell’interno della succursale del Battisti di Fano. La Provincia, a questo punto, dovrebbe intervenire in modo risoluto – e definitivo – per garantire sicurezza agli studenti ed a tutto il personale dell’Istituto, fin dall’inizio del prossimo anno scolastico

 

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