I cori Filarmonico Rossini e Santa Maria delle Grazie di Pesaro hanno offerto a Serra San Quirico un momento religioso e musicale difficile da dimenticare
I cori Filarmonico Rossini e Santa Maria delle Grazie di Pesaro hanno offerto a Serra San Quirico un momento religioso e musicale difficile da dimenticare
di PAOLO MONTANARI
SERRA SAN QUIRICO – Non poteva essere scelta una location migliore per l’esecuzione della Sinfonia mariana di padre Armando Pierucci, l’imponente Abbazia di Sant’Elena, fondata da San Romualdo, nelle vicinanze di Serra San Quirico. La grandiosa e trascendentale architettura dell’edificio religioso benedettino degli inizi del primo millennio, presenta in stile romanico-gotico un interno a tre navate e un portale e i capitelli con varie e rare decorazioni a figure umane, animali e geometriche.
In questo contesto dove domina luce naturale e una lieve luce artificiale i cori del Filarmonico Rossini di Pesaro e alcuni elementi del coro di Santa Maria delle Grazie, fondato da padre Roseto Maria Saccà, diretti dal maestro Roberto Renili e accompagnati dall’orchestra Santa Maria del Suffragio di Fano, accompagnati dal direttore maestro Daniele Rossi, hanno dato vita ad un concerto indimenticabile. Merito anche dei due cantanti solisti: il soprano Lee So Hyun, del basso Roberto Ripesi. La sinfonia mariana, presente l’autore padre Armando Pierucci accompagnato dal presidente dell’associazione musiche corali sacre con sede in Svizzera, il sindaci di Serra San Quirico, Maiolati Spontini, è una recente composizione sacra, mariana, che il frate minore, che ora si trova nel convento Santa Caterina di Fabriano, ha composto perché per tanti anni ha portato nel cuore le musiche popolari soprattutto delle processioni nelle campagne inneggianti la Madonna. E allora i due cori e i due solisti con la mirabile orchestra cameristica, hanno eseguito una preghiera mariana dei nostri giorni.
Il coro Filarmonico Rossini prima della Sinfonia Mariana ha eseguito un breve brano musicale scritto sempre da padre Armandp, che giunto a 82 anni, scrive e compone più di un giovane, dedicato a un giovane innamorato di Dio, David Brunori,seminarista morto a 21 anni . Un esempio di santità per le giovani generazioni.L’inno è stato intitolato “Otto anni di cielo”.
(Le foto sono di Beatrice Testadiferro)
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