L’influenza marchigiana sulla fotografia in Italia dal secondo dopoguerra: se ne parlerà il 17 giugno a Senigallia
L’influenza marchigiana sulla fotografia in Italia dal secondo dopoguerra: se ne parlerà il 17 giugno a Senigallia
Tra i relatori che prenderanno parte alle due tavole rotonde in programma alla Rotonda a Mare ci saranno anche i professori Carlo Emanuele Bugatti, Enzo Carli, Stefano Schiavoni e la giornalista Domizia Carafoli
SENIGALLIA – Nell’ottica di definire un piano di sviluppo strategico per la valorizzazione del patrimonio fotografico nazionale e di adattare l’intervento pubblico alle trasformazioni tecniche ed economiche del settore, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha decretato la creazione di una Cabina di regia per la fotografia,.
Sulla scia delle prime consultazioni con operatori, esperti e addetti ai lavori, intraprese dalla Cabina di regia con gli Stati generali della fotografia, è stato avviato il programma “MiBACT per la fotografia: nuove strategie e nuovi sguardi sul territorio”, un ciclo di conferenze itineranti su scala nazionale, volte a far emergere i temi di policy e gli ambiti di intervento prioritario, dando voce alle molteplici realtà del territorio e approfondendo temi e settori specifici del medium fotografico.
Dopo gli appuntamenti di Palermo – il 27 maggio, con una giornata di studio dedicata alla fotografia quale strumento di indagine antropologica – e Milano, l’8 giugno – con una conferenza sui confini tra documentazione sociale ed espressione artistica -, il 17 giugno sarà la volta di Senigallia.
La giornata di studi, promossa dal Comune di Senigallia, dalla Fondazione Senigallia e dal MUSINF, dal titolo “Terra di fotografia: l’influenza marchigiana sulla fotografia in Italia dal secondo dopoguerra”, chiama a raccolta esperti, conservatori, fotografi, docenti, proponendosi di esperire una riflessione circa l’influenza della fotografia marchigiana su quella italiana, di individuarne i patrimoni e le esperienze più significative e di analizzare possibili forme di valorizzazione del territorio attraverso la fotografia.
IL PROGRAMMA
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