Gli esperti di Energie per Senigallia analizzeranno tutte le spese dell’Amministrazione comunale
Gli esperti di Energie per Senigallia analizzeranno tutte le spese dell’Amministrazione comunale
Saranno poi proposte idee per ridurle o razionalizzarle e, nel caso si dovessero ravvisare responsabilità amministrative, saranno presentate delle denunce agli organi competenti
SENIGALLIA – Da Massimo Bello e Francesca Fava, rispettivamente presidente e vice presidente dell’Associazione culturale e politica “Energie per Senigallia” riceviamo questo nuovo intervento.
“Dopo pochi giorni dall’annuncio della costituzione di “Energie per Senigallia” tanti cittadini ci chiedono di aderire all’Associazione, a dimostrazione del desiderio di molti di risolvere i vari problemi della Città. Da subito abbiamo registrato le tante difficoltà economiche e finanziarie che ogni nucleo familiare o impresa vive quotidianamente, buona parte causato dall’eccessivo carico fiscale che colpisce ognuno. Tasse, maledette tasse: ma cosa possiamo fare noi singoli cittadini?
“E’ pacifico che le tasse servano per pagare le spese pubbliche, ma è altrettanto pacifico che alcune spese pubbliche non sono assolutamente condivisibili e soprattutto possono essere evitate.
“Pensiamo alla TARI, sollevata in Consiglio comunale dal consigliere Sartini, attaccato dall’Amministrazione e stranamente da una parte dell’opposizione solo perché pone delle domande serie, a cui nessuno ha risposto compiutamente.
“Pensiamo alle spese legali sostenute negli anni dal Comune per cause, di cui potevamo fare a meno: spendere 70.000 €, ad esempio, per far rimuovere una bandiera vi sembra una buona pratica amministrativa, senza dimenticare tra l’altro che l’Amministrazione ha perso la causa? Con quel denaro pensate quante famiglie in difficoltà si potevano aiutare, quante barriere architettoniche si potevano abbattere, quante buche in strada si potevano sistemare.
“Pensiamo ai rilievi del Ministero delle Finanze fatte all’Amministrazione Comunale, che ad oggi non ha fornito alcuna risposta esaustiva.
“Tre esempi sotto gli occhi di tutti, che noi tutti però paghiamo e ne avremmo fatto volentieri a meno, o quanto meno avremmo potuto pagare le nostre tasse in misura molto più ridotta.
“Invece di stare inermi, limitandoci a lamentarci senza alcun costrutto, abbiamo pensato di creare un ‘gruppo di studio’, che analizzi le spese pubbliche del nostro Comune per poi proporre idee per ridurle o razionalizzarle, ma anche per denunciare agli organi competenti, laddove si ravvisino responsabilità amministrative o mala gestione.
“Ci avvarremo di esperti, creeremo contatti con quanti vogliano collaborare, comprese quelle forze politiche che si muovono libere da condizionamenti politici o da personalismi; il tutto per arrivare ad un documento finale, che evidenzi soluzioni alternative nella gestione della cosa pubblica volte a ridurre anche il carico fiscale, per quanto di competenza del nostro Comune.
“Basta lamentarci, è ora scossa di passare a fatti concreti nell’interesse comune!”
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