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“A Senigallia occorre mitigare il rischio di poter dire inesattezze”

“A Senigallia occorre mitigare il rischio di poter dire inesattezze”

La Lista Senigallia Bene Comune replica a Vivi Senigallia che recentemente ha nuovamente preso posizione in difesa del sindaco della città

SENIGALLIA – Dalla Lista Senigallia Bene Comune riceviamo: “La lista “Vivi Senigallia”, esce dal torpore e non perde l’occasione per dire inesattezze!

A leggere l’articolo “Occorre mitigare il rischio di nuove esondazioni stimolando la Regione a compiere la manutenzione lungo il Misa” c’è da sentirsi mancare per l’insieme di corbellerie e spot pubblicitari riportati.

Ma andiamo con ordine: “Assieme ai rimborsi per privati cittadini, questo ulteriore risultato va inscritto in un percorso di grande impegno, in particolare, da parte del Sindaco Maurizio Mangialardi, che in questi tre anni, con continuità, tenacia e grande capacità è riuscito a conseguire.” quindi ora i cittadini di Senigallia tutti contenti e felici hanno ottenuto una briciolina, 13.8 milioni sugli oltre 180 milioni dei danni subiti (appena il 7,5%).

Se inoltre consideriamo chi ha potuto ricevere il finanziamento, ci accorgiamo che le persone più in difficoltà non hanno potuto presentare le fatture dei lavori fatti e quindi non hanno avuto nulla mentre chi poteva permettersi di pagare e fatturare i lavori eseguiti ha ottenuto l’80% di quanto dichiarato.

Il principio democratico in base al quale se hai avuto 10.000 € di danni, a prescindere dal fatto se hai eseguito i lavori in proprio o tramite impresa, ti riconosco sempre la stessa percentuale del danno subito, è stata completamente disattesa. Inoltre del miliardo e mezzo di euro stanziati, con rimborso in 15 – 20 e 25 anni, circa 650 milioni servono a coprire il finanziamento delle banche cioè quasi il 44% di quanto finanziato con le nostre tasse, va a finire nelle tasche dei banchieri.

L’ennesimo regalo alle banche sempre fatto dal governo Renzi.

Ora: “Un sindaco, Maurizio Mangialardi, che ha lottato al fianco dei cittadini e di tutti i volontari senza sosta nei giorni dell’alluvione rimettendo in piedi la città in meno di una settimana, gestendo l’emergenza rifiuti in maniera accademica;… ….” può essere vero?

Bene noi “urlatori” abbiamo chiesto e ottenuto dopo quasi 2 anni i dati relativi alle spese sostenute per l’alluvione ed i contributi dati a privati e ditte e vi diciamo che di gestione accademica non c’è proprio nulla, anzi si rasenta la incompetenza amministrativa e politica totale.

Troppo lungo per potervelo spiegare nei dettagli con un articolo, vi riportiamo solo due casi tra le decine e decine di lavori svolti e pagati dal Comune per l’alluvione.

La fattura 15 del 02/07/2014 (Allegato pag 1) riporta:

un operaio           105 ore a 32,48 € ora,

un miniscavatore          168 ore a 60 € ora,

un autocarro 3 assi      141 ore a 60 € ora,

un autocarro 2 assi      58 ore a 55 € ora

un miniescavatore 50   126 ore a 53 € ora.

Lo strano è che le ore totali dei mezzi sono di gran lunga superiori alla presenza dell’operaio cioè 493 ore per i mezzi e 105 ore di presenza di un operaio. Se ne deduce che i mezzi hanno operato da soli per 388 ore.

Un’altra fattura la 1214 del 23/07/2014 (Allegato pag 2) comporta la fatturazione di:

395,5 ore di utilizzo di una autobotte a 130.00€ ora

69,5 ore di manodopera a 35,00 € ora

29 ore di autocarro con generatore a 95.00 €.

Anche in questo caso lo strano è che le ore del personale, dato che erano sempre in due non come nel caso precedente, dovevano essere 799 ore. Comunque in base al fatturato, per le 395,5 ore di utilizzo dei mezzi, considerando che questi siano stati in funzione 16 ore al giorno, si hanno 24,72 giorni di lavoro mentre gli operai coprono appena 2,17 giorni di lavoro sempre con  16 ore giorno.

Anche in questo caso l’autobotte ha lavorato da sola per 22,55 giorni su 24,74.

Ovviamente l’autobotte è stata noleggiata a soli 2.537,6 € al giorno (16 ore) comprensivi dell’IVA 22%

E’ “Una dimostrazione, questa, che spiega la differenza tra “capacità amministrativa” e “urlatori”, l’impegno fattivo del primo cittadino e di tutti i rappresentanti istituzionali coinvolti dimostra che l’attività politica è nell’interesse di tutti, fornendo risposte e risolvendo problemi.”

Gli urlatori veri non urlano sui social e sui giornali ma scrivono a chi di dovere e portano all’attenzione dei cittadini dati documentati e indiscutibili.

Per i due casi su esposti il noleggio giornaliero dei mezzi su evidenziati (per 24 ore cioè l’intera giornata) oscilla tra i 35 e i 120 €: bella dimostrazione di gestione delle risorse pubbliche (fonte: http://www.assonolo.it/ ).

Poi “La gestione delle diverse fasi di emergenza ed i risultati ottenuti per il bene della città e di tutti coloro ne sono stati colpiti è l’esempio di quella intelligenza politica che, piuttosto che girarsi attorno come un personaggio dei videogames ad indicare con la spada dei giusti i possibili cattivi, agisce a tutela dei diritti dei cittadini.” in effetti i risultati ottenuti per il bene della città sono sotto gli occhi di tutti:

  1. TARI aumentata del 50% di media per l’abbandono del materiale tranciato sul fiume,
  2. trasporto in discarica del materiale spiaggiato composto per l’82% da sabbia,
  3. foce del fiume, completamente ostruita,
  4. arginature ancora piene dei fori degli animali per accedere alle loro tane,
  5. argini compromessi dall’accelerazione del deflusso delle piene che li ha erosi alla base, per via di interventi sulla vegetazione ripariale totalmente privi di qualsiasi competenza tecnico scientifica,
  6. ponti cittadini ristrutturati senza eliminare le pile in alveo e senza alzare l’intradosso,
  7. realizzazione della vasca di laminazione (Dio non voglia che si realizzi mai così come pensata) che, rispetto ai 150 mc/s che la foce attualmente può far defluire, lascia passare 306 mc dalla sua strettoia che sommati ai 150 mc circa che possono portare gli affluenti presenti a valle della vasca da un totale di circa 456 mc/s equivalenti ad una portata superiore a quella del 3 maggio 2014 e a tre volte la quantità d’acqua che può, attualmente, defluire in mare (Quindi prima apriamo per bene e in modo duraturo la foce e poi parliamo di come realizzare la vasca di laminazione).
  8. Ponte 2 giugno e Garibaldi a rischio caduta in alveo.
  9. ecc.

BASTA!  Fatevela finita di illudere i cittadini e cominciate a fare quello che avete promesso durante la campagna elettorale: “METTETE REALMENTE IN SICUREZZA LA CITTA’ DA FUTURE ALLUVIONI” a cominciare dal prossimo intervento previsto per i ponti cittadini.

PER SAPERNE DI PIU’ Allegato

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