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A Senigallia Tari troppo alta, la Confcommercio impegnata a limitarne l’impatto

A Senigallia Tari troppo alta, la Confcommercio impegnata a limitarne l’impatto

L’associazione imprenditoriale sta cercando soluzioni all’annoso problema: la città deve mantenere la vocazione turistica ed avere una tassazione che ne permetta lo sviluppo

SENIGALLIA – C’è stato un momento alla fine del 2016 in cui la città di Senigallia si è vista piovere addosso un macigno derivante dall’esplosione delle tariffe Tari per la gestione dei rifiuti. Un aumento esponenziale del carico impositivo dovuto a diversi fattori: dagli anomali spiaggiamenti degli ultimi anni, alla gestione delle politiche di conservazione e manutenzione del fiume Misa fino all’impostazione del servizio di raccolta dei rifiuti così come lo ha concepito la nostra città.

Questa emergenza ha messo l’Amministrazione e le Associazioni di Categoria di fronte ad una situazione molto complicata, per affrontare la quale si doveva prima far chiarezza su due questioni fondamentali: Senigallia è una città a vocazione turistica all’interno della quale una spiaggia pulita e in perfette condizioni prima dell’inizio della stagione ha la priorità su tutto? La città riconosce la Spiaggia di Velluto come motore della sua economia e come bene prezioso per il suo sviluppo economico? Oggi , alla luce delle decisioni che si sono prese, ci sentiamo di poter rispondere di si e la direzione presa è stata rafforzata dalla conferma del riconoscimento della Bandiera Blu arrivato puntuale anche quest’anno per Senigallia (il fatto è tutt’altro che scontato e non andrebbe mai perso l’entusiasmo di festeggiare questo riconoscimento). Tornando invece alla Tari , le pressioni in questi mesi sono state molte ed i toni utilizzati a volte molto accesi.

Qualcuno a livello politico non ha resistito alla tentazione di cavalcare la protesta alla ricerca di un po’ di consenso e dobbiamo sottolineare come anche qualche sigla sindacale abbia fatto lo stesso salvo poi in questi giorni uscire sulla stampa con toni totalmente diversi da quelli utilizzati nella fase di gestione dell’emergenza Tari. Confcommercio Imprese per l’Italia Marche Centrali, insieme all’Associazione Albergatori di Senigallia ed alle altre federazioni che rappresenta, ha puntato invece su un approccio costruttivo fin dall’inizio comprendendo che il momento era molto difficile e cercando di trovare una soluzione utile alla città e alle Imprese.

Innanzitutto si è cercato di lenire l’impatto della tassazione cercando e trovando l’appoggio dell’amministrazione nel reperire fondi a tutela di imprese e cittadini (e il fondo di 600.000 € di cui 470.000 per le imprese ne è il risultato), in più abbiamo posto le basi per un nostro coinvolgimento più attivo nella fase di rinnovo del contratto di gestione dei rifiuti che potesse tener conto delle effettive esigenze della città tagliando ove possibile servizi inutili e costi superflui. Ci siamo anche impegnati nella spinta e nella ricerca di tavoli istituzionali ad ogni livello per modificare un’interpretazione legislativa del rifiuto spiaggiato e della manutenzione dei fiumi che oggi penalizza i comuni costieri in maniera molto pesante.

Ora la sfida dei prossimi giorni è quella di vedere i criteri di assegnazione del fondo di sostegno alle imprese rispecchiare le effettive esigenze del nostro tessuto economico. Riteniamo che le  Micro Aziende del Commercio, del Turismo e dell’Artigianato, non tutelate da altri fondi specifici a livello statale, siano le più vessate dal punto di vista impositivo e al tempo stesso su di loro ricada l’onere di supportare ed alimentare gran parte dell’economia del nostro territorio per questo devono essere considerate come legittime e maggiori beneficiarie del fondo.

L’auspicio per il futuro è quello che tutte le manovre di razionalizzazione del servizio e gli sforzi per un’interpretazione legislativa meno sfavorevole, insieme alla cessazione dello stato di emergenza legato all’alluvione del 2013, possano riportare la Tari a livelli pre-crisi già dal prossimo anno. Questo consentirebbe di poter pianificare lo sviluppo economico e le prospettive di crescita imprenditoriale della nostra città, tornando lecitamente a sperare in delle politiche attive a sostegno delle imprese. In questo senso serve un piano per l’imprenditorialità sul nostro territorio con progetti strategici di sviluppo, politiche di detassazione degli investimenti, di agevolazione per chi assume e allunga la stagione, per chi decide di operare con orari e con un calendario più ampio,  per chi riqualifica e rende la nostra città degna del ruolo da leader che ambisce a ricoprire. Un futuro ambizioso che inizia già ora se ognuno dà il suo contributo.

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