SENIGALLIA / Amianto deteriorato anche in via Baroccio, scatta l’allarme
SENIGALLIA / Amianto deteriorato anche in via Baroccio, scatta l’allarme
Richiesto dall’Ala, con una lettera al sindaco Mangialardi, l’intervento delle autorità competenti
SENIGALLIA – Da tredici anni a questa parte, l’associazione Ala riceve con frequenza segnalazioni, denunce e proteste sulla presenza di amianto a Senigallia.
Il fatto grave è che, nonostante le successive formali richieste inviate agli organi competenti, solo raramente, e sempre con estrema lentezza, vengano effettuati gli opportuni interventi.
Ma l’associazione lotta all’amianto non si demoralizza e prosegue la propria battaglia, sempre e comunque a fianco dei cittadini, affinché si faccia il massimo per la tutela della loro salute.
Le ultime segnalazioni in ordine di tempo – scrive il presidente dell’associazione, Carlo Montanari, al sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi – arrivano da via Baroccio, altra zona centrale di Senigallia, a conferma che il problema amianto non riguarda solamente le campagne o le zone periferiche della città.
In una prima circostanza, il riferimento è ad un palazzo ubicato a Senigallia in via Baroccio al civico 23, vicino l’abitazione del prof. Luigi Rebecchini, dove è visibile amianto deteriorato. Per la precisione, sopra la colonnina di erogazione Enel o metano, spostato e pericoloso.
Seconda segnalazione: dietro al cortile, sopra il bagno di una pasticceria, ovviamente sempre in via Baroccio, si nota invece una lastra vecchia e nera in cattivo stato, distanziata dalla tettoia.
E’ così partita l’ennesima richiesta di intervento indirizzata al direttore del Servizio Igiene e Sanità Pubblica ZT4, e per conoscenza al sindaco ed all’assessore competente del Comune di Senigallia.
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