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Inaugurata la sede della Pro loco “Passo del Furlo”

Inaugurata la sede della Pro loco “Passo del Furlo”

C’è anche il nuovo allestimento del Museo del Territorio. Il presidente della Provincia Daniele Tagliolini: “Valorizzeremo sempre più quest’area, abbiamo sbloccato 500mila euro per progetti mirati”. Consegnato a Bartocetti un riconoscimento dalle pro loco. Minardi ha presentato proposta di legge sulle sagre di qualità che andrà presto in discussione in Consiglio regionale

Inaugurata la sede della Pro loco “Passo del Furlo” Inaugurata la sede della Pro loco “Passo del Furlo”

ACQUALAGNA – E’ stato un momento di festa, questa mattina al Furlo, per l’inaugurazione del nuovo allestimento del Museo del territorio “Lorenzo Mannozzi – Torini” e della nuova sede, al suo interno, della pro loco “Passo del Furlo”, che gestirà anche il punto informativo e le attività turistico-ricreative della Riserva. Molte le autorità presenti al taglio del nastro, tra cui il presidente della Provincia di Pesaro e Urbino (ente gestore della Riserva del Furlo) Daniele Tagliolini, il vice presidente del consiglio regionale Renato Claudio Minardi, il consigliere regionale Andrea Biancani, il sindaco di Acqualagna Andrea Pierotti, quello di Urbino Maurizio Gambini ed altri sindaci del Furlo, il dirigente della Provincia e direttore della “Riserva del Furlo” Maurizio Bartoli, il responsabile della Riserva Mario Primavera, il presidente provinciale dell’Unpli (Unione nazionale delle pro loco d’Italia) Damiano Bartocetti, il presidente della pro loco “Passo del Furlo” Alvaro Guazzaroni e numerosissimi rappresentanti delle pro loco che hanno partecipato all’assemblea provinciale Unpli tenutasi per l’occasione nella sala riunioni del Museo.

“Ho detto più volte – ha evidenziato il presidente della Provincia Daniele Tagliolini – che le pro loco sono sentinelle sul territorio. La nuova sede di ‘Passo del Furlo’ si colloca in un Museo rinnovato nel suo allestimento grazie alle professionalità presenti all’interno della Provincia. Vogliamo valorizzare sempre più la Riserva, in consiglio provinciale siamo riusciti a sbloccare 500mila euro proprio per progetti e investimenti mirati. E’ stato motivo di grande soddisfazione ricevere nelle scorse settimane la Carta europea del turismo sostenibile, che rappresenta uno stimolo per fare sempre più, lavorando insieme”.

L’importanza di un’unione di forze a favore del territorio è stata sottolineata anche dal presidente provinciale Unpli Damiano Bartocetti nella relazione introduttiva all’assemblea delle pro loco, ricordando l’impegno di queste associazioni senza scopo di lucro, formate da volontari, nella promozione dei luoghi per la scoperta e tutela delle tradizioni locali, la valorizzazione dei prodotti, l’organizzazione di manifestazioni. “In pochi mesi – ha detto – abbiamo visitato 49 pro loco dislocate sul territorio, avviato rapporti di collaborazione con istituzioni, forze dell’ordine, associazioni di categoria, scuole, diventando un punto di riferimento e promuovendo eventi significativi. Ad oggi sono 64 le pro loco della provincia iscritte all’Unpli ed altre si stanno aggiungendo”. A Bartocetti, il vice presidente dell’Unpli Etienne Lucarelli ha consegnato, a nome di tutte le pro loco, una pergamena ricordo della giornata “per la tenacia, professionalità ed il coinvolgimento a favore del territorio che lo rendono una colonna portante del meraviglioso mondo delle pro loco”.

Da parte sua, il vice presidente del consiglio della Regione Marche Renato Claudio Minardi ha presentato la proposta di legge sulle sagre di qualità che andrà presto in discussione nell’assemblea consiliare. Una proposta che sta molto a cuore alle pro loco delle Marche poiché regolamenta la qualità di un evento organizzativo, fissando criteri sulla base dei quali la Regione riconoscerà lo specifico marchio “Sagre di qualità”.

I presenti hanno poi visitato il nuovo allestimento del Museo del territorio, curato dagli architetti della Provincia Marzia Di Fazio e Gerardo Prosperi e composto da due sezioni principali (geologica – paleontologica e faunistica) e da una sezione dedicata al lavoro dell’uomo nelle cave. Un percorso che inizia con un grande plastico tridimensionale della Riserva (scala 1:5.000), per poi accedere alla saletta dedicata alle rocce del Furlo e alla sua storia geologica e paleontologica, fino alla ricca collezione di ammoniti, passando per la sala faunistica, le 6 postazioni multimediali, per arrivare al diorama che riproduce le attività di cavatori e scalpellini nella grande cava del Monte Pietralata negli anni ’30 del 1900. (g.r.)

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