Paradisi e Rebecchini a Guzzonato: “Il benessere degli anziani non si cronometra”
Paradisi e Rebecchini a Guzzonato: “Il benessere degli anziani non si cronometra”
“Alla Fondazione Città di Senigallia si conteggiano i minuti di assistenza con precisione svizzera ma si sperpera denaro con leggerezza sud-americana”
SENIGALLIA – Dai consiglieri comunali Roberto Paradisi e Luigi Rebecchini(Unione Civica) riceviamo: “Abbiamo sempre personalmente rispettato il presidente Michelangelo Guzzonato, ma questo non ci impedisce di constatare che la sua attività (insieme a quella di alcuni consiglieri) in seno alla Fondazione “Città di Senigallia” è divenuta attività di natura politica e partitica con sperpero di denaro in consulenze stratosferiche ad avvocati, quadruplicazione del gettone di presenza, contributi ad associazioni, acquisti di immobili inutili e scelte non condivisibili. E’ bene ricordare al presidente che la Fondazione è pur sempre un gestore di servizi di rilievo pubblico ed è soggetta ai controlli pubblici. E’ bene ricordare al presidente Guzzonato che spendere per il solo Consiglio 40 mila euro è fatto inaccettabile. Come inaccettabile è acquistare un immobile dal Comune di Senigallia per risolvere problemi di liquidità dell’Amministrazione comunale guidata da rappresentanti dello stesso partito del presidente utilizzando i soldi dei lasciti aumentando nel contempo le rette degli anziani ospiti. Un acquisto (oltre un milione di euro) fatto a scapito degli stessi obiettivi statutari della Fondazione con la beffa successiva di aver restituito all’Amministrazione comunale in termini gratuiti l’uso dello stesso immobile. In altre parole, si sono utilizzati i fondi che sarebbero serviti a incrementare il servizio agli anziani e a impedire l’aumento delle rette per togliere le castagne del fuoco alla Giunta comunale. Sulla quadruplicazione del gettone di presenza, confermiamo, senza tema alcuno di smentita (si abbia il coraggio almeno delle proprie azioni!) che il consigliere Corinaldesi confidò agli allora consiglieri Paradisi e Marcantoni (che lo invitarono a desistere da tale proposito privo di etica) di voler fare tale proposta al presidente Guzzonato. Che poi il presidente abbia fatto propria la proposta di Corinaldesi condividendo in pieno le idee dell’ormai suo delfino Daniele Corinaldesi, nulla toglie alla realtà dei fatti.
Sulla consulenza d’oro all’avvocato, le parole del presidente sono incomprensibili. A parte il fatto che, evidentemente, non conosce la realtà dei nostri studi legali se afferma che nella nostra regione e nei territori confinanti il numero di studi che segue il diritto amministrativo è esiguo, qui è in discussione la cifra assolutamente spropositata e fuori da ogni parametro di buona amministrazione (oltre 30 mila euro per consulenze generiche perlopiù telefoniche). Il presidente Guzzonato, evidentemente, non conosce nemmeno i valori di riferimento possibili dei parametri forensi. Si parla di rapporto fiduciario. Ma tra chi? Il Consiglio di amministrazione ha un rapporto fiduciario con il Consiglio Comunale e gli orientamenti del Consiglio sono oggi quelli di stilare albi di professionisti accreditati (con tanto di esibizione di titoli, certificazioni di master, specializzazioni, anni di esperienza …) che si attengono ai minimi valori tabellari. Altro che consulenze generiche da 30 mila euro all’anno (ma abbiamo ragione di ritenere che siano state affidate anche altre pratiche legali al di fuori e oltre quelle cifre). Diversamente, come più volte abbiamo spiegato al sindaco, il rapporto che si definisce “fiduciario” rischia di assomigliare troppo a incarichi “ad personam” dettati da rapporti non trasparenti.
Infine il minutaggio. Dei minuti standard conteggiati in modo svizzero, ci si permetta, ci interessa nulla. Anzi, ci imbarazza leggere che il benessere di un nostro anziano viene cronometrato. Se i fondi ci sono, e ci sono, si utilizzino per gli anziani anche superando la soglia minima dei minuti di assistenza senza aumentare le rette. Preferiamo il benessere dei nostri anziani alla leggerezza di spesa sud-americana”.
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