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SENIGALLIA / Alla biblioteca Antonelliana Il pubblico ludibrio di Andrea Mazzanti

SENIGALLIA / Alla biblioteca Antonelliana Il pubblico ludibrio di Andrea Mazzanti

SENIGALLIA / Alla biblioteca Antonelliana Il pubblico ludibrio di Andrea Mazzanti

Giovedì pomeriggio, alle ore 17,30 l’incontro con l’autore, moderato da Lorenzo Franceschini e Alessandro Moscatelli

SENIGALLIA / Alla biblioteca Antonelliana Il pubblico ludibrio di Andrea MazzantiSENIGALLIA – Dialetto e poesia sono un connubio insolito, o quantomeno un’alchimia difficile. Ma quando questa fusione riesce, i risultati sono sorprendenti.

Giovedì 16 Marzo 2017 alle 17.30 presso la Biblioteca Antonelliana, salone della cultura senigalliese in via Ottorino Manni 1, viene presentato la raccolta Il pubblico ludibrio opera prima del poeta Andrea Mazzanti, che raccoglie il meglio della sua produzione nell’idioma di Senigallia.

L’incontro, organizzato dalla Biblioteca Antonelliana e patrocinato dal Comune di Senigallia è moderato da Lorenzo Fraceschini, saggista, musicista e insegnante di lettere e Alessandro Moscatelli, artista, animatore culturale nonché conduttore radiofonico sulle frequenze di Radio Duomo. Una ricco bagaglio di punti di vista ed esperienze per dare una lettura approfondita della poetica di Andrea Mazzanti dal punto di vista delle tematiche, delle immagini, dei riferimenti culturali e della musicalità del verso.

Andrea è tra le migliori nuove proposte nel panorama della poesia neodialettale, tanto che le sue poesie compaiono in diverse antologie nazionali. La sua opera è originale e polimorfa per l’uso che fa del dialetto, teso tra la sperimentazione e la ricerca di sonorità ritmiche. Il libro, uscito nel novembre 2016 con la casa editrice osimana Arcipelago Itaca e reperibile sulle principali piattaforme di vendita online, ha raccolto un accoglienza positiva, suscitando entusiasmo da parte di critici ed esperti del settore.

Un incontro per gettare uno sguardo nuovo sulla poesia facendosi guidare da navigatori esperti. Una maniera originale per calarsi nella lingua locale e nel suo costante rinnovamento. Insomma, un’occasione da non perdere.

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