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Un cavalcavia crolla sull’autostrada e schiaccia un’auto in transito

Un cavalcavia crolla sull’autostrada e schiaccia un’auto in transito

Una nuova tragedia – che poteva avere dimensioni ancora più pesanti – colpisce le Marche. Morti due coniugi di Spinetoli. Nel crollo sono rimasti feriti tre operai. La Procura di Ancona ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo plurimo. L’A14 resta bloccata: uscite obbligatorie sulla Statale 16 Adriatica, in corrispondenza dei caselli di Ancona Sud, in direzione Bologna e di Loreto, in direzione Bari. Le reazioni politiche dopo un incidente assurdo

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Un cavalcavia crolla sull’autostrada e schiaccia un’auto in transito

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ANCONA – Una inaudita tragedia – che poteva avere dimensioni ancora più pesanti – si è verificata oggi lungo l’autostrada Adriatica, tra i caselli di Ancona Sud e Loreto, dove un ponte – il 167 -, è improvvisamente crollato all’altezza di Camerano, schiacciando un’auto in transito, provocando la morte delle due persone che si trovavano a bordo. Le vittime sono Emidio Diomede, 60 anni, e la moglie Antonella Viviani, 54, di Spinetoli, in provincia di Ascoli Piceno, che viaggiavano a bordo di una Nissan Qashqai, rimasta sotto le macerie del ponte.

Un cavalcavia crolla sull’autostrada e schiaccia un’auto in transitoI due coniugi (nella foto, a destra), sposati da 36 anni, gestivano insieme un’azienda di confezioni a Colli del Tronto. Lasciano due figli, Daniela e Daniele, quest’ultimo ex team manager della Sambenedettese calcio. I due coniugi – che stavano per diventare nonni – erano diretti all’ospedale di Ancona dove la signora Antonella si doveva sottoporre ad una visita di controllo.

Nel crollo sono rimasti feriti tre operai, impegnati nei lavori, e sono stati trasportati all’ospedale regionale di Torrette e all’ospedale di Osimo. Si tratta di dipendenti della Delabech, l’azienda romana incaricata dei lavori di manutenzione del ponte.

Appena giunta comunicazione di quanto accaduto lungo l’autostrada la Procura della Repubblica di Ancona ha aperto un’inchiesta, affidata al pubblico ministero Irene Bilotta. L’ipotesi di reato è, per il momento, di omicidio colposo plurimo. L’area in cui si è verificato il crollo, è stata posta sotto sequestro.

Piena volontà di collaborazione con la magistratura è stata espressa da Autostrade per l’Italia che, con una nota, fa sapere che “le strutture tecniche della Condirezione Generale Nuove Opere di Autostrade per l’Italia stanno acquisendo tutte le informazioni necessarie, che sono state prontamente richieste alla Delabech”, l’azienda lincaricata di eseguire la manutenzione.

Autostrade per l’Italia ha comunque reso noto che ”quanto accaduto oggi sul cavalcavia dell’A14 all’altezza di Camerano è un tragico incidente non prevedibile, determinato dal cedimento di pile provvisorie su lavori di innalzamento del cavalcavia necessari per ripristinare l’altezza dell’opera rispetto al nuovo livello del piano autostradale, dopo l’allargamento dell’autostrada a 3 corsie. Non si tratta dunque del cedimento strutturale del cavalcavia”. Nello stesso tempo la società Autostrade per l’Italia assicura ”la piena sicurezza e stabilità strutturale dei cavalcavia della propria rete, che sono costantemente monitorati e controllati”.

“Abbiamo avviato subito indagini del Ministero su quanto accaduto. E nell’esprimere, a nome del Governo, cordoglio per le vittime, collaboriamo con la magistratura per un rapido accertamento delle responsabilità e della verità”, ha affermato nel pomeriggio il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, annunciando di aver firmato il decreto di nomina della commissione ispettiva di esperti del dicastero per verificare e analizzare quanto accaduto. La commissione ministeriale sarà coordinata dall’architetto Maria Lucia Conti, Provveditore interregionale per le opere pubbliche per la Toscana, le Marche e l’Umbria. Fin dal primo pomeriggio il Ministero è intervenuto sul luogo del tragico crollo con un suo esperto. Il Ministero ricorda di aver dato a suo tempo indicazioni a tutte le concessionarie per il controllo, il monitoraggio e la verifica delle condizioni di sicurezza, in particolare per i manufatti.

Nel pomeriggio, per decisione del prefetto di Ancona Antonio D’Acunto si sono tenute varie riunioni del Comitato Operativo sulla Viabilità, composto da rappresentanti della Questura, del Comando provinciale dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco, della Sezione di Polizia Stradale, del Compartimento Anas della Regione.

In linea con quanto indicato da Viabilità Italia si è convenuto di istituire uscite obbligatorie sulla Statale 16 Adriatica, in corrispondenza dei caselli di Ancona Sud, in direzione Bologna e di Loreto, in direzione Bari. Ed a causa dei tempi necessari al ripristino della circolazione sul tratto interdetto si consiglia, per le lunghe percorrenze, da Bologna verso l’Abruzzo e la Puglia di percorrere la A/14 fino a Cesena per poi imboccare la E/45 Cesena-Orte e di immettersi in A/1 e quindi in A/24 direzione Teramo, oppure A/25 direzione Bari.

Per le percorrenze dal nord in direzione della Puglia si consiglia invece l’utilizzo della A/1 fino a Napoli e della A/16 Napoli-Bari. Percorsi inversi per la direzione Sud/Nord.

“Quanto successo oggi sulla A14 è gravissimo. Fatti del genere – ha affermato il presidente del Consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo – non devono accadere, vanno subito accertate le responsabilità.

Esprimo il mio più sentito cordoglio alle famiglie delle vittime e la mia vicinanza ai feriti”.

“Il primo pensiero e il cordoglio più sentito, in questo momento – afferma la senatrice marchigiana Camilla Fabbri, presidente della Commissione d’inchiesta sugli infortuni sul lavoro -, sono rivolti alle famiglie delle due vittime di questo tragico incidente. Aspettiamo con apprensione notizie certe anche in merito alla condizione di salute delle altre persone coinvolte che, a quanto si apprende, sarebbero operai che stavano lavorando sul posto. Si tratta di una tragedia le cui dinamiche vanno chiarite al più presto, ma che lascia veramente sgomenti. Attendiamo che le autorità competenti ci forniscano le prime indicazioni in merito a questo drammatico incidente per valutare, in ragione delle nostre competenze come Commissione infortuni sul lavoro, l’apertura di un fascicolo di inchiesta. Come presidente della Commissione ho comunque già disposto la richiesta di una nota informativa al Prefetto di Ancona rispetto a quanto accaduto”.

“Quello che è accaduto oggi  – afferma l’assessore regionale alle Infrastrutture Anna Casini – è inaccettabile e ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio alle famiglie delle vittime e ci auguriamo che la magistratura accerti il prima possibile tutte le responsabilità.

I ponti autostradali sono di proprietà di società Autostrade per l’Italia e anche le manutenzioni straordinarie e ordinarie sono di loro competenza. Per questo chiediamo che la società si attivi immediatamente per la verifica strutturale degli altri cavalcavia.

“Come Regione – afferma sempre l’assessore Anna Casini – abbiamo immediatamente aperto la sala operativa unificata dove si sono riunite la struttura della protezione civile e quella sanitaria per dare supporto e contributo alle azioni di soccorso e di intervento dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine. Il servizio salute ha attivato il soccorso sanitario tramite 118 e  l’eliambulanza per trasportare i due feriti all’ospedale di Torrette di Ancona, dove sono attualmente ricoverati e non in pericolo di vita”.

“Il cedimento del ponte tra i caselli di tra Ancona Sud e Loreto sulla A14 è un’ulteriore tragedia che si abbatte sulle Marche”, afferma invece Emanuele Lodolini, deputato Pd. “Di fronte a casi del genere in cui delle persone perdono la vita – continua Lodolini – non deve esserci spazio se non per il cordoglio nei confronti delle famiglie delle vittime. Con grande fermezza, tuttavia, poi bisogna sostenere l’opera degli inquirenti ed in questo caso anche alla commissione ispettiva che il Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio ha immediatamente richiesto per accertare cause e responsabilità e con il quale sono stato in contatto dai minuti successivi alla sciagura. La mera polemica politica, il disfattismo, non devono trovare spazio né meritano attenzione.

“E’ successo qualcosa che non sarebbe dovuto accadere. Adoperiamoci tutti perché tragiche fatalità come queste non si ripetano ma anche per ripristinare velocemente la viabilità su un’arteria stradale fondamentale per il nostro territorio. La fiducia nella magistratura è piena – ha aggiunto il parlamentare marchigiano – e dobbiamo proseguire nella politica che ci siamo dati: monitoraggio e vigilanza delle opere pubbliche, garanzia della sicurezza e della qualità dei lavori svolti lungo le arterie viarie, stradali e ferroviarie. Abbiamo rifatto i viadotti del Quadrilatero, tra Umbria e Marche, perché nelle gallerie c’era meno cemento”.

“C’è da combattere – ha concluso l’on Emanuele Lodolini – con un sistema di corruzione che ha rovinato il sistema delle opere pubbliche. Tragedie come queste ci dicono che dobbiamo correre, fare sempre più in fretta e fare sempre meglio”. “Si tratta tuttavia – ha voluto sottolineare Lodolini – di un’autostrada in concessione ai privati, che hanno il dovere di spiegare cosa è accaduto. Il Ministero ha poteri di vigilanza sulle procedure”.

Anche le segreterie di Fillea, Filca e Feneal esprimono  cordoglio e  vicinanza alle famiglie delle vittime del crollo del ponte, avvenuto nel primo pomeriggio di oggi. “Con altrettanta forza, però – si legge in una nota delle organizzazioni sindacali -,  si esprime preoccupazione per la condizione delle infrastrutture del nostro paese. Se non fosse bastato il terremoto, la dimostrazione evidente della fragilità e della debolezza del nostro paese emerge, in tutta la sua drammaticità, in quest’ultimo fatto di cronaca.

“Prima ancora di rintracciare le responsabilità, denunciamo la provvisorietà nel costruire e la scarsa attenzione al tipo di materiale, alle prassi e alle procedure di sicurezza. L’incidente denuncia due tipologie di problemi che coesistono purtroppo nel nostro paese: da un lato, il lavoro edile che è sempre più svilito, precario ed insicuro, dall’altro un sistema infrastrutturale indegno di un paese civile e che mette in pericolo anche il cittadino utilizzatore dello stesso. Da tempo, denunciamo i ritardi e i disservizi che si verificano su quei tratti di strada e gli aggiustamenti in corso d’opera che purtroppo contraddistinguono l’intera tratta.

“Richiamiamo, pertanto, ciascuno alle proprie responsabilità e ci attiveremo da subito presso gli enti e i soggetti competenti per una riflessione a tutto campo sull’accaduto e per fare quanto nelle nostre possibilità – concludono i sindacati di categoria -, affinché non si registrino più episodi del genere”.

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