SENIGALLIA / “Una parte dei tanti soldi destinati al Summer Jamboree potevano essere utilizzati per risanare i ponti”
SENIGALLIA / “Una parte dei tanti soldi destinati al Summer Jamboree potevano essere utilizzati per risanare i ponti”
Il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Riccardo Mandolini, mette tutti sotto accusa: dal sindaco Maurizio Mangialardi – che è stato anche assessore ai Lavori pubblici della Giunta Angeloni – al consigliere comunale Giorgio Sartini
di RICCARDO MANDOLINI*
SENIGALLIA – Ho sempre inteso la politica come l’amministrazione della “polis” per il bene di tutti, la determinazione di uno spazio pubblico al quale tutti i cittadini possono partecipare. E alla base di tutto questo, dovrebbe esserci l’onestà intellettuale sia delle persone che amministrano sia di quelli che siedono sui banchi di minoranza in Consiglio comunale.
Ebbene, in tutta la storia dei tre ponti sul Misa (Ponte Perilli, Ponte II Giugno e Ponte Garibaldi) sembra essersi perso completamente di vista questo concetto fondamentale, infatti ho potuto osservare solo superficialità e negligenza.
Superficialità da parte del consigliere Sartini di Senigallia Bene Comune e negligenza da parte di questa Amministrazione targata Pd.
Se Sartini, o chi per lui, non avesse mal interpretato il contenuto della relazione dell’Ing. Ortolani non avrebbe divulgato notizie al limite del populismo, approfittando della buona fede dei cittadini e dei commercianti di Senigallia cavalcando l’onda del malcontento generale.
Tralasciando Ponte Perilli che è stato recentemente risanato, vorrei concentrami su gli altri due; su questi sono state eseguite estese prove in situ come previsto dalle norme tecniche per le costruzioni – D.M. 14/01/2008 e successiva Circolare esplicativa n. 617 del 02/02/2009 e da tali prove, richieste il 02/02/2014, è emerso che Ponte II Giugno versava in condizioni decisamente peggiori rispetto a Ponte Garibaldi, quindi caro consigliere Sartini di SBC non è vero, come lei riporta sulla vostra petizione, che sulla relazione dell’ing. Ortolani è scritto che Ponte Garibaldi, dopo Ponte Perilli è quello più deteriorato.
Cito testualmente quanto riportato dall’Ing. Ortolani riferendosi a Ponte II Giugno “In questo caso contrariamente al caso di Ponte Garibaldi, la carenza di resistenza delle travi è particolarmente importante ed inoltre dalle indagini eseguite risulta una profondità di carbonatazione per l’intero campione. In questo caso l’intervento di ripristino deve essere estremamente più profondo ovvero deve essere rimossa una quantità di calcestruzzo presente, integrare l’armatura mancante e rinforzare le travi per la resistenza al taglio utilizzando una placcatura con materiali fibrorinforzati”.
Allegare ai suoi comunicati, consigliere Sartini, solo figure colorate dei ponti, estratte dalla relazione dell’Ing. Ortolani, per instillare il dubbio nei cittadini che non fanno questo di mestiere mi porta a pensare due cose: o lei, non ha compreso quello che i dati numerici derivanti da prove di laboratorio inequivocabilmente dicono, oppure vuole semplicemente approfittare della situazione di malcontento per ottenere facili consensi. E questo è davvero scorretto. E ancora più scorretto è proporre una prova di carico come soluzione, quando quegli stessi dati, dicono che la situazione è molto grave. Infatti Ponte II Giugno e Ponte Garibaldi presentano ammaloramenti tali da aver ridotto drasticamente le prestazioni originariamente possedute dalle strutture, per cui una prova di carico ne comprometterebbe irreversibilmente l’integrità.
Ancora più grave è la negligenza che questa Amministrazione ha avuto nell’affrontare la “questione Ponti”. Qui non si tratta solo di non aver fatto nulla dal 2014 ad oggi, qui si tratta di non essere mai intervenuti con manutenzioni ordinarie o straordinarie che avrebbero potuto, se non altro, evitare un aggravio simile delle strutture che costituiscono i ponti cittadini. Il Sindaco Mangialardi, ora al suo secondo mandato, è stato anche assessore ai Lavori Pubblici e all’Urbanistica con Luana Angeloni, quindi diciamo che sicuramente avrebbe potuto e dovuto intervenire nella manutenzione dei ponti. Ma si sa che salvaguardare la funzionalità e l’integrità di un ponte negli anni non da una visibilità come la faraonica Piazza Garibaldi (1.520.000 euro), il cui primo progetto (che prevedeva una parte destinata a parcheggi) redatto dall’arch. Mariano è costato ai cittadini la bellezza di 37.752 euro, più altri 5.500 euro all’arch. Berluti per i rendering, soldi buttati perché poi l’Amministrazione ha fatto rifare un progetto completamente diverso ai tecnici dei suoi Uffici.
Per la valutazione delle stato degli alberi, che avevano già deciso di eliminare, altri 1.866 euro. Sono stati spesi poi 25.620 euro per due dissuasori luminosi, 26.938 per 16 panchine (neanche fossero in oro), 4.453 euro per la pulizia dei pavimenti dell’ex Filanda, 12.000 per la facciata della chiesa del Duomo (anche questa a carico dei cittadini), 13.382 euro per la sola serata inaugurale della piazza (alla faccia di chi non arriva a fine mese) di cui 976 euro per 400 sedie (a proposito che fine hanno fatto queste sedie?). Ma vuoi mettere tagliare il nastro della piazza per la modica cifra di 13.382 euro?
La manutenzione dei ponti non da certo visibilità come salire sul palco del Summer Jamboree. Eppure mi sarei aspettato almeno qualche scelta di buon senso. Pensate che dai 200.000 euro versati dal Comune di Senigallia a questa manifestazione nel 2016, si è passati a 300.000 euro per il 2017. Perché non concederne “solo” 150.000 euro e destinare gli altri 150.000 al risanamento dei ponti in modo da accelerarne i tempi? Perché aspettare che arrivi il 2018 (anno in cui sono stati messi a bilancio 1.300.000 euro per la loro sistemazione) ed essere costretti, nel frattempo, a chiudere anche Ponte Garibaldi arrecando un danno inestimabile a tutta la città?
*Consigliere comunale Movimento 5 Stelle Senigallia
Nelle foto: tre immagini del ponte Garibaldi, al centro della città
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