Gemellaggio tra Barbara, Serra de’ Conti ed Amandola per recuperare le opere d’arte danneggiate dal terremoto
Gemellaggio tra Barbara, Serra de’ Conti ed Amandola per recuperare le opere d’arte danneggiate dal terremoto
Un modello concreto e unico a livello nazionale, che presto diventerà un laboratorio di restauro
SERRA DE’ CONTI – I Comuni di Barbara e Serra de’ Conti hanno stretto un gemellaggio solidale con Amandola a seguito degli eventi sismici che hanno devastato una grande porzione di territorio marchigiano, compresa la cittadina fermana. I Sindaci Tassi e Marinangeli hanno proposto al Ministro Franceschini e all’ANCI, già ad ottobre 2016, un modello basato su aiuti diretti, condivisi e finalizzati ad obiettivi specifici. In particolare, la proposta è stata quella di stringere rapporti orientati, tra le altre cose, a finanziare azioni di recupero delle opere d’arte danneggiate dal terremoto.
In tale prospettiva, sabato 25 febbraio, abbiamo ricevuto in Comune il Sindaco Marinangeli e il Prof. Pisani, esperto restauratore e docente universitario. Nell’incontro tenuto presso la sala consiliare di Serra de’ Conti, è emerso che siamo effettivamente stati tra i primi in Italia a proporre “dal basso” azioni dirette al recupero dei beni culturali lesionati, azioni che ora si stanno per concretizzare. Infatti, il nostro Comune ospiterà nei prossimi mesi un laboratorio di restauro aperto al pubblico ove saranno recuperate alcune opere amandolesi, il tutto garantendo inoltre la possibilità di collocare alcune borse lavoro, per circa 10.000 €, rivolte a giovani laureati in beni culturali ai quali si offre un’interessante opportunità professionale. Un grande successo per i nostri piccoli Comuni che si sono dimostrati da subito operativi e concreti, riuscendo con buone idee e grande rigore organizzativo a sviluppare un metodo poi ripreso da altri in Italia anche per superare le lungaggini burocratiche.
All’incontro hanno partecipato, insieme ai consiglieri e assessori comunali, esponenti e rappresentanti dell’associazionismo locale quali la Festa della Cicerchia, la Caritas, la Protezione civile, la Coop. S. Fortunato, il Coro Tomassini, la Pro-loco e l’Oratorio parrocchiale, oltre alla direttrice del Museo delle Arti Monastiche Prof.ssa Morena Torreggiani e ad Alberto Cingolani in rappresentanza del Comune di Barbara. Associazioni, amministratori e cittadini di due Comuni protagonisti di uno straordinario esempio di solidarietà, di unità e coesione per finalità condivise, concrete e proiettate verso la ripresa e il futuro dei territori colpiti e dell’intera Regione Marche.
Come illustrato dal Prof. Pisani, le attività operative saranno avviate non appena il progetto di restauro riceverà l’autorizzazione della Soprintendenza e si avvarrà del supporto scientifico delle Università di Camerino per la diagnostica e di Urbino in materia di conservazione e restauro. Si tratterà di un laboratorio aperto al pubblico per mostrare il lavoro e le tecniche di recupero, in diretta collaborazione con il centro regionale di Amandola e in sinergia con il Museo delle Arti Monastiche, struttura già dotata di spazi per la didattica e impianti per la sicurezza e la conservazione museale, quindi in piena coerenza con i programmi di valorizzazione già realizzati da anni nel nostro territorio.
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