Fratelli d’Italia mette sotto accusa il sindaco Seri: “Sta favorendo lo smantellamento dell’ospedale di Fano”
Fratelli d’Italia mette sotto accusa il sindaco Seri: “Sta favorendo lo smantellamento dell’ospedale di Fano”
FANO – Sull’esito della Conferenza dei Sindaci d’area vasta svoltasi ad Urbino mercoledì scorso intervengono i vertici del partito di Fratelli d’Italia: Antonio Baldelli, segretario provinciale, e Andrea Montalbini, segretario comunale di Fano.
“Alla conferenza dei Sindaci d’area vasta – scrivono – si è consumato l’ultimo atto d’una tragedia targata Pd che vuole lo smantellamento della sanità pubblica provinciale per spalancare le porte ai privati.
“Gli ospedali di Cagli, Fossombrone e Sassocorvaro sono stati chiusi. E, in vista dell’ospedale unico, anche quelli di Fano, Pergola e Urbino sono stati destinati a un lento inesorabile smantellamento, peraltro già in atto da tempo con chiusure e ridimensionamenti di importanti servizi.
“Il vero algoritmo del presidente Ceriscioli è infatti servito, non a individuare il sito dell’ospedale unico, ma a smantellare la sanità pubblica, chiudendo e depotenziando gli ospedali della provincia per lasciare campo libero alla sanità privata. Nessuno dimentichi che il banco è ricco e vale centinaia di milioni d’euro ogni anno! D’altronde le società della sanità privata sono state lungimiranti quando hanno finanziato la campagna elettorale di Ceriscioli e del Pd.
“Purtroppo, la conferenza dei Sindaci, dove siedono in maggioranza esponenti del Pd, ha decretato la morte del Santa Croce e degli altri ospedali periferici in favore di Muraglia e del privato. Ma qual è stato il ruolo del Sindaco di Fano? Massimo Seri anziché aderire al Patto di Piagge, che chiede un modello sanitario policentrico spinto che salvaguardia l’esistenza dell’ospedale di Fano e di quelli minori, inserendoli in una efficiente rete ospedaliera, è uscito dalla conferenza con un pretesto e non ha votato.
“Eppure il progetto dei sindaci del Patto di Piagge avrebbe salvato la sanità pubblica fanese e dell’entroterra dalla falcidia di Ceriscioli e Minardi. E’ dunque incredibile apprendere che il Sindaco della seconda città della Provincia è uscito dall’aula e non ha difeso il suo nosocomio!
“Seri – affermano sempre Antonio Baldelli e Andrea Montalbini – assomiglia sempre più a un novello capitan Schettino che anziché assumersi le proprie responsabilità preferisce sacrificare il Santa Croce alle perverse logiche di potere del Pd. Fugge mentre la nave affonda. Almeno Schettino ha abbandonato la nave quando tutto era perduto, Seri invece abbandona il Santa Croce e la sanità dell’entroterra quando ancora il naufragio è evitabile.
Molti i gruppi di minoranza e le associazioni della provincia hanno aderito al Patto di Piagge, per questo la battaglia per salvare il Santa Croce e gli altri nosocomi è ancora viva. Invece, abbandonando la conferenza dei Sindaci, il Sindaco Seri s’è arreso a Ceriscioli, a Minardi e alle logiche della privatizzazione. I cittadini però si ricorderanno di chi ha tradito la sanità pubblica e allora per questi politici non ci sarà alcuna scialuppa di salvataggio. Il Pd ha già iniziato a delegittimare Seri e presto sosterrà: “Il Santa Croce è affondato per colpa del capitan Seri che non lo ha difeso e quindi Seri va sostituito con un sindaco PD”.
Concludono Baldelli e Montalbini: “Sono troppi gli errori di Seri sulla sanità e non solo, ma il sindaco è ancora in tempo per ripensarci e, con un atto d’orgoglio che sarà apprezzato dai cittadini, potrà fermare Ceriscioli e Minardi. Caro Seri, prima che il PD faccia inghiottire dalle onde del piano sanitario regionale il Santa Croce e gli altri ospedali minori, devi essere tu ad affondare il PD. Allora i fanesi e i cittadini di questa provincia ti ricorderanno come un capitano coraggioso!”
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