URBINO / Con Pasolini e Girometti un grande Rigoletto di Verdi al teatro Sanzio
URBINO / Con Pasolini e Girometti un grande Rigoletto di Verdi al teatro Sanzio
di PAOLO MONTANARI
URBINO – Dopo Cenerentola, Il Barbiere di Siviglia, è stata la volta di Rigoletto di Giuseppe Verdi a far esaurire i posti al teatro Raffaello Sanzio di Urbino. Protagonisti in assoluto il baritono Daniele Girometti nel ruolo di Rigoletto e Gian Paolo Pasolini, nel ruolo del Duca di Mantova. Entrambi provengono dagli studi presso il Conservatorio Rossini di Pesaro. Una regia semplice, con una attenta lettura alla partitura musicale dell’opera verdiana. Una direzione d’orchestra esemplare da parte del maestro Massimo Sabbatini che ha guidato i Cameristi del Montefeltro, una interpretazione impeccabile del coro del teatro La Regina di Cattolica e alcuni elementi dei Cantori della città futura, diretti con grande professionalità dal maestro Gilberto Del Chierico e un cast vocale prodigioso, con in testa i due cantanti lirici nei ruoli maschlli, ma anche con una voce da usignolo di Anna lisa di Ciccio, nel ruolo di Gilda, autentica rivelazione della piccola tournèe di Rigoletto.
Molto bravi per giusta tonalità vocale e interpretazione Jimena Planos nel ruolo di Maddalena. La cantante è entrata nel ruolo, con un pathos sorprendente. Sempre bravo Ezio Maria Tisi nel ruolo di Sparafucile e un grande e maestoso Monterone interpretato da Giuseppe Lamicela. E gli altri cantanti non sono stati un semplice corollario vocale, ma come in un mosaico musicale, veri e propri tasselli. Dicevamo di Rigoletto e il Duca di Mantova. Due ruoli diversi e tonalità vocali sorprendenti.
Se di Girometti ci siamo già soffermati, una nota di merito va al tenore romagnolo ma di formazione pesarese, Gian Paolo Pasolini, che ha una lunga e profonda esperienza nel mondo della lirica. Dopo aver studiato ai conservatori di Bologna e Pesaro sotto la direzione del maestro Roberto Merolla, si è perfezionato con Alain Billard (Accademia Maggio Musicale Fiorentino). Nel 2007 si è laureto in canto lirico presso il conservatorio Cherubini di Firenze. Gian Paolo Pasolini, debutta nel 1999 con il Barbiere di Siviglia di Paisiello al comunale di Bologna. Sempre a Bologna ha cantato ne Il ritorno di Ulisse in Patria di Monteverdi. Nel 2003 è uno dei protagonisti di Pulcinella di Stravinskij, partecipa a Gianni Schicchi di Puccini con la regia di Mario Monicelli per Il Maggio Musicale Fiorentino. Inaugura il teatro Bellini di Napoli con i Carmina Burana di Carl Orff. Partecipa anche ad interpretazioni moderne del Il geloso sincerato di Nicolini al comunale di Piacenza con la regia di Enzo Dara. Sarà il Cavalier Belfiore nel Viaggio a Reims di Rossini per la regia di Emilio Sagi, Pigmalione di Donizetti, Così fan tutte di Mozart, Boris Godunov di Musorgskij, Traviata per la regia di Cristina Comencini, Elisabetta Regina d’Inghilterra pr la regia di Roberto Abbado al comunale di Bologna. E’ stato protagonista di Teneke di Fabio Vacchi regia di Ermanno Olmi. Ha partecipato alla 208 e 212 celebrazioni rossiniane per la nascita sotto la guida di Alberto Zedda. L’interpretazione del Duca di Mantova nella rappresentazione urbinate è stata molto bella, con quella tonalità di voce raccolta, che rende questo tenore una delle voci più interessanti del panorama vocale italiano.
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