Mirco Carloni contro tutti: “Fano è stata abbandonata”
Mirco Carloni contro tutti: “Fano è stata abbandonata”
Il consigliere regionale di Area Popolare prende duramente posizione dopo che è stata negata l’autonomia al Battisti e cancellato l’Istituto di Agraria: “Il sindaco Massimo Seri non può continuare ad accettare in silenzio scelte che umiliano la città”
FANO – “Fano è abbandonata. Prima viene negata l’autonomia al Battisti e poi viene tolta anche Agraria. Quella di oggi è una decisione vergognosa ed inaccettabile. L’Ufficio scolastico regionale ha cancellato l’Istituto di Agraria a Fano”. Inizia così una polemica presa di posizione del consigliere regionale Mirco Carloni, capogruppo di Area Popolare.
“Questa decisione è uno schiaffo alla città di Fano ed è la conseguenza dell’insipienza degli amministratori della città – aggiunge Mirco Carloni – che hanno accettato sempre le recenti decisioni della Provincia e del Pd che hanno sempre penalizzato Fano in ogni decisione. Il sindaco Massimo Seri non può continuare ad accettare, a subire in silenzio queste scelte che umiliano un territorio e che cancellano il sistema scolastico della città”
“Non si può tradire in questo modo chi da anni combatte per questo obiettivo, riuscendo nel tempo a costruire un accordo tra tutti i soggetti interessati, dalle istituzioni scolastiche, agli enti locali territoriali e alle organizzazioni sindacali. Il Comune e la Provincia non possono continuare così”.
“E’ inaccettabile – ha quindi affermato il consigliere regionale Mirco Carloni – che le scelte di un Ente tecnico e autoreferenziato come l’Ufficio scolastico regionale cancellino le decisioni politiche di chi è stato democraticamente eletto per rappresentare le esigenze dei cittadini del territorio”.
Per Mirco Carloni “sono state tradite le aspettative e la fiducia di studenti, famiglie ed docenti che da anni si impegnano con forza per permettere di implementare e migliorare qualitativamente l’offerta formativa della città di Fano. E’ intollerabile che vengano cancellati mesi di lavoro e di discussione, dove si sono compiute scelte precise nell’interesse dei cittadini”.
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