SENIGALLIA / Il sindaco accusa Sartini: “Strumentalizza con superficialità e pressapochismo i problemi della città”
SENIGALLIA / Il sindaco accusa Sartini: “Strumentalizza con superficialità e pressapochismo i problemi della città”
“Il Comune ha sempre svolto una costante opera di controllo e monitoraggio dei ponti sul fiume Misa con l’obiettivo di garantire la sicurezza pubblica e valutare di volta in volta gli interventi più opportuni da realizzare di fronte all’emergere di eventuali criticità”
SENIGALLIA – “Ho letto con molta attenzione la petizione di cui si è fatto promotore il consigliere Giorgio Sartini riguardante la richiesta rivolta all’Amministrazione di effettuare delle prove di carico sui ponti 2 giugno e Garibaldi. Devo dire che, come al solito, non mi stupisce la superficialità e il pressapochismo con cui lo stesso consigliere tenta di strumentalizzare a proprio favore tematiche serie per la città, carpendo la buona fede di cittadini e commercianti e propinando loro una lunga sequela di sciocchezze senza capo né coda. Del resto, non mi sorprende neppure che Sartini, che voleva far demolire un ponte appena ricostruito, arrivi al punto di contestare un provvedimento preso unicamente per garantire la sicurezza e l’incolumità delle persone. Un caso più unico che raro”. Così il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi sulla petizione consegnata all’Amministrazione nei giorni scorsi dal consigliere Giorgio Sartini, con la quale si richiede l’espletamento prove di carico sui ponti 2 giugno e Garibaldi.
“Anzitutto – spiega Mangialardi – è bene sgomberare il campo da ogni equivoco per ciò che riguarda ponte Garibaldi, rispetto al quale l’Amministrazione non ha mai ipotizzato la riduzione delle condizioni d’esercizio rispetto a quelle attuali, né tantomeno la sua chiusura. Per quanto riguarda poi la richiesta di prove di carico, va detto con chiarezza che qualora venisse compiuta su ponte 2 giugno si rischierebbe concretamente di arrecare gravi danni alla struttura, compromettendo così anche il passaggio pedonale. È davvero questo che vuole Sartini?”.
“Ma ciò che più mi preme – sottolinea ancora il sindaco – è smentire una volta per tutte le illazioni, costruite ad arte, che vorrebbero la chiusura del ponte 2 giugno al traffico veicolare come il frutto della volontà dell’Amministrazione di procedere, in maniera subdola, all’estensione della zona pedonale. Nulla di più falso. Anche perché, come dimostrano le pedonalizzazioni di piazza Saffi, piazza Manni, Foro Annonario e, da ultimo, piazza Garibaldi, non ho mai nascosto dietro a sciocchi pretesti la volontà di realizzare quei progetti per i quali i cittadini hanno votato questa Amministrazione”.
“Voglio ancora una volta ribadire – conclude Mangialardi – e lo farò anche attraverso un’apposita lettera ai cittadini, che il Comune ha sempre svolto una costante opera di controllo e monitoraggio dei ponti sul fiume Misa con l’obiettivo di garantire la sicurezza pubblica e valutare di volta in volta gli interventi più opportuni da realizzare di fronte all’emergere di eventuali criticità. Nel caso di ponte 2 giugno, di fronte ai problemi strutturali emersi nel corso delle ultime verifiche e all’impossibilità di fare investimenti per un suo immediato risanamento nelle modalità previste dalla legge, abbiamo scelto di consentire il transito esclusivamente alle biciclette e ai pedoni. Comprendo che un provvedimento contingente come questo abbia creato difficoltà e disagi per residenti e commercianti. Ma il messaggio distorto alimentato da certa opposizione per creare un muro contro muro tra l’Amministrazione e i cittadini di certo non aiuta a rasserenare il clima per cercare insieme un’adeguata soluzione. Per quanto ci riguarda, insieme ai nostri uffici, stiamo studiando proposte su cui a breve andremo a confrontarci con i residenti e i commercianti del centro storico per dare risposte definitive ai problemi”.
Nella foto: il ponte Garibaldi “rispetto al quale l’Amministrazione comunale non ha mai ipotizzato la riduzione delle condizioni d’esercizio rispetto a quelle attuali, né tantomeno la sua chiusura”
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