SENIGALLIA / Al Panzini vescovo e sindaco a pranzo con i terremotati
SENIGALLIA / Al Panzini vescovo e sindaco a pranzo con i terremotati
SENIGALLIA – Un gesto di vera generosità e amore per il prossimo quello del dirigente scolastico dell’istituto alberghiero Panzini, il prof. Sergio Lombardi, i suoi collaboratori, docenti, tecnici e studenti e il direttore SGA Paola Perlini, che hanno invitato a pranzo, grazie alla Caritas di Senigallia, nella grande sala della sua scuola gli sfollati del terremoto che sono attualmente ospitati in alcuni alberghi senigalliesi. È stato un momento di condivisione e di festa, che ha visto nella stessa tavolata il vescovo Franco Manenti, il sindaco Maurizio Mangialardi e molte persone vittime dell’ultima, terribile scossa che ha costretto tanti ad allontanarsi dalla propria vita e dalla propria città per trovare un rifugio più sicuro. Ritrovarsi insieme, per un’occasione gioiosa e partecipata, ha significato molto per i terremotati, come ha espresso con grande emozione un anziano signore sfollato, che ha commosso i commensali con le sue parole e i suoi ringraziamenti verso chi è riuscito a farlo sentire meno solo in un momento così drammatico della sua vita.
Lo spirito che ha animato l’intero pranzo è stato proprio all’insegna del Natale, della solidarietà, dell’amore e della semplicità, pur sapendo tutti che si tratta solo di un piccolo gesto, che ha l’intento di restituire un po’ di spensieratezza e di sorrisi. Sua Eccellenza infatti ha detto: “Noi, la nostra chiesa, non ci illudiamo di risolvere le vostre sofferenze, ma desideriamo starvi vicino, aiutarvi a sentirvi meno soli, farvi sapere che ci siamo, ancora di più in un momento così importante come il Natale”. E anche il sindaco Mangialardi ha tenuto a sottolineare che la città di Senigallia c’è ed è felice di accogliere le vittime del sisma e di esprimere la propria partecipazione al dolore. Disponibili e sorridenti i ragazzi delle classi IV D e IV E cucina e IV C sala, che guidati dai professori Rossi, Angeletti e Mantoni e coordinati dal prof. Carlo Petrucci, hanno servito e cucinato per gli ospiti speciali.
Sarà un Natale davvero diverso, per loro, un Natale lontano dalla propria casa e dai propri luoghi, un Natale privo della dolcezza dell’ambiente familiare, ma l’augurio più sincero è che per gli sfollati ospitati all’hotel Le Querce e all’hotel Argentina arrivi presto un nuovo anno migliore, di pace, di serenità e di ritorno alla normalità.
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