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CORINALDO / La stagione teatrale 2017 presentata dagli attori

CORINALDO / La stagione teatrale 2017 presentata dagli attori

Quando la presentazione si fa intrattenimento

CORINALDO / La stagione teatrale 2017 presentata dagli attori

CORINALDO – Una serata speciale per presentare la Stagione Teatrale. Martedì 20 dicembre a partire dalle ore 21.15 le luci del teatro “C. Goldoni” si accenderanno su tutta la stagione teatrale 2016/17.

Una vera e propria presentazione-intrattenimento aperta a tutta la cittadinanza, animata direttamente dalle compagnie protagoniste della stagione stessa, le quali avranno l’originale compito di riferire ai presenti alcune “divagazioni semiserie in forma di comunicazione sul teatro, la sua “Anima”.

Un’idea sicuramente inedita, coordinata dal personale dell’Ufficio Cultura del Comune di Corinaldo e la cui finalità prioritaria consiste nel coinvolgere cittadini, attori, la stampa e ovviamente i tanti collaboratori senza i quali non sarebbe possibile realizzare la stagione.

La serata di presentazione-intrattenimento vedrà protagonisti gli esponenti di tutte le componenti che hanno contribuito alla stesura definitiva della programmazione teatrale corinaldese 2017: “Amat”, “ATGTP”, “TeatroTime”, “Teatro Valmisa”, “GDO-Esperimenti dance company, i quali presenteranno “a modo loro” gli spettacoli in cartellone.

Sarà poi il turno del sindaco di Corinaldo, Matteo Principi, quindi dell’Assessorato alla Cultura di Corinaldo i quali spiegheranno l’intera stagione teatrale nel suo complesso (stagione di prosa, teatro per ragazzi, teatro amatoriale, rassegna Pigmenti, residenza danza).

Una serata dunque dove il vero ruolo del protagonista sarà ricoperto dal teatro stesso: il “Goldoni”.  Sarà infatti presente anche il direttore della Biblioteca Antonelliana, Italo Pelinga che proporrà una scheda introduttiva.

L’Amministrazione Comunale e la direzione del teatro concordano nel ritenere che l’incontro con il pubblico è sempre un elemento stimolante per confrontare idee, aspettative, punti di vista. E, quando questo fatto avviene in teatro, si ha come l’impressione che tutto assuma un aspetto più familiare, più intimo. Uno “spettacolo” in più nella “CittàPalcoscenico”, con il desiderio di coinvolgere le persone, ancora una volta, nelle vita e nella cultura del paese.

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