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La riforma costituzionale al centro di un confronto al Lions Club Senigallia

La riforma costituzionale al centro di un confronto al Lions Club Senigallia

In vista del referendum tenuta una interessante relazione dal professor Giulio M. Salerno

La riforma costituzionale al centro di un confronto al Lions Club SenigalliaSENIGALLIA – Tra gli scopi del Lionismo  è importante ricordare  e sottolineare  l’azione di promuovere i principi di buon governo e buona cittadinanza e  di partecipare attivamente al benessere civile, culturale, sociale e morale della comunità. Ed è sulla base di questi principi che il Lions Club di  Senigallia, in occasione del prossimo Referendum Costituzionale, ha proposto  un incontro-dibattito sul  tema «Il referendum sulla Riforma Costituzionale: analisi e prospettive”. La  relazione  è stata tenuta dal prof Giulio M. Salerno, professore ordinario in Istituzioni di diritto pubblico presso l’Università di Macerata, Facoltà di Economia.

Il professor  Giulio  Salerno ha svolto attività di ricerca scientifica in Italia ed all’estero, coordinando unità di ricerca nell’ambito di progetti di interesse nazionale cofinanziati dal MIUR. Ha svolto attività di docenza presso istituzioni di studi superiori, quali, ad esempio, la Scuola superiore della pubblica amministrazione e l’Istituto per gli studi legislativi (ISLE). E’ stato componente di Comitati di studio istituiti presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, ed ha partecipato ad audizioni svoltesi presso le Assemblee parlamentari.

Il relatore, in particolare, ha analizzato l’evoluzione della riforma e quelle che sono le principali novità da essa previste , ha illustrato  la riforma del bicameralismo , il ruolo del governo ,  il titolo v , la  democrazia diretta e partecipazione , in maniera tecnica  ed informativa   soffermandosi ad esempio sulla riforma del Senato , dove  è previsto che  i Consigli regionali e delle province autonome eleggono i senatori in numero proporzionale alla popolazione del territorio , tra i propri componenti e, nella misura di uno per ciascuno, tra i sindaci dei comuni dei rispettivi territori  ( 74 consiglieri regionali + 21 sindaci) , applicando un  metodo proporzionale , in conformità alle scelte espresse dagli elettori per i candidati consiglieri in occasione delle elezioni regionali e secondo le modalità stabilite dalla nuova legge elettorale del Senato (la riforma prevede una disciplina elettorale transitoria in prima applicazione)

Il dibattito che ne è seguito  si è tenuto senza alcuna discussione di argomento di carattere politico , in linea con gli scopi del Lionismo , mantenendo  una posizione di assoluta terzietà .

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