SENIGALLIA / All’hotel Ritz il XVIII congresso della Società Italiana di Pedagogia Medica
SENIGALLIA / All’hotel Ritz il XVIII congresso della Società Italiana di Pedagogia Medica
SENIGALLIA – Cura, salute, malattia. Si parla di persone, non solo di ammalati. In un contesto sempre più complesso e denso di elementi non solo strettamente biomedici e scientifici, sempre più importanza acquista la formazione dei professionisti della cura che devono essere in grado di affrontare le sfide di una medicina al passo con l’evoluzione tecnologica, e quelle più immateriali legate al rispetto della persona.
Si terrà dal 19 al 21 ottobre all’hotel Ritz di Senigallia il XVIII congresso della SIPeM, Società Italiana di Pedagogia Medica. L’incontro, dal titolo “Servire il futuro: valori e ambienti di formazione per la competenza dei professionisti della cura” si rivolge a quanti hanno ruoli e compiti in questo ambito proponendo al contempo una riflessione sui cambiamenti culturali, sociali, tecnologici ed epidemiologici in atto e sui riflessi che questi hanno sulla formazione stessa. In programma laboratori, conferenze e tavole rotonde su tematiche come “Conflitto di interessi nella pratica medica”, “Tecniche chirurgiche di base”, “L’immigrazione in contesto d’aula”, l’uso di “Human fidelity patient simulator” per l’apprendimento alla gestione dell’urgenza, la “Formazione narrativa, autobiografica e riflessiva”, “Cura di sé e cura dell’altro”, “Formare all’empatia”, “Caregiving: la formazione al domicilio”, “La pianificazione assistenziale nel disturbo di personalità. Nel corso dei lavori, verrà conferita la borsa di studio intitolata alla memoria del prof. Giovanni Renga ex direttore dell’Istituto di Igiene della facoltà di Medicina di Ancona.
La SIPeM è una società scientifica e culturale interdisciplinare e interprofessionale che considera il miglioramento della formazione come indispensabile strategia nel promuovere una “buona” medicina in Italia. “La nostra Società – spiega il presidente Fabrizio Consorti – ritiene altresì che la formazione alle cure in medicina non possa limitarsi agli aspetti puramente tecnici ma debba affrontare la complessità della medicina stessa, dei contesti di vita e di ambiente, di cura e del vissuto dei pazienti”.
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