SENIGALLIA / I cani sporcano la città, ma i loro padroni non puliscono
SENIGALLIA / I cani sporcano la città, ma i loro padroni non puliscono
I disagi maggiori si stanno evidenziando sui marciapiedi del lungomare. Ma nessuno interviene per far rispettare le norme in vigore
SENIGALLIA – Da parecchio tempo passeggiare sul lungomare – ma non solo – diventa, a causa della presenza di escrementi di cani, un percorso ad ostacoli, una sorta di spiacevole gimkana, che è la dimostrazione di una chiara manifestazione di inciviltà urbana e foriera, purtroppo, di disagi non solo per i camminatori. Ma anche per gli operatori del lungomare – e delle altre vie della città – che, soprattutto durante il periodo estivo, sono costretti, ogni mattina, a fare pulizia davanti ai loro esercizi.
E pensare che esistono precise disposizioni, che obbligano chi conduce all’aperto il proprio cane, a tenere pulito il suolo pubblico con idonea strumentazione nel caso in cui l’animale lo sporchi. In quanto è normale che lo faccia, considerato che spesso lo si porta fuori proprio per consentirgli di fare i necessari bisogni quotidiani.
Ma per molti senigalliesi raccogliere gli escrementi dei propri cani sembra rappresentare una missione impossibile, un ingrato compito che si cerca, in tutti i modi, di evitare.
Considerato lo spettacolo desolante di strade, marciapiedi e aiuole disseminate di deiezioni, quello che probabilmente manca nella nostra città è il senso civico, una coscienza dei propri doveri e delle proprie responsabilità nei confronti della comunità.
Anche perché i veri colpevoli –diciamolo chiaramente – non sono certamente i cani, ma le persone che li accompagnano e che non raccolgono le loro deiezioni, così come imposto dalle ordinanze comunali.
Una situazione di disagio che fa anche preoccupare per la possibile diffusione di malattie e di parassiti, che vivono negli escrementi e che poi anche altri cani di passaggio negli stessi luoghi possono contrarre e che noi, ignari camminatori, portiamo nelle case sotto le suole delle nostre scarpe.
Va detto che, secondo le disposizioni vigenti, i proprietari dei cani e le persone incaricate della loro custodia devono impedire che l’animale sporchi con i propri escrementi le strade, i portici, i marciapiedi, le piazze, i giardini pubblici e gli altri spazi aperti al pubblico. In ogni caso i conduttori dei cani sono tenuti a provvedere immediatamente alla pulizia del suolo imbrattato dagli escrementi dei loro animali. Cosa che, però, spesso non avviene. Ma nessuno interviene, nonostante siano previste, a tal proposito, delle sanzioni amministrative per i trasgressori. Sanzioni che vanno da 25 a 150 euro per chi consente la defecazione e la minzione negli spazi pubblici, senza poi provvedere immediatamente alla pulizia del suolo imbrattato.
La situazione che viene evidenziata dalle foto, scattate sul lungomare Mameli, ci sembra più che chiara. Ma il problema riguarda ormai tutta la città. Parchi compresi.
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