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“Il Piano di accoglienza dei migranti genera confusione e preoccupazione”

“Il Piano di accoglienza dei migranti genera confusione e preoccupazione”

Dopo quella del sindaco di Borgo Pace arriva una significativa presa di posizione del gruppo consiliare Vivi Corinaldo, con alcune riflessioni sul fenomeno “girate” al sindaco della cittadina gorettiana Matteo Principi

“Il Piano di accoglienza dei migranti genera confusione e preoccupazione”

“Il Piano di accoglienza dei migranti genera confusione e preoccupazione”CORINALDO – Il problema della presenza e, soprattutto, dell’accoglienza, dei migranti nel nostro territorio, continua ad essere al centro dell’attenzione. L’altro giorno abbiamo pubblicato la dura presa di posizione del sindaco di Borgo Pace. Oggi registriamo un interessante intervento del Gruppo consiliare  Vivi Corinaldo. “L’accoglienza di migranti sbarcati nei mesi scorsi sulle coste italiane – scrivono -, in attesa di riconoscimento e di eventuale accertamento dello status di rifugiato politico, rappresenta un dovere morale cui la città di Corinaldo non si è sottratta.

“La nostra comunità si è già distinta in passato per la capacità di inserire nel proprio tessuto sociale persone con un vissuto difficoltoso, come dimostrato dalla presenza di strutture di accoglienza ormai radicate nel territorio.

“Le notizie che riguardano la questione migranti però sono scarse e generano confusione. Abbiamo recentemente appreso dagli organi di stampa che in due strutture abitative private di Corinaldo, hanno trovato accoglienza 31 persone di diversa nazionalità (24 adulti e 7 bambini) in collaborazione con l’associazione di cooperazione e solidarietà di Fano “Incontri per la Democrazia”.

“Il primo cittadino Matteo Prinicpi, preoccupato della situazione, ha incontrato il vice questore di Ancona per monitorare la situazione, ricevendo assicurazioni che sul territorio corinaldese possono essere ospitati fino ad un massimo di 35 migranti.

“Apprendiamo inoltre dai media nazionali che l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) ha recentemente presentato al Ministro dell’Interno Alfano una proposta di accoglienza di 3 migranti ogni 1000 residenti. La soglia del 3 per 1000 non è una questione di poco conto, ma è dettata dalla necessità di garantire la governabilità del fenomeno come già sottolineato dal presidente ANCI ed ex primo cittadino di Torino Piero Fassino che, come riportato dalla carta stampata, ha dichiarato: «finora l’immigrazione è stata governata bene, ma i numeri stanno superando la soglia governabile. Se non lo vediamo per tempo questo problema rischia di travolgerci». Se venisse accolta tale proposta, una comunità come quella di Corinaldo potrebbe accogliere al massimo 15 migranti.

“Al contrario – si legge sempre nella presa di posizione del Gruppo consiliare Vivi Corinaldo -, giungono numerose segnalazioni dai cittadini secondo cui in varie abitazioni corinaldesi, sarebbero stati accolti altri 20 migranti, raggiungendo la quota di 50 e disattendendo gli accordi intercorsi con il vice questore. Le perplessità non si fermano al semplice numero, ma riguardano il progetto che accompagna la loro presenza sul territorio: i migranti sono semplicemente “parcheggiati” a Corinaldo in attesa di ulteriore destinazione o è previsto un progetto di inserimento sociale? Se si, quale? Qual è il numero massimo di arrivi stimato dalle autorità per ogni singolo paese? Quanto durerà la loro permanenza? Quanto del denaro riconosciuto ai privati per l’accoglienza, viene realmente destinato ai migranti per garantire una permanenza che avvenga, come auspicato anche dal sindaco Principi, “nel migliore dei modi sotto tutti i punti di vista”?

“Giova ricordare che in data 9 novembre 2015 è stato sottoscritto un protocollo d’intesa per la gestione del flusso di cittadini stranieri provenienti da paesi terzi. Nel documento vengono elencati gli impegni delle Prefetture, della regione Marche e dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (sezione Marche). All’articolo 4, comma I, si legge : “le prefetture si impegnano a coinvolgere la Regione, i Comuni ospitanti, gli enti gestori, nell’esame congiunto di eventuali problematiche gestionali dei migranti e nell’individuazione di soluzioni condivise, anche in relazione ai loro diritti ed aspettative” .
“Genera quindi confusione e stupore apprendere dagli stessi organi di stampa l’affermazione del primo cittadino di Corinaldo che si dice “privo di alcun potere decisionale ed operativo”, accettando quindi di recitare un ruolo da spettatore di fronte ad una situazione delicata che riguarda l’intera collettività e che meriterebbe, invece, di essere gestita in prima persona.

“E’ evidente che il fenomeno è solo all’inizio, evitiamo che sfugga di mano. Richiamiamo l’amministrazione a riappropriarsi di un ruolo attivo attraverso la creazione di un tavolo di lavoro intercomunale che, in collaborazione con Regione, Prefettura, Questura ed associazionismo locale, monitori costantemente l’evolversi della situazione.
Sono riflessioni che giriamo al sindaco Principi, con l’auspico che si realizzi la “governabilità del fenomeno” auspicata dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani – conclude il Gruppo consiliare Vivi Corinaldo -, nel rispetto delle esigenze del territorio, dei migranti e di uno spirito di accoglienza genuino e soprattutto “gratuito”.

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