“Mettiamo a disposizione il monastero di Serra de’ Conti delle comunità monastiche colpite dal terremoto”
“Mettiamo a disposizione il monastero di Serra de’ Conti delle comunità monastiche colpite dal terremoto”
Un’interessante proposta è stata formulata dai gruppi consiliari Serra Democratica e Indipendente e Civitas per dare un presente e, soprattutto, un futuro alla struttura dedicata a Santa Maria Maddalena
SERRA DE’ CONTI – Un’interessante proposta è stata formulata dai gruppi consiliari Serra Democratica e Indipendente e Civitas per dare un presente e, soprattutto, un futuro al monastero di Santa Maria Maddalena.
“In questi giorni di drammatiche vicende, legate al sisma nei territori delle Regioni Marche, Umbria e Lazio – si legge in una nota condivisa dei due gruppi consiliari di Serra de’ Conti – dalle cronache giornalistiche è stata posta in evidenza la necessità di ospitare intere comunità di religiosi a causa dell’inagibilità delle proprie strutture monastiche.
“Serra de’ Conti, su iniziativa di coordinamento dell’Amministrazione comunale, si sta organizzando, attraverso le associazioni locali, in atti di solidarietà verso le popolazioni colpite dal terremoto. Nell’ambito delle iniziative solidaristiche intraprese, perché non mettere a disposizione il monastero di S. Maria Maddalena attualmente vuoto e non inutilizzato? Anche perché l’immobile è attrezzato e fruibile da subito e pronto per ospitare i religiosi senza tetto.
La struttura monastica, di origine trecentesca, è stata, come noto, utilizzata fino a qualche anno fa, dalle suore francescane clarisse urbaniste. E’ provvista di numerose stanze, per soggiornare e svolgere attività spirituale e di accoglienza. Dispone inoltre di una chiesa annessa barocca, completamente ristrutturata e collegata sia all’interno che all’esterno del Monastero. E’ possibile usufruire anche dell’utilizzo di una foresteria posta di fronte al Monastero che può anch’essa ospitare diverse persone.
“Le cronache riportano l’impellente necessità di trovare un’adeguata sistemazione come ad esempio per le Comunità religiose di Camerino (Monastero di S. Chiara) e di S. Angelo in Pontano MC (Monastero S. Maria delle Rose), come anche per altre situazioni simili. Nasce quindi la riflessione doverosa, sia per motivi di solidarietà che di giusto utilizzo di una struttura attualmente inutilizzata, dedicata da secoli al servizio religioso, storico e culturale.
“A riguardo, come singoli cittadini ed in rappresentanza di una parte della Comunità di Serra de’ Conti, desideriamo evidenziare questa opportunità per una concreta e rapida offerta di utilizzo dei locali monastici.
“Desideriamo, pertanto, sollecitare le Autorità civili e religiose preposte, il locale “Comitato per la difesa e la valorizzazione del Monastero di Serra de’ Conti” a riflettere e decidere su tale proposta che, a nostro avviso, ricostruisce il vuoto creatosi da qualche tempo, fra una viva realtà di servizio monastico e la comunità civile serrana”.
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