Al via il progetto “Suasa cantiere aperto”
Al via il progetto “Suasa cantiere aperto”
Reso possibile grazie al sostegno del FAI – Fondo Ambiente Italiano e di Intesa Sanpaolo. Verrà ripristinata una vasta area della Domus dei Coiedii, attrattiva principale del Parco Archeologico Regionale della Città romana di Suasa
CASTELLEONE DI SUASA – Prende avvio il progetto “Suasa cantiere aperto” – sostenuto dal FAI – Fondo Ambiente Italiano e da Intesa Sanpaolo con un contributo di 10.000 euro assegnato nell’ambito del progetto “I Luoghi del Cuore” – che prevede il ripristino di una vasta area della Domus dei Coiedii, estesa abitazione aristocratica di epoca romana che occupava un intero isolato dell’antica città di Suasa (AN). Con le sue straordinarie dimensioni (3.300 mq) e i suoi preziosi pavimenti a mosaico, per una copertura di circa 350 mq, la domus rappresenta oggi l’attrattiva principale del Parco Archeologico Regionale della Città romana di Suasa, aperto al pubblico sin dal 2000.
A causa di alcune calamità naturali – la nevicata del 2012 e l’alluvione del 2014 – l’area archeologica di Suasa è stata gravemente danneggiata: in particolare l’alluvione del 2014 ha nuovamente occultato, sotto uno strato di fango, tutti gli splendidi mosaici. Questa situazione ha dato il via, sempre nel 2014, alla costituzione del “Comitato Suasa”, che grazie al supporto del Gruppo FAI si Senigallia, ha permesso di raccogliere 3.340 voti in occasione della settima edizione del censimento “I Luoghi del Cuore”, promosso dal FAI e da Intesa Sanpaolo.
Un importante risultato che ha consentito a questo luogo, particolarmente caro ai cittadini, di accedere alle Linee Guida per la Definizione degli Interventi 2015, lanciate dal Fondo Ambiente Italiano in collaborazione con il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, con una richiesta, poi accolta, di un contributo di 10.000 euro per il ripristino delle strutture della Domus dei Coiedii. A questa somma si sono aggiunti anche i fondi raccolti dal Consorzio Città Romana di Suasa, ente gestore del Parco, dal Dipartimento Storia Culture e Civiltà dell’Università di Bologna, dai Comuni di Castelleone di Suasa, Senigallia, Serra dè Conti e dal Presidente di Boxmarche, Tonino Dominici.
L’intervento denominato “Suasa cantiere aperto”, ora al via, è stato progettato e verrà realizzato dal Consorzio Città Romana di Suasa, Dipartimento Storia Culture e Civiltà dell’Università di Bologna e Soprintendenza Unica Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Marche, e avrà come oggetto principale il complesso di strutture della Domus dei Coiedii, in particolare il settore termale e i servizi, a cui si aggiunge un edificio ad aula su podio che si inserisce sul fronte della domus.
Il cantiere – che vedrà la partecipazione attiva di diverse istituzioni, tra cui gli istituti scolastici locali – è stato concepito come un “laboratorio aperto”: sarà possibile visitare il sito anche durante le operazioni di ripristino e il pubblico potrà quindi osservare gli specialisti al lavoro.
“La Delegazione FAI di Senigallia è sempre vicina al territorio di competenza e ai valori culturali che in esso si rappresentano.” – afferma Enrico Giorgi, Presidente del Consorzio Città Romana di Suasa – “è positivo che il Parco Archeologico di Suasa abbia ottenuto il sostegno della Fondazione, non solo per la partecipazione attiva e l’affetto che ci hanno dimostrato le comunità locali, ma perché questo piccolo tesoro nel cuore delle Marche è patrimonio di tutti”.
La Presidente Regionale FAI Marche, Alessandra Stipa Alesiani, ha commentato l’intervento esprimendo “la profonda convinzione che il FAI possa essere lo strumento adatto per convogliare le migliori energie per la salvaguardia e la valorizzazione del nostro patrimonio culturale. I risultati ottenuti nelle Marche non sono che l’inizio di una serie di iniziative che continueranno a tenere viva l’attenzione sul patrimonio regionale e italiano.”
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