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Montesecco di Pergola, una storia per non dimenticare

Montesecco di Pergola, una storia per non dimenticare

Per conservarne la memoria e valorizzarne l’identità lo storico Virginio Villani ha intrapreso una lunga e laboriosa ricerca, data recentemente alle stampe e di prossima presentazione (la prima venerdì 22 luglio, alle ore 21, nella chiesa di Santa Maria di Piazza)

Montesecco di Pergola, una storia per non dimenticare

PERGOLA – Montesecco frazione di Pergola (una volta comune di Monte Secco) sorge a quasi ‘500 m sul livello del mare fra il Cesano e il Nevola suo affluente, al centro di un incantevole paesaggio montano e altocollinare ricco di verde e boschi. Ormai è sconosciuto ai più, sia perché isolato e tagliato fuori dalle vie di comunicazione importanti, sia perché abitato ormai da pochissime persone. Ma non è stato sempre così e sarebbe un grosso errore farsi un’idea della vita sociale ed economica passata di questi paesi, basandosi solo sull’immagine che ci offrono oggi, impoveriti dallo spopolamento e dai mutamenti epocali avvenuti nel secolo scorso nella distribuzione della popolazione e della ricchezza. Per capirne la vera identità bisogna evitare di guardare al loro passato attraverso la lente della nostra percezione contemporanea, che ce ne da una visione deformata a causa della tendenza ad attribuire un valore marginale alle aree oggi escluse dalla logica dei cicli produttivi.

I tanti borghi murati che punteggiano il paesaggio collinare e montano delle Marche hanno una storia ricca di sorprese, come testimonia il loro tessuto urbano conservatosi nel tempo con la cinta murata, le chiese, qualche palazzo e le opere d’arte sopravvissute ai saccheggi e alle distruzioni secolari. Montesecco Non fa eccezione e il calo inarrestabile della popolazione di questi ultimi decenni rischia di cancellarlo. Proprio per questa ragione e quindi per conservarne la memoria e valorizzarne l’identità lo storico Virginio Villani ha intrapreso una lunga e laboriosa ricerca, data recentemente alle stampe e di prossima presentazione.

Dagli esiti di questa ricerca si scopre che il castello risale almeno agli inizi del ‘200; che era allora un feudo del vescovo di Fossombrone, della cui diocesi faceva e fa tuttora parte; che verso il 1250 con la protezione della città di Gubbio si liberò della soggezione vescovile e si eresse in comune autonomo con proprie magistrature e prerogative amministrative e giudiziarie alla pari dei comuni di maggiori dimensioni; che restò legato a Gubbio fin verso il 1380, dopo di che attraverso varie vicende finì per entrare nell’area del Ducato di Urbino, dove assunse funzioni di sede politica e giudiziaria di un Vicariato costituito insieme a Monterolo e San Vito; che infine alla metà del ‘600 con l’estinzione del Ducato passò alla Delegazione di Pesaro e Urbino, conservando la sua autonomia comunale fin dopo l’Unità d’Italia (1869).

Godette per lunghi periodi di una vivace vita economica e sociale, testimoniata ad esempio dalla presenza di numerosi notai fra ‘500 e ‘700 e di famiglie di una certa rilevanza come gli Arnolfi e i Mattei, che hanno prodotto personaggi illustri, nel campo militare ed ecclesiastico. Delle numerose le vicende che hanno segnato la sua storia secolare, la più continua e logorante è stata sicuramente l’interminabile ed estenuante lotta per difendere il suo territorio dall’espansione di Pergola, iniziata già all’indomani della costituzione in comune, proseguita per tutto il medioevo, riaccesasi fra il 1808 al 1832 e terminata solo nel 1869 con la fine dell’autonomia comunale.

Ma la vicenda più nota e più gloriosa, o più ingloriosa secondo i punti di vista, è stata la ribellione dell’agosto del 1808, quando un manipolo di giovani campagnoli per sottrarsi alla leva napoleonica diedero vita ad una sollevazione , che per una settimana fece di Montesecco il centro di raccolta della “insorgenza” antifrancese ed antigiacobina della valle del Cesano. Mal gliene incolse però, perché il frutto di questo effimero momento di gloria furono il saccheggio e la devastazione, che accelerarono la sue decadenza.

Il volume si presenta in una elegante veste grafica, ricca di illustrazioni a colori e in bianco e nero e sarà presentato venerdì 22 luglio a PERGOLA nella chiesa di S. Maria di Piazza alle ore 21 Altre presentazioni avranno luogo giovedì 28 luglio ad ARCEVIA alle ore 21 nel chiostro di S. Francesco e domenica 7 agosto a MONTESECCO alle ore 18 nel locale del circolo ANSPI.

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