AREA MISAIN PRIMO PIANOSPORT

Sei nuovi soci per il Panathlon di Senigallia

Sei nuovi soci per il Panathlon di Senigallia

Il loro ingresso nel Club nella serata che ha avuto come ospite il podista in carrozzina Luca Panichi

Sei nuovi soci per il Panathlon di Senigallia Sei nuovi soci per il Panathlon di Senigallia Sei nuovi soci per il Panathlon di Senigallia Sei nuovi soci per il Panathlon di Senigallia Sei nuovi soci per il Panathlon di Senigallia Sei nuovi soci per il Panathlon di Senigallia Sei nuovi soci per il Panathlon di Senigallia Sei nuovi soci per il Panathlon di Senigallia Sei nuovi soci per il Panathlon di Senigallia

di ILARIO TAUS

SENIGALLIA – Si è tenuta al Ristorante Verde Mare di Scapezzano, la conviviale del Panathlon convocata dal presidente Stefano Ripanti, con la presenza del neo – Governatore Ing. Luigi Innocenzi, che ha illustrato il programma del Panathlon durante il suo mandato.  Ospite il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi, accompagnato dal vice sindaco Maurizio Memè, che ha portato il saluto dell’Amministrazione comunale e  suo personale.

“Ai nuovi giovani soci – ha affermato il Sindaco – un augurio affinché il loro impegno possa dare un ulteriore impulso all’attività del Panathlon”.

Ospite d’onore il podista in carrozzina Luca Panichi, che ci ha raccontato la sua vita: «Il nostro carattere – ha detto –  è come un diamante, è una pie­tra ma ha un punto di rot­tura.  Di anni ne ho 45, e fin da bambino non ho mai smesso un solo giorno di correre. Ho ini­ziato nel 1979 a Rufina,  paese alle porte di Firenze, dove sono nato (dal 1995 risiedo a Montevarchi) e per trent’anni ho parteci­pato a tutte le gare possibili, nazionali e in­ternazionali, tra i 1.500 e la maratona.

“Seguono la discesa sotto i 30 minuti (29’ e 52) nei 10 mila metri, la Fiaccola d’Argento come miglior atleta toscano e il primo po­sto nella classica “Notturna di San Giovan­ni”, della quale, – dice fiero – , detengo il re­cord ancora imbattuto. Neppure i keniani sono riusciti a superarlo».

Ma l’apoteosi, – Luca Panichi – l’ha sperimentata correndo sotto i grattacieli della Grande Mela, alla Maratona di New York del 2001: 47° assoluto e 5° classificato degli italiani. «Un piazzamento prestigio­so, dice Panichi,  e una girandola di emozioni incredi­bili. Si gareggiava poche settimane do­po l’11 settembre e non dimenti­cherò mai l’affetto dei newyorkesi che ci ringraziavano solo per il fat­to di essere lì con loro. All’arrivo ero sfinito, ma felice e commos­so. Il primo pensiero andò a quelle migliaia di vittime inno­centi dell’attentato alle Torri Ge­melle e poi a mio zio Giancarlo, che era stato il mio primo gran­de tifoso, morto proprio nel ’92, quando cominciavo ad avere risul­tati importanti.

“Dopo New York, un altro decennio di allenamenti massacranti e di successi, soldi sem­pre pochini, come è nel destino di chi fa atletica, ma soddisfazioni tante. Ho scalato lo Zoncolan, il Gavia, lo Stelvio e il Terminillo, negli ultimi chilometri sotto una fitta nevicata. L’atletica non è solo il mio sport, ma lo stile di vita che mi sono dato.
“Mi hanno offerto farmaci, emotrasfusioni e anche l’Epo, ma ho sempre rifiutato consapevole di far parte della formazione dei “campioni puri”.

Nel corso della serata sono stati presentati sei nuovi soci provenienti da diverse discipline sportive:  Alberto Capomagi  (Medicina dello sport), Giorgia Galli (Ginnastica), Nicholas Luzzi  (Motociclismo), Claudia Oliva (Tennis), Giammario Schippa (Giudici ed arbitri), Elena Viezzoli (Tennis) premiati dal Governatore ing. Luigi Innocenzi, da Nicola Saccinto e da Franco Dobboloni.

A Luca Panichi il presidente Stefano Ripanti ha consegnato il Guidoncino del Panathlon. Cerimoniere della riuscitissima serata il segretario Marco Minardi.

Ag – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.laltrogiornale.it