L’Ersu di Urbino un esempio per le Università italiane
L’Ersu di Urbino un esempio per le Università italiane
URBINO – Il Censis ha recentemente pubblicato la classifica degli Atenei italiani, posizionando Urbino al primo posto per i servizi tra i medi Atenei. Leggendo le note metodologiche del Censis si scopre che i servizi tenuti in considerazione sono quelli rilevati dal Miur e riguardano il numero di pasti erogati e il numero di alloggi riservati agli studenti, indicatori per i quali l’Ersu di Urbino primeggia nella Regione ed in Italia grazie alle lungimiranti scelte di Carlo Bo. <Scelte storiche di grandissimo valore etico e sociale – afferma il Commissario dell’Ersu di Urbino Tonino Pencarelli – che consentono all’Università di Urbino di attirare studenti da tutta Italia e dall’estero>.
Per continuare a garantire l’efficace erogazione dei servizi e nel solco della tradizionale attenzione a ruolo sociale e civile svolto, l’Ersu di Urbino ha recentemente aperto all’accoglienza di tirocinanti per la realizzazione di progetti volti a valorizzare giovani diplomati e laureati della provincia di Pesaro e Urbino, nonché a consentire l’inclusione sociale ed intelligente di persone diversamente abili .
<Tutto questo si è potuto attuare – spiega il Direttore dell’Ersu, Angelo Brincivalli – in collaborazione con l’Università e il Centro per l’Impiego di Urbino, anche grazie all’utilizzo di fondi già destinati al personale dirigenziale che si è concordemente deciso di utilizzare, con l’approvazione della Regione, per tali progetti che coniugano l’efficienza gestionale con la solidarietà. I tirocini, oltre a creare un contatto diretto tra soggetto ospitante e tirocinante allo scopo di favorirne l’arricchimento del bagaglio di conoscenze e l’acquisizione di competenze professionali, sono anche una grande occasione di crescita umana e professionale per il personale dell’Ersu che, con grande disponibilità, ha accolto i tirocinanti nelle rispettive sedi di lavoro>.
Il Commissario Pencarelli sottolinea: <questa scelta dell’Ersu, che al momento coinvolge 12 unità che prossimamente saliranno a 17, vuole identificare un’innovazione organizzativa ed una buona prassi per la pubblica Amministrazione e per il mondo imprenditoriale, che deve cogliere l’importanza dell’inserimento di giovani diplomati e laureati nei processi aziendali, al fine di stimolare l’innovazione sociale e il miglioramento della qualità dei servizi>. A questo riguardo Pencarelli auspica infine che <l’attesa riforma degli Enti preposti a garantire il diritto allo studio nelle Marche si caratterizzi per una visione organizzativa che sappia tenere conto delle buone pratiche e dell’eccellenza dei servizi di Urbino, trasferendole anche alle altre sedi regionali>. (eg)
Nella foto: il professor Tonino Pencarelli
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