AREA MISAL'INTERVENTO

Violenza alle donne, Brignone: “Senigallia non è immune”

Violenza alle donne, l’on. Beatrice Brignone: “Senigallia non è immune”

La parlamentare di Possibile lunedì sera parteciperà alla fiaccolata organizzata nel centro storico senigalliese dall’Associazione Dalla Parte delle Donne contro il silenzio che troppo spesso grava sulla violenza di genere

Violenza alle donne, Brignone: "Senigallia non è immune"

di BEATRICE BRIGNONE*

SENIGALLIA – Lunedì sera parteciperò alla fiaccolata organizzata dall’Associazione Dalla Parte delle Donne contro il silenzio che troppo spesso grava sulla violenza di genere. In Italia non abbiamo ancora l’esatta percezione del fatto che la violenza sulle donne non sia né un’emergenza, né un fenomeno episodico, né, tantomeno, un raptus: è un problema sociale radicato e diffuso ovunque e come tale va contrastato, con misure che siano strutturali e non solo con l’istituzione di qualche sporadico fondo che ogni tanto compare e che poi, puntualmente, è ridimensionato, se non svuotato, lasciando nella completa solitudine chi ogni giorno lavora a fianco delle vittime.

Soprattutto, quello che ancora non è chiaro, è che la violenza ci riguarda tutti.Ogni volta che la giustifichiamo, la minimizziamo, la sottovalutiamo, cerchiamo alibi o, peggio, riversiamo qualche responsabilità sulle vittime, ci rendiamo complici dei violenti.

Senigallia non è immune e ciascuno di noi deve sentirsi chiamato a contrastare la violenza a partire dagli atteggiamenti quotidiani. Giustificare o minimizzare la violenza sono il modo migliore per alimentarla.

Da settimane mi tormenta il pensiero che nella nostra comunità vivano donne e ragazze vittime di violenza, ma che non abbiano la forza di parlare, che si sentano minacciate e in pericolo. Credo che sia compito di chiunque rivesta incarichi istituzionali farsi carico di queste paure, di stare vicino a chi si sente troppo fragile per affrontarle.

Nel mio lavoro mi sto occupando molto di violenza di genere, ho incontrato tanti centri anti violenza e operatrici che dedicano la vita a contrastare questo fenomeno, a partire dalla più tenera età.

Mi hanno insegnato a non sottovalutare neanche il minimo sintomo, che uscire dalla violenza è un percorso che parte dalla consapevolezza di esserne vittima, a riconoscerla. Ho capito quanto sia importante trovare le persone giuste che sappiano indirizzare e accompagnare in questo percorso e quanto sia importante, allo stesso tempo, che le istituzioni sostengano il ruolo fondamentale di chi con grande competenza lavora ogni giorno a fianco di tante donne, ciascuna con la sua storia e un modo diverso di affrontarla.

Per questo credo che chi riveste unruolo pubblico debba essere in prima linea e debba sentirsi chiamato ad approfondire per capire la vastità del fenomeno, tanto più nella comunità in cui vive. Per quanto mi riguarda come Parlamentare mi metto a disposizione delle donne e delle ragazze che hanno subito o sono state testimoni di violenza, ma hanno paura di parlare o non sanno a chi rivolgersi, garantendo ovviamente la necessaria riservatezza.

Mi auguro che saremo in tanti lunedì per le strade del centro storico a manifestare la vicinanza della città a chi è vittima, a dare forza a chi ha paura, a condannare con determinazione la violenza sulle donne in ogni sua forma e l’omertà e la sottovalutazione che, ogni giorno, la nutrono.

*Deputata di Possibile

Ag – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.laltrogiornale.it