AREA CESANOPOLITICA

Barbieri: “Puntare sulla ristorazione come elemento qualificante del nostro territorio”

Nicola Barbieri: “Puntare sulla ristorazione come elemento qualificante del nostro territorio”

In progetto a Marotta e Mondolfo un brand per comunicare una città sensibile al tema dello spreco

Barbieri: “Puntare sulla ristorazione come elemento qualificante del nostro territorio”

MONDOLFO – Per Nicola Barbieri, candidato sindaco di FARECITTÀ “la ristorazione è uno dei più importanti settori dell’economia locale e la futura Giunta Comunale dovrà puntare fortemente sullo sviluppo di questo segmento”. I tanti turisti che in ogni periodo dell’anno visitano Marotta e Mondolfo mostrano di apprezzare molto la qualità dei prodotti dell’enogastronomia locale e dei ristoranti del territorio. Per questo la lista civica ha messo a punto un progetto per la creazione di un brand che comunichi il valore aggiunto che esprime una città virtuosa, sensibile al tema dello spreco alimentare.

Il doggy-bag (confezione da asporto del cibo non consumato al ristorante) rappresenta un segno di civiltà e un mezzo efficace per contrastare questo problema. Per questo l’Amministrazione comunale promuoverà tutte le iniziative per far si che il servizio venga offerto ai clienti degli esercizi dedicati alla ristorazione che decideranno di aderire al brand istituzionale (ristoranti, trattorie, pizzerie, hotels etc…).

La pratica è molto diffusa in America, ma sta prendendo campo anche in molti paesi europei e in qualche Regione d’Italia particolarmente avanzata. In Francia, ad esempio, è obbligatorio per i ristoratori che servono più di 180 coperti al giorno mettere a disposizione la doggy bag per i propri clienti. In Italia si calcola che il 20% degli avventori chieda di potersi portare via gli avanzi. Questa iniziativa, oltre che un’attenzione sicuramente premiante nei confronti dei propri avventori, è destinata a far aumentare la sensibilità della popolazione riguardo il problema degli sprechi alimentari.

Con il servizio doggy-bag il cibo non consumato viene sigillato in appositi contenitori, che ne consentono l’asporto. L’amministrazione predisporrà un packaging brandizzato che coniugherà la funzione di doggy-bag a quella di strumento promozionale e turistico, veicolando nel contempo un modello etico di sostenibilità ambientale del territorio.

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