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Due nuove fotografie di Enzo Carli entrano nella raccolta del Musinf

Due nuove fotografie di Enzo Carli entrano nella raccolta del Musinf

Altre significative acquisizioni per il museo di Senigallia diretto dal professor Carlo Emanuele Bugatti

Due nuove fotografie di Enzo Carli entrano nella raccolta del Musinf

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SENIGALLIA – Il professor Carlo Bugatti, direttore del Musinf, ha comunicato, nell’incontro settimanale del corso di fotogiornalismo, che molte sono le nuove acquisizioni fotografiche del Musinf, cui verrà dedicata una prima catalogazione nel bollettino e nel sito Internet. Tra queste acquisizioni il prof. Bugatti ha segnalato due nuove fotografie, rappresentative della vasta  e continua ricerca di Enzo Carli, entrate nella raccolta del Museo comunale d’arte moderna.

Enzo Carli è uno degli autori particolarmente seguiti dal museo della fotografia di Senigallia per la sua presenza attiva nell’esperienza fondativa e nelle verifiche del “Manifesto Passaggio di frontiera”. Il prof. Bugatti ha descritto il quadro storico in cui si iscrive il lavoro di Carli, ricordando che a Senigallia il 14 gennaio 1995, al “Manifesto del Passaggio di frontiera”, di cui il Musinf conserva una raccolta fotografica, avevano aderito, sottoscrivendone i contenuti, oltre ad Enzo Carli, Gianni Berengo Gardin, Giorgio Cutini, Luigi Erba, Ferruccio Ferroni, Mario Giacomelli, Paolo Mengucci, Aristide Salvalai, Francesco Sartini, Sofio Valenti, testimoni: Loriano Brunetti e Marco Melchiorri.

Questo gruppo di fotografi, avevano appreso, alcuni di loro molto da vicino, la lezione di Giuseppe Cavalli. Cavalli sosteneva che la fotografia è mezzo privilegiato, attraverso cui esprimere la visione del mondo e i rimandi della memoria, i sogni e le ansie   generazionali. I fotografi del Manifesto aggiungevano poi che la vita psichica e relazionale, lo spazio esistenziale e le sue motivazioni interiori risultavano al centro del loro interesse. “Siamo” sostenevano “per la fotografia che nasce dalle emozioni e dall’intelletto, come un grido di risoluzione alla vita”. Jean – Claude Lemagny ha interpretato autorevolmente il senso della ricerca del Manifesto del passaggio di frontiera, scrivendo che la fotografia avvertiva da tempo il bisogno di trascendere la realtà, di trasfigurarla attraverso il filtro delle proprie emozioni.

Notava Lemagny che tra le avanguardie fotografiche erano in atto interessanti ricerche in cui l’operatore fotografico faceva corrispondere alle immagini nuovi significati spazio-temporali, recuperando alla fotografia una decisa progettualità. Il gruppo del Manifesto resterà attivo sino al 2004. Significative risulteranno poi, nel decennio 1995 -2004, ben sette verifiche dei risultati raggiunti. Parlando specificamente della fotografia di Enzo Carli Jean Claude Lemagny ha scritto che “a volte nell’occhio di Carli, la realtà si appoggia su sé stessa, riposa nel suo equilibrio, si armonizza. Così come esiste una logica tra parole e idee, esiste una logica tra le forme che ci appaga altrettanto profondamente. Nella fotografia queste forme sono costituite da ombre e luce e l’universo intero può rivelarsi attraverso queste soluzioni. Infinite possibilità attraverso le quali il fotografo sorprende e coglie l’istante favorevole, che poi condivide con gli altri. Carli si è spinto sino a distinguere le attiguità visive tra gli oggetti veramente visti, l’armonia degli spazi riportati sul piano dell’immagine fotografica, le tracce luminose lasciate nell’istante stesso in cui ciò avviene”. Nei programmi del Musinf, disegnati sulle nuove possibilità di spazi che saranno fornite dal trasferimento in corso nella nuova sede di palazzo del Duca, c’è finalmente, ha concluso il prof. Bugatti, la possibilità di valorizzazione della storia della fotografia Senigalliese, dal Gruppo Misa, a partire dalle raccolte Cavalli, Giacomelli, Ferroni, fino all’esperienza, meno nota ma non meno importante, degli autori del Manifesto del passaggio di Frontiera.

Il Musinf aprirà la serie di mostre storiche al palazzo del Duca ospitando l’allestimento, da tempo programmato, della mostra “La Realtà ingannata” (Giacomelli, Ferroni, Salvalai). Varie sono poi le iniziative programmate nella nuova sede del Musinf a Palazzo del Duca, anche di rilievo nazionale (Raccolta dell’Autoritratto fotografico coordinata dal prof. Bonomi) ed internazionale (mostra Fotografi delle città europee, articolata su mostre scambio con le varie città europee). Vasta poi è la programmazione didattica del Musinf concordata con Università e Musei.

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