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Conclusa l’era Cancellieri Fermignano guarda al futuro

Conclusa l’era Cancellieri Fermignano guarda al futuro

Cinque candidati per un posto da sindaco, due donne e tre uomini: esperienza, passione o nuovismo?

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FERMIGNANO – Appena 20 giorni e Fermignano avrà il nuovo sindaco. Una corolla di cinque petali per il prossimo primo cittadino  della città. Due donne, Bonita Cleri (Piazza Aperta) e Nicoletta Bonci (Fermignano Nuova) e tre uomini, Alessandro Capucci (La Torre), Mauro Grossi (Movimento 5 Stelle) e Emanuele Feduzi (Fermignano Futura). Ben 4 liste civiche senza simboli partitici. Una sola trasversale e dichiaratamente fuori dai giochi dei poteri, “Piazza Aperta”, che richiama “cittadini come te” fuori da qualsiasi strategia di apparati e segreterie. Sarà guidata dall’accademica Bonita Cleri, tra tutti i contendenti, la più esperta in fatto di amministrazione della cosa pubblica. Viene attaccata per il suo vitalizio regionale (è stata vice presidente regionale) ma in molti, evidentemente, non guardano in casa propria in fatto di rendite che pesano.

La Cleri, per ora, è stata l’unica del novero di pretendenti, altresì, a dichiarare pubblicamente di lasciare per intero, al fondo sociale del Comune, il suo eventuale stipendio da sindaco. Una commistione di persone, soprattutto giovani, stanchi sia di proclami che di metodi lontani dal senso di collettività. “Fermignano Nuova” è il centrodestra più istituzionale, la continuità delle legislature Cancellieri. Tra l’altro l’ex sindaco è in lista pronto a ricoprire, nell’eventualità, ruoli di primaria importanza (assessore e vicesindaco?). In lista molte persone che fino a ieri spergiuravano di non ripresentarsi (Guidarelli) o di aver già lavorato per molto tempo in altre forze (Gostoli Rossella per “Piazza Aperta”) oppure di essere state defenestrate e poi ripescate (Betonica Delfina) ma anche una riduzione di consensi che sicuramente non raggiungerà i risultati bulgari di cinque anni fa. A guidarla l’avvocato Nicoletta Bonci. “La Torre” è l’elettorato della “Lega Nord” che ha prescelto, dopo i litigi fra Giorgio Cancellieri e Luca Rodolfo Paolini (la poca trasparenza sui bilanci di Lega Nord Marche), il libero professionista Alessandro Capucci, il quale ha appoggiato nelle ultime regionali l’attuale Governatore Luca Ceriscioli.

Qualcosa, francamente, stona. Punta <a migliorare lo stile di vita dei cittadini costruendo tre importanti strutture come la piscina, il cinema – teatro e una casa di riposo>. Cose che si promettono da mezzo secolo. Per “Fermignano Futura”, con il Pd  e gli alleati del centrosinistra alle spalle, si ricandida il farmacista Emanuele Feduzi: <Se eletti, avremo un Assessore all’Europa> per non essere da meno con l’Assessore alla Rivoluzione della vicina Urbino.

Non basta l’assessore sul trespolo dell’Europa, occorrono anche tecnici e operatori esperti che sappiano intercettare i Fondi Europei con progetti solidi. Si gongola per le 853 presenze delle primarie. Chissà se i conti torneranno visto che proprio in centrosinistra perderà voti per il ventaglio di proposte di cui tre, anche il neo nato M5S locale, andranno a centellinarsi le simpatie progressiste.

Infine, per la prima volta, i pentastellati con il geometra Mauro Grossi in prima fila. Nel programma: la salvaguardia del territorio, il microcredito, consigli di quartiere, bilancio partecipativo, la promozione turistica oltre al recupero del senso di comunità. Hanno seminato più i 5 Stelle in fatto di proteste che l’intera opposizione a Cancellieri.

Il loro successo potrebbe rappresentare quanto di più inatteso e clamoroso. Hanno numeri pronosticabili di un certo spessore. Potrebbero essere l’ago della bilancia. Andranno a votare in 6.506 persone (3230 maschi e 3.276 femmine). Al battesimo delle urne ci saranno 29 maschi e 39 femmine mentre gli elettori residenti all’estero sono 255. Con una forbice che andrà dal 25 al 30% del benestare si arriverà a Palazzo. Da non credere! (eg)

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