Giorgio Sagrati: “Ecco il Papavero Senigallia”
Giorgio Sagrati: “Ecco il Papavero Senigallia”
Il naturalista e ibridatore dilettante ha dedicato alla sua città la nuova varietà ottenuta con il classico sistema della impollinazione incrociata
di GIORGIO SAGRATI*
SENIGALLIA – Il Papavero “Senigallia” (denominazione corretta Papaver rhoaes “Senigallia”) è una nuova varietà di papavero da me ottenuto con il classico sistema della impollinazione incrociata.
Deriva dal Papavero “Evelina”, il papavero nero per eccellenza, che ho avuto la fortuna di “incontrare”, isolare, nonché migliorare molti anni fa e di cui detengo la privativa comunitaria. L’altro progenitore è il Papavero “Shirley”, una delle più antiche varietà di papavero da giardino, creata in Inghilterra più di un secolo fa. Nel mio caso ho usato degli esemplari di colore rosso striati di bianco.
Il processo per creare questa nuova varietà è stato, come sempre succede, lungo e complesso ed al termine, dovendo scegliere un nome, ho deciso di dedicarlo alla mia città. Da dire che la pratica per la registrazione, all’inizio solo per l’Italia, si è persa nei classici meandri della burocrazia, anche per colpa mia che a un certo punto ho desistito dal seguirla causa problemi personali incombenti cui ho dovuto far fronte negli anni scorsi.
In diversi mi hanno fatto notare che lavorare a lungo per trasformare da rosso a nero un fiore sovente assunto come rappresentazione stessa del colore rosso, come nel Regno Unito dove simboleggia il sangue dei caduti in guerra, può sembrare strano. Soprattutto per uno come me che è stato sempre di sinistra ed ha fatto tanta strada dietro le bandiere rosse. Quella a piedi, intendiamoci, e non certo la carriera! Ed anche se il rosso in politica non va più tanto di moda, non c’è alcun motivo ideologico, assicuro.
La passione per le ibridazioni non si è fermata con il Papavero “Senigallia”, ma è continuata, sempre nel settore dei papaveri e simili. Ho lavorato, e sto lavorando, per altre linee dai colori diversi ma sempre con il nero presente. Alcune di queste varietà sono oramai stabilizzate o a buon punto di avanzamento. Successivamente, nel tempo, ho provato a cimentarmi in imprese sempre più difficili e con risultati ovviamente conseguenti: molto deludenti.
*Naturalista e ibridatore dilettante
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