Tardano ad arrivare i risarcimenti per l’alluvione
Tardano ad arrivare i risarcimenti promessi per l’alluvione del 3 maggio 2014 a Senigallia
La parlamentare senigalliese di Possibile, Beatrice Brignone, ha chiesto al Governo di assumere tempestive azioni, al fine di rispettare nella totalità gli impegni presi per il nostro territorio
ROMA – “Ho interrogato il Ministro dell’Economia e delle Finanze e il Presidente del Consiglio dei Ministri per sapere – afferma l’on. Beatrice Brignone – come il Governo intenda risarcire le popolazioni colpite il 3 maggio 2014 dalla violenta alluvione si è abbattuta sulle Marche.
“L’evento disastroso che ha procurato soprattutto nel Senigalliese ingenti danni, sono stati risarciti mediante la delibera della Regione Marche per lo stato di emergenza el’ulteriore delibera del Consiglio dei Ministri che con apposito decreto ha permesso di attuare i primi interventi nelle more della ricognizione in ordine agli effettivi e indispensabili fabbisogni.
“Tuttavia, la legge di Stabilità2016 approvata dal Governo stanzia 1,5 miliardi per il risarcimento dei privati, imprese e singoli cittadini, che hanno riportato danni a seguito di eventi calamitosi. Le Amministrazioni pubbliche possono erogare detti contributi con le modalità del finanziamento agevolato”, presupponendo, quindi, che la somma erogata sia restituita al cittadino sotto forma di finanziamento. Si prevede pertanto che – secondo quanto riportato nella legge di stabilità – il danneggiato diventi titolare di un credito d’imposta per coprire la spesa generata dal danno subito.
“Trovo davvero assurdo – conclude la deputata senigalliese di Possibile, Beatrice Brignone – il sistema scelto dal Governo di agire tramite il macchinoso mezzo del finanziamento agevolato il cui rimborso dà diritto a credito d’imposta invece che usare le stesse risorse per dare un risarcimento diretto ai danneggiati come invece ne avrebbero diritto. Inoltre i Ministri devo farci sapere se nell’erogazione dei finanziamenti si terrà conto anche della posizione reddituale del danneggiato, privilegiandole fasce più deboli della popolazione dal punto di vista economico”.
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