Liverani: “Garantire la sicurezza dei senigalliesi”
Liverani: “Garantire la sicurezza dei senigalliesi”
Il coordinare cittadino di Fratelli d’Italia prende posizione dopo un’aggressione al semaforo della Penna
SENIGALLIA – Dopo un brutto episodio accaduto all’incrocio tra la Statale e viale IV Novembre, c’è da registrare una decisa pressa di posizione di Marcello Liverani, coordinatore di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale di Senigallia. Ecco quanto scrive: “Aggressione al semaforo della Penna: Classico caso del “Vedo ma me ne Frego”! Eh si, perché a Senigallia anche i topi conoscono benissimo il Rom che al semaforo della Penna, da anni, cerca di lavare i vetri delle auto ferme, con insistenza, chiedendo poi il “pizzo”, perché così si chiama essendo una “estorsione” bella e buona. Quel personaggio sono anni che “opera” lì, è il marito, compagno, amante, amico (fate voi) di un’altra Rom anche lei molto conosciuta: di robusta costituzione (segno che mangia e neanche male) che da anni chiede l’elemosina davanti la chiesa del Portone, lungo il Corso 2 Giugno e il giorno del mercato, giovedì, “opera” anche in altra maniera.
“Le Forze dell’Ordine non è che li conoscono bene, di più! Spesso li hanno identificati chiamati dai cittadini, sottoscritto compreso, in quanto infastiditi dalla loro petulanza. Gentilissimi e cortesi come sempre, ma con le mani legate purtroppo, più di controllarli e dir loro di non dare fastidio non possono fare.
“Perché non possono fare nulla? Perché le Istituzioni non li aiutano sia a livello nazionale che locale. Non abbiamo leggi chiare, punitive e restrittive, ormai viviamo nel “Buonismo Globale”, tipico atteggiamento di chi non ha la “schiena dritta” e di chi “mangia e guadagna” con queste situazioni. A livello locale poi abbiamo una Amministrazione “complice”, in quanto sanno benissimo come queste persone vivono e agiscono soprattutto, ma “non fanno nulla” per arginare questi fenomeni delinquenziali che tanti fastidi e danni arrecano alla cittadinanza.
“Perché il Sindaco non emette delle “Ordinanze Restrittive”, come ha fatto il suo pari grado di Falconara, nei confronti dei Parcheggiatori Abusivi, dei Vagabondi, di chi chiede il pizzo, di chi arreca disturbo alla Cittadinanza? Forse perché dopo le varie Cooperative non avrebbero più la loro fonte di guadagno mistificando “assistenza” a questi personaggi? O forse perché c’è un progetto, complice il PD in Italia, a livello europeo e mondiale di far invadere l’Europa da chi non conosce regole e doveri a discapito degli Italiani?
“Perché il Sindaco non fa rispettare il “Regolamento di Polizia Urbana” dove c’è scritto benissimo che alcune pratiche, come il vagabondaggio e l’accattonaggio, sono vietate? Come mai a Senigallia non si attuano i controlli su queste persone? Forse perché c’è una chiara,a non detta, direttiva? Forse perché all’Amministrazione, o al Sindaco stesso, fa comodo che queste persone gravitino nella città per permettere alle Cooperative, ma anche alla Caritas, di trarne vantaggi economici?
” Quando una Amministrazione si “gira dall’altra parte” e fa finta di non vedere certe situazioni (Parcheggiatori Abusivi, Rom, Vagabondi, Accattoni), la stessa diventa complice, perché permette alla delinquenza spicciola di vivere e prosperare a danno dei cittadini. Sempre più frequenti sono questi episodi, vedi aggressioni dei Parcheggiatori Abusivi o di vagabondi che girano in centro come dieci giorni addietro. E sempre peggio sarà visto che nessuno fa nulla per “arginare” questa invasione incontrollata di persone indesiderate. Indesiderate perché vivono e agiscono in maniera totalmente illegale, e come abbiamo già detto, con il bene placido delle Istituzioni.
“Chiudiamo – afferma sempre Marcello Liverani – con una domanda, alla quale non ci verrà sicuramente risposto come sempre: “Il Sindaco e l’Amministrazione, una volta che le Forze dell’Ordine cattureranno l’aggressore, chiederanno alle Autorità competenti l’immediata espulsione sia del soggetto in questione che della sua compagna firmando loro in primis una Ordinanza”? A voi la risposta”.
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