L’Indulgenza plenaria nella Chiesa di San Francesco di Paola
L’Indulgenza plenaria nella Chiesa di San Francesco di Paola
A Castelleone di Suasa, alla presenza del cardinale Edoardo Menichelli, è stata anche conferita la cittadinanza onoraria a monsignor Umberto Mattioli. Riconsegnato, dopo il restauro, il Crocefisso in legno del XVII secolo
CASTELLEONE DI SUASA – Il Consiglio comunale di Castelleone di Suasa, riunito alla presenza di Autorità religiose, civili e militari nella Chiesa di San Francesco di Paola, gentilmente concessa dalle Autorità Ecclesiastiche, ha conferito la cittadinanza onoraria a Mons. Umberto Mattioli, per aver elargito la donazione liberale per il Restauro del Crocefisso in legno risalente al XVII secolo, collocato nella struttura a rilievo in stile barocco sopra il tabernacolo in marmo bianco.
Dopo la presentazione del Restauro, eseguito dalla Ditta Isidoro e Matteo Bacchiocca & C. s.a.s. di Urbino, il Cardinale, S.E. Edoardo Menichelli ha dato notizia dei documenti, pervenuti dalla Città del Vaticano, grazie all’interessamento di Mons. Umberto Mattioli, che concedono l’Indulgenza Plenaria ai fedeli.
Nella richiesta avanzata al Penitenziere Maggiore, Cardinale Mauro Piacenza, da Mons. Mattioli, era stato scritto che, ogni anno, hanno luogo “pii esercizi, solenni celebrazioni e processioni in onore a San Francesco di Paola e al SS.mo Crocefisso”, per cui, ora, è possibile ricevere l’Indulgenza Plenaria nella Chiesa di San Francesco di Paola, alla vista dell’immagine del Santo, in occasione della Festa del Perdono (quest’anno cade il 3 Aprile), purché “veramente pentiti e mossi da spirito di carità”, per sette anni, alle solite condizioni (confessione, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice).
E’ stata così ripristinata una consuetudine che esisteva prima del 1860; in occasione della ricorrenza liturgica, i Frati Minimi, che abitavano nel vicino Convento, oggi sede Comunale, richiamavano i fedeli castelleonesi e dei paesi limitrofi, alla penitenza ed al ravvedimento morale e dispensavano l’Indulgenza Plenaria.
Dopo l’Unità d’Italia, venne mantenuta la tradizione della “Festa del Perdono”, ma si perse traccia dell’Indulgenza Plenaria, oggi riscoperta grazie a Mons. Umberto.
La Festa del Perdono è una festa “mobile” perché cade in prossimità della Pasqua, perciò se la Pasqua è”bassa”, viene celebrata nella domenica in Albis, se la Pasqua è “alta” si celebra la domenica prima delle Palme.
Questo il Decreto per l’indulgenza plenaria della Penitenziera Apostolica:
B E A T I S S I M O P A D R E,
Umberto Mattioli, Cappellano di Sua Santità, presbitero della Diocesi senigalliese, in comunione con Giacomo Bettini, Parroco della Parrocchia di Castelleone di Suasa, intitolata ai Ss. Apostoli Pietro e Paolo, espone umilmente che ogni anno presso Castelleone di Suasa, hanno luogo pii esercizi, solenne celebrazioni e processioni in onore a S. Francesco di Paola e al Ss.mo Crocifisso nella Chiesa del Dio della Misericordia dedicata al Santo. Siano dunque i fedeli incoraggiati nel partecipare al sacro Perdono e animati nel corroborare i frutti della Fede, della Speranza e della Carità; in questo senso gioverà certamente in maggior misura il dono dell’Indulgenza Plenaria che, da allora, il Reverendo, nell’unione di cuore alle finalità spirituali dell’Anno Santo della Misericordia, richiede con fede.
In data 22 Marzo 2016
LA PENITENZIERIA APOSTOLICA, su mandato del Santo Padre Francesco, esaudendo volentieri le richieste, benignamente concede l’Indulgenza plenaria, da lucrarsi una singola volta al giorno, alle consuete condizioni (confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice) ai fedeli che, veramente pentiti e mossi da spirito di carità, nella devota partecipazione al sacro Perdono in onore di San Francesco, si applicheranno per un congruo spazio di tempo in pie riflessioni alla vista dell’immagine del Santo concludendo con il Padre Nostro, la Professione di fede e devote invocazioni alla Beatissima Vergine Maria e a San Francesco di Paola.
I fedeli che, per malattia o altra legittima causa siano impossibilitati, potranno ugualmente conseguire l’Indulgenza plenaria, col completo distacco del cuore da qualsiasi peccato e con l’intenzione di poter adempiere quanto prima le tre consuete condizioni, mediante la recita delle preghiere con lo sguardo piamente rivolto verso un’immaginetta di San Francesco da Paola nell’offerta delle malattie e delle sofferenze della propria vita a Dio misericordioso.
Affinché questo accesso al conseguimento della grazia divina attraverso le chiavi della Chiesa, più facilmente si compia per mezzo della carità pastorale, questa Penitenzieria esorta vivamente il Parroco con i sacerdoti provvisti delle opportune facoltà per ascoltare le confessioni, in occasione del sacro Perdono di San Francesco di Paola, ad offrirsi con animo disponibile e generoso alla celebrazione del sacramento della Penitenza e amministrino frequentemente la Santa Comunione agli infermi.
Il presente Decreto è valido per sette anni e dovrà essere notificato secondo il rito all’Ecc.mo Ordinario del luogo. Nonostante qualsiasi disposizione contraria.
MAURO Card. PIACENZA (Penitenziere Maggiore)
KRZYSZTOF NYKIEL (Reggente)
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