Larghetti si sveglia tardi e perde contro Nielsen
Larghetti si sveglia tardi e perde contro Nielsen
A Copenaghen, dopo un avvio sofferto, il Toro di Frontino emerge nel finale e manca per un soffio una clamorosa vittoria
COPENAGHEN – Sfuma il sogno di Mirko Larghetti di tornare in possesso di una cintura internazionale: il pugile di Frontino è stato infatti sconfitto ai punti dal giovane danese Micki Nielsen, ad Albertslund, dopo un match combattuto col freno a mano tirato da parte del boxeur italiano, che solo sul finire dell’incontro ha sfoderato i colpi che siamo soliti vedergli.
Dopo gli inni nazionali, nel gremito teatro Musikteatret a due passi da Copenaghen, il pugile del maestro Massai stentava ad entrare nel match: mancanza di giusti tempi e distanza approssimativa dal longilineo avversario, facevano di Larghetti una facile preda per i jab di Nielsen, più mobile e più vario nella scelta dei fendenti. Sino alla settima ripresa il monologo danese non trovava variazioni sul tema, che invece volgeva dalla parte di Larghetti su finire del match: a partire dall’undicesimo gong, infatti, il Toro di Frontino faceva ciò che sa meglio fare, imponendo all’avversario i suoi tempi e la sua aggressività e scaricando addosso al giovane mancino una valanga di mazzate, che sapevano di autentico colpo di scena, in una categoria quella dei massimi leggeri in cui un solo pugno può fare la differenza.
Purtroppo l’arbitro del match (un incontro comunque sostanzialmente corretto) interrompeva per due volte gli attacchi in serie di Larghetti, mandando un frastornato e confuso Nielsen all’angolo neutro a rifiatare e facendo intervenire il maestro Massai sul guantone del suo pugile, che aveva pochi centimetri di nastro sfilacciato.
La dodicesima ripresa aveva il sapore della beffa, prima per il danese sempre più in affanno, quindi per il pugile italiano, che non trovava i secondi necessari per concludere l’opera. Al suono finale del gong, due giudici avevano 4 punti di vantaggio per il locale Nielsen, il terzo un generoso 117-112, sempre per il danese, che malgrado il finale si è meritato la cintura di campione WBC che era in palio.
Resta il rammarico per un match combattuto in maniera anomala dal marchigiano, che aveva al seguito il solito manipolo di fedelissimi, assieme ai rappresentanti del Gruppo Epta di Lunano, prestigioso main sponsor di Larghetti: Mirko non è stato in grado di pressare e colpire con velocità, ha atteso troppo l’avversario, pagando lo scotto di un minor allungo e di undici anni in più del gagliardo Nielsen.
Va detto che dalla seconda ripresa, Larghetti ha combattuto con una costola fratturata, che certamente ne ha ridotto la mobilità ed aumentato il dolore per ogni colpo ricevuto. Non terminano qui le ambizioni di Mirko, che già a giugno avrà un nuovo importante appuntamento su un ring tedesco, certamente però sarebbe stato ben diverso giungere in Germania con una corona in testa… (eg)
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