A Urbino centro storico e commercio stanno morendo
A Urbino centro storico e commercio stanno morendo
Il Pd ducale chiede un Consiglio comunale ad hoc e lancia il grido di allarme
URBINO – “Il centro storico ed il commercio stanno morendo, chiediamo – scrive il Pd ducale – un consiglio comunale ad hoc”. Insiste: “Lanciamo questo grido di allarme perché il commercio e l’artigianato ad Urbino sono in grave crisi. Purtroppo dobbiamo constatare che l’amministrazione, pur con numerosi annunci, poco o niente ha fatto per migliorare il commercio e l’artigianato ad Urbino e nel centro storico.
Anche se domani Piero Guidi si sposta su via Veneto ci sono moltissime attività in crisi, che chiudono, che non rinnovano l’affitto. Anche i due centri commerciali, pur con la buona volontà dell’impresa che li ha realizzati (e che sta di fatto riprendendo in mano molte attività commerciali site all’interno di S. Lucia ed il Consorzio per l’abbandono degli affittuari) non sembrano avere l’afflusso sperato. Tutti confermano che nella vicina Fossombrone il centro storico sembra più vivo. La famosa ordinanza sul centro storico e la ZTL hanno ulteriormente aggravato la situazione, il Collegio Raffaello è ormai quasi senza vetrine.
Per questo abbiamo chiesto all’amministrazione di convocare un consiglio comunale ad hoc per parlare di commercio, ed artigianato invitando tutti i commercianti, i rappresentanti delle associazioni di categoria, e capire insieme come risolvere questo grave problema, senza pregiudiziali, ci auguriamo, nei confronti di nessuna idea, proveniente da maggioranza o opposizione”. A proposito dei due centri commerciali, S. Lucia e il Consorzio, la Giunta Corbucci di centrosinistra definì l’operazione di entrambi i progetti con suoni di trombe: ‘Verso un Rinascimento urbano’. Ora ci si accorge che l’operazione “nonostante la buona volontà dell’azienda” o delle aziende “non sembrano avere l’afflusso sperato”. Sul decadimento dell’artigianato e del commercio di Urbino se ne parlava già 10 anni fa. Crediamo che se ne fiaterà ancora per tanto perché non c’è mai fine alla fine. (eg)
Ag – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.laltrogiornale.it