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Il futuro del Misa, il sindaco di Senigallia contro i comitati

Il futuro del Misa, il sindaco di Senigallia contro i comitati

Mangialardi si scaglia anche contro il consigliere Giorgio Sartini: “È  necessario accelerare gli interventi, altro che bloccare le vasche di espansione”

SENIGALLIAdannimaltempo000 (83)SENIGALLIA – “Spero che quanto apprendo dalla stampa non sia vero, perché significherebbe che il consigliere Giorgio Sartini ha completamente perso ogni senso della misura. Passi pure l’imperizia di abbandonarsi a fantasiose interpretazioni del bilancio comunale, che nei giorni scorsi lo hanno costretto a un’arruffata e frettolosa ritrattazione sui costi della riqualificazione di piazza Garibaldi. Ma seminare paura tra i cittadini, terrorizzare una comunità ancora ferita dall’alluvione evocando immani tragedie come quella del Vajont, è davvero troppo”.

Così il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi replica alle notizie apparse sulla stampa questa mattina circa la visita del consigliere Giorgio Sartini in Prefettura per chiedere il blocco del progetto delle vasche di espansione.

“Dopo quasi trent’anni di dibattiti e immobilismo – prosegue Mangialardi – in un Paese come l’Italia dove le risorse sembrano non essere mai sufficienti per quella grande opera che è la manutenzione dell’assetto idrogeologico, finalmente Senigallia vedrà la realizzazione di un progetto che, insieme agli interventi operati da Regione Provincia negli ultimi mesi per la pulizia degli alvei da piante e arbusti, il rafforzamento e la riprofilatura degli argini, l’escavo lungo il canale, rappresenta un tassello fondamentale per la mitigazione del rischio di esondazione del Misa e la messa in sicurezza del territorio. Lo stanziamento delle risorse che porteranno a breve ad appaltare i lavori, premiano il pressing costante che da anni l’Amministrazione comunale esercita nei confronti degli enti proprietari del fiume. Di fronte a ciò, trovo imbarazzante che alcuni pensino di poter bloccare il progetto, peraltro redatto da professionisti, per un mero calcolo politico che non ha nulla a che vedere con il bene comune”.

“Anzi – conclude il sindaco – nonostante un po’ sia stato fatto, è necessario che Regione e Provincia accelerino sul completamento degli interventi per il consolidamento degli argini, la pulizia del canale e l’ormai imprescindibile operazione di escavazione nei tratti individuati. Dovremmo spingere tutti insieme in questa direzione, altro che bloccare i lavori. Ben altra cosa è invece la legittima e opportuna richiesta, come quella pervenutaci nei giorni scorsi da parte di associazioni ambientaliste e di categoria, di prendere visione del progetto e approfondire la conoscenza dell’opera tramite il tavolo del Contratto di fiume. A breve, ci attiveremo anche in questo senso”.

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