OSTRA VETERE / Il terremoto, la paura e il Piano per le tendopoli e l’eliporto
OSTRA VETERE / Il terremoto, la paura e il Piano per le tendopoli e l’eliporto
Dall’associazione politico-culturale montenovonostro una lettera aperta ai parlamentari e consiglieri regionali marchigiani
OSTRA VETERE – Dall’associazione politico-culturale montenovonostro riceviamo:
“Scriviamo ai parlamentari e consiglieri regionali di ogni partito di fronte alla conclamata imprevidenza istituzionale locale, per trasmettere il nostro ultimo comunicato di ieri dal titolo “Ostra Vetere: Quel Piano per la tendopoli e l’eliporto che pure abbiamo richiesto. Perché?” (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/37049-ostra-vetere-quel-piano-per-la-tendopoli-e-leliporto-che-pure-abbiamo-richiesto-perche-). E che è il seguente.
“Ieri a San Benedetto del Tronto e oggi a Castelfiorentino e Milano. Oddio mamma, siamo circondati. Ieri mattina, domenica, il terremoto è tornato a imperversare nelle Marche: una scossa di magnitudo 3.4 è stata registrata alle 6:14 al largo della costa davanti a San Benedetto del Tronto (http://www.ansa.it/marche/notizie/2017/03/05/terremoto-3.4-al-largo-costa-marche_cb6218d6-0908-4221-a65a-21304323ef10.html). Stasera una nuova scossa si è abbattuta alle 20.11 anche in Toscana a Castelfiorentino (Firenze) con magnitudo 2.2 e durata 14 secondi, nella stessa zona in cui da agosto si sta concentrando una serie di movimenti tellurici (http://www.ansa.it/toscana/notizie/2017/03/06/nuova-scossa-in-valdelsa-magnitudo-2.2_500228d2-8a62-4127-b485-43023fc54c0d.html). Ma non basta, perché un’altra forte scossa di magnitudo 4.4 è stata avvertita in varie zone dell’Italia settentrionale, Milano compresa e con epicentro in Svizzera, dove la terra ha tremato alle 21.12 ed è stato di allerta anche a Lecco (http://www.corriere.it/cronache/17_marzo_06/terremoto-scossa-magnitudo-44-avvertita-nell-italia-settentrionale-58d610de-02ab-11e7-b9cd-27dc874c2067.shtml). Eppure già Giovedì 02 Marzo 2017 con il nostro comunicato intitolato “Ostra Vetere: Per l’emergenza terremoto meglio gli esempi del passato” (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/36989-ostra-vetere-per-lemergenza-terremoto-meglio-gli-esempi-del-passato) avevamo ribadito quanto già comunicato Mercoledì 01 Marzo 2017 con il comunicato “Dall’Europa: Sempre più lontano si sposta il terremoto, o anche più vicino?” (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/36965-dalleuropa-sempre-piu-lontano-si-sposta-il-terremoto-o-anche-piu-vicino-) e prima ancora Sabato 25 Febbraio 2017 “Ostra Vetere: E voi che fate, amministratori comunali? Dormite?” (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/36914-ostra-vetere-e-voi-che-fate-amministratori-comunali-dormite-) e Venerdì 24 Febbraio 2017 “Dalle Marche: In che mani siamo finiti” (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/36893-dalle-marche-in-che-mani-siamo-finiti) e Mercoledì 22 Febbraio 2017 “Ostra Vetere: Prevedere non è procurare allarme” (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/36869-ostra-vetere-prevedere-non-e-procurare-allarme) e Martedì 21 Febbraio 2017 “Ostra Vetere: Rigopiano, la valanga si poteva prevedere. Eccomenò” (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/36854-ostra-vetere-rigopiano-la-valanga-si-poteva-prevedere-eccomeno) e Sabato 18 Febbraio 2017 “Ostra Vetere: Rimproverare gli amministratori comunali inerti e incapaci?” (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/36809-ostra-vetere-rimproverare-gli-amministratori-comunali-inerti-e-incapaci) e Sabato 11 Febbraio 2017 “Ostra Vetere: Come “responsabile” l’intramontabile Nicola Brunetti?” (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/36703-ostra-vetere-come-responsabile-lintramontabile-nicola-brunetti-) e soprattutto Sabato 04 Febbraio 2017 “Ostra Vetere: Prima che nuove calamità tolgano il sonno a tutti” (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/36599-ostra-vetere-prima-che-nuove-calamita-tolgano-il-sonno-a-tutti) con il quale insistevamo sul fatto che non basta mai essere previdenti e lungimiranti, alla luce di quanto contenuto nell’allegato elenco di tutti i precedenti nostri comunicati sul medesimo argomento a partire dalla prima forte scossa di terremoto del 24 agosto dello scorso anno, peraltro ricordando come già trentacinque anni fa, quando ancora nessuna legge ne statuiva l’obbligatorietà, la previdente amministrazione di centro dell’epoca era riuscita ad ottenere un contributo a fondo perduto di 30 milioni di lire dal Ministero dell’interno e aveva progettato di attrezzare un’area per la tendopoli dotata di eliporto per i soccorsi ed elaborato anche un piano per la protezione civile in caso di calamità. Progetto e Piano subito sfasciati dall’amministrazione di sinistra succedutasi.
“Non basta ancora questa preoccupante sequenza a far smuovere l’amorfa amministrazione comunale che purtroppo abbiamo e che si trincera dietro un “piano ben preciso per le emergenze” (come pomposamente e incoscientemente lo definisce la pagina non ufficiale della maggioranza su facebook) e che abbiamo già visto e commentato più volte criticamente per quanto è vecchio e inadeguato. Ahò! Volete darvi una smossa?
Apprendiamo intanto la notizia che finalmente, dopo sei ben lunghi mesi di totale incapacità governativa ad affrontare e risolvere i gravissimi problemi del terremoto che ha colpito dal 24 agosto l’Italia Centrale, finalmente verranno installate almeno 836 casette, le Sae (Soluzioni abitative d’emergenza) in cui alloggiare i terremotati. Finora ne erano state ordinate 639: oggi è partito l’ordine per altre 207 Sae destinate a Pieve Torina (Macerata) (http://www.ansa.it/marche/notizie/2017/03/06/sisma-836-casette-ordinate-nelle-marche_24fa4dde-2838-4928-a3f0-d7ad6cc16b79.html). Abbiamo visto che il terremoto sta estendendosi dall’Appennino anche verso la costa e in altre regioni limitrofe, oltre alle Marche, anche con forti scosse di terremoto superiori al 4° grado e quindi potenzialmente pericolose. Se l’amministrazione sfascista (così detta perché sfasciava tutto quello che aveva trovato prima) trent’anni fa non avesse distratto i soldi del contributo del Ministero dell’Interno a fondo perduto per la realizzazione della tendopoli e dell’eliporto, preferendo distrarre quei soldi pubblici per la scuola di musica per pifferi e tamburi (che tutti sanno (meno noi, ovviamente) essere utilissimi in caso di grave e luttuosa calamità), quella indispensabile struttura sarebbe oggi disponibile a Montenovo e immediatamente avrebbe potuto ospitare non solo le tende, ma anche le “casette”, se altre forti scosse di terremoto dovessero interessare nei giorni prossimi anche noi. Infatti erano state progettate le piazzole alberate e già dotate di allacci idrici, elettrici e fognari adeguati per l’immediata messa in funzione. E invece non solo non c’è, ma addirittura l’amministrazione comunale non ci ha consegnato nemmeno la copia del “Piano per la tendopoli e l’eliporto” che pure abbiamo richiesto. Perché?
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